Buongiorno,
sono contento di iniziare la settimana con un post ottimista, in cui colgo l'occasione di una recente notizia per confermare la mia stima ad uno degli imprenditori italiani di maggior successo per la politica che la sua azienda continua a mantenere nel campo dei rapporti con i dipendenti.
Parlo, credo anche in maniera distaccata e non da acritico tifoso, di quel Leonardo Del Vecchio che nei giorni scorsi ha deciso di riconoscere un premio di 9 milioni di euro in azioni Luxottica ai suoi dipendenti in occasione del suo qualcosesimo compleanno.
Probabilmente un ortodosso comunista negli anni settanta avrebbe storto un po' il naso davanti ad una iniziativa che avrebbe potuto apparire in parte paternalistica ed autocelebrativa, ma non è il mio caso: credo che nella pratica gli elementi positivi di qeusta scelta siano di gran lunga preponderanti.
Perchè comunque premiare i propri dipendenti, per di più in periodo di crisi non è cosa da tutti.
Perchè le modalità autocelebrative della cosa al giorno d'oggi possono essere viste anche come forma di marketing positivo di cui beneficeranno l'azienda ed i suoi dipendenti.
Perchè usare come strumento premiale dei dipendenti le azioni del gruppo stesso significa riconoscere e promuovere il loro cointeressamento alle sorti aziendali (1).
Il che non sarà la cogestione aziendale alla tedesca, ma è pratica piuttosto controcorrente nel panorama imprenditoriale italiano, e forse non è un caso che l'azienda dove ciò avviene abbia accusato la crisi meno di altre.
Ciao
Paolo
(1) e quale modo migliore per ridurre gli attriti in campo sindacale?
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