Da "Berija" a "Bering (stretto di)", passando per la precarietà

Buongiorno,

nel libro che sto faticosamente e senza soddisfazione leggendo in questo periodo (Limonov) ho trovato un riferimento a come nell'ex URSS la storia venisse riscritta nella speranza di riscrivere anche la realtà e a come questa pratica venne utilizzata nel tentativo di cancellare dalla memoria collettiva la figura dell'ex braccio destro e capo della polizia Lavrentij Berija, con aspetti che, nella loro praticità spicciola, al giorno d'oggi appaiono grotteschi (1).

E' probabilmente per questo motivo che nella mia testa sorgono arditi ed ampiamente indebiti paralleli quando mi accorgo che determinate dichiarazioni del nostro neo Presidente del Consiglio che riscrivono altrettanto goffamente (e falsamente) la nostra storia recente vengono riportate in maniera bovina con pochi o punti commenti e ancor meno analisi critiche.

Perchè, specialmente visto che siamo in prossimità della presentazione del cosiddetto Jobs Act con il quale Renzi si proporrebbe di riformare il mercato del lavoro, una dichiarazione come quella in cui il Presidente del Consiglio afferma recisamente come suo solito che "Dire che siano stati gli interventi legislativi di questi venti anni a creare precarietà significa negare la realtà dei fatti" meriterebbe forse qualche smentita o almeno qualche commento.

Invece mi pare che l'andazzo sia quello di lasciarla correre così com'è, malgrado sia una evidente enorme menzogna. (2)

Il che, in effetti, fa molta differenza con la vecchia e cupa ex URSS, perchè non c'è nessuno che ampli quanto basta la voce "Prece" dell'enciclopedia e ci ordini di incollarla sopra a quella che la precede: "Precarietà".

Quindi sorridete, state sereni (vero, Enrico?) e Clamp and jump for Renzi!!!

Qualcuno avverte un brividino? Tranquilli: è solo uno #spifferodellavecchiapolitica. Poi passa. Forse. (3)

Ciao

Paolo


(1) Come si fa a far sparire la voce scomoda relativa a "Berija Lavrentij" dall'enciclopedia? Si riscrive, ampliandola di quanto necessario, la voce relativa a "Bering (stretto di)" e la si incolla sopra. Problema risolto, Berija non è mai esistito. Ed è rispettato anche l'ordine alfabetico.

(2) Se la riforma del lavoro muove da basi così solide e false possiamo stare freschi. Anzi gelidi. Un po' come in Siberia, giusto per restare in tema...

(3) Per chi non se ne sia accorto: riscrivere falsificandola la storia non ha funzionato. Berija, nel bene e nel male, è esistito. E nasconderlo sotto lo stretto di Bering non ha cancellato nulla di quanto si era reso responsabile, dalla delocalizzazione all'est dell'industria bellica russa davanti all'avanzata delle truppe dell'Asse, alle Grandi Purghe.

1 commento:

MS ha detto...

Credo che oggi i tentativi revisionisti della storia contemporanea abbiano poco senso[1]. In particolare, nel medio saranno analizzati solo dati elettronici aggregati di tipo economico... difficile mentire.
Ovviamente, spero che nel prossimo futuro la disonestà intellettuale non sia più di moda :-)

Note:
[1] -> mi riferisco ad una visione di medio/lungo termine e non ad uso propagandistico per l'elettore che si avvicina al voto