Buongiorno,
negli ultimi anni ai cittadini italiani è stata fatta trangugiare metaforicamente e più o meno giustificatamente una notevole quantità di altrettanto metaforico olio di ricino attraverso la formula magica e nemmeno tanto sottilmente minacciosa "Ce lo chiede l'Europa".
Tralascio qualsiasi commento sul fatto che :
- sarebbe stato più corretto indicare nei nostri creditori anzichè nell'Europa chi ci chiedeva (e chiede) manovre economiche di rientro da un eccessivo indebitamento e, stanti le attuali catastrofiche condizioni della nostra crescita, da un altrettanto eccessivo deficit.
- in realtà stiamo iniziando a pagare adesso gli eccessivi sperperi di cui abbiamo beneficiato nei decenni precedenti e mai seriamente arginato dalla nostra imprevidente classe politica e dirigente.
- raramente l'Europa ci impone come rientrare, ma, giustamente, pretende un programma dotato di un minimo di dignità e non il nostro solito eterno procrastinare, programma che spesso siamo stati noi italiani (per scelta o per incapacità) a sostanziare in percorsi lacrime e sangue, magari preservando sprechi e privilegi.
Tralascio tutto ciò, perchè, in vista delle prossime elezioni europee, per una volta, forse la prima, è indispensabile ribaltare l'ottica e porci nella condizione di essere noi a pretendere qualcosa in Europa, cosa che sinora, per l'insipienza di rappresentanti al Parlamento Europeo troppo spesso di ripiego se non proprio trombati sulla scena politica nazionale, non abbiamo saputo fare.
E, poichè la legge elettorale delle Europee ci permette di esprimere preferenze (1) e poichè, da quanto sta trapelando, nelle liste dei vari partiti ci sarebbero molti confermati (probabilmente in virtù dei bellissimi risultati acquisiti in quel contesto) e molti specchietti per allodole (i nomi che si leggono sembrano essere quelli di un pessimo e vetusto palinsesto televisivo della domenica, con attori, presentatori, soubrette e calciatori d'antan in troppi schieramenti), vi invito a cercare, controllare e informarvi su chi siano i candidati, quale la loro storia politica e quali le loro capacità.
Perchè abbiamo bisogno di persone capaci di pretendere dall'Europa il rispetto anche dei nostri interessi e dobbiamo sceglierceli bene, slalomeggiando tra una velina, un conduttore, un calciatore ed un politico già dimostratosi incapace.
Ciao
Paolo
(1) non avvertite l'ormai rarissimo, piacevole e raffinatissimo brivido di esercitare
pienamente la Democrazia che ci viene sottratto nelle altre competizioni elettorali dalle troppe liste bloccate attorno ai troppi nominati che resteranno anche con il promesso Italicum?
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