Boschite

Buongiorno,

non ho un'idea ben definita sul reale valore politico del Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi. 

Dovessi andare ad impressioni sarei portato a ritenere che sieda nel suo scranno in virtù della totale fedeltà all'attuale Presidente del Consiglio (mi dà l'impressione di essere per Renzi l'equivalente di Ugo Intini per Craxi: uno di quei politici cui non serve attendere di sapere cosa vuole o cosa dirà il proprio riferimento politico per essere d'accordo con lui).

Il che dal mio punto di vista non è lusinghiero, ma tutto sommato nemmeno del tutto disprezzabile: una buona spalla, un collaboratore fidato per un leader non sono certo risorse da buttar via, e la lealtà al leader mi pare sia una delle prime caratteristiche del team che Renzi ha voluto costruirsi intorno.

Con molto fastidio mi sto però accorgendo che, a differenza di altri suoi colleghi che valuto sostanzialmente allo stesso modo, sulla Boschi si concentrano in maggior misura ed in quantità sempre crescente perplessità, critiche ed ironie: quotidianamente la Boschi viene rappresentata come ingenua e politicamente inconsistente, leggera e non incisiva. Peccato che, quando si vada a vedere il perchè di questi giudizi, non si trovi un granchè. O meglio, vi si trova sistematicamenteun un riferimento collaterale all'avvenenza del Ministro.

Il che mi fa venire in mente il parallelo con i pesanti attacchi che colpirono all'inizio della legislatura precedente quella che si dimostrò alla fine secondo me uno dei ministri dell'ultimo governo Berlusconi che ne uscì un po' meno peggio : quella Mara Carfagna cui giornali avversari politici, alleati ed addirittura compagni di partito non risparmiarono nulla in termini di insinuazioni e diffazioni.

Ma se il miglior argomento che si ha in mano per denigrare qualcuno è che si tratta di una bella donna (o peggio allusioni sessuali della peggior specie come nel caso della Carfagna), direi che chi muove le critiche è messo molto peggio.

Ciao

Paolo