Buongiorno,
competere sul piano del ridicolo con l'attuale Ministro dell'Interno significa spesso disputare una partita molto difficile, stante quella che per me è una manifesta inadeguatezza al ruolo di Angelino Alfano e la sua contemporanea inclinazione ad esternare a sproposito successi più discutibili che presunti (ultimo caso l'ingiustificatissima soddisfazione per come sarebbero
stati contenuti i black bloc a Milano: se argineremo così le prossime
piogge autunnali affogherà -con viva e vibrante soddisfazione- metà Val
Padana).
Perchè a chi ironizza sarcastico "Da scafista e schiavista" come fa Salvini, bisognerebbe rispondere che invece potrebbe trattarsi in maniera più politically correct di un molto meno scandaloso "Da scafista a stagista".
E chi di noi non ricorda le posizioni indignate e ferme espresse dalla Lega (e dalla destra in generale) contro certe troppo diffuse e praticate forme di sfruttamento del lavoro giovanile.
Già, in effetti, non se le ricorda nessuno, perchè a destra a nessuno è mai venuto in mente di condannare l'abuso di forme pseudo contrattuali che hanno svilito il lavoro (specialmente quello dei giovani e dei neo assunti) a livelli di sfruttamento indegni di un Paese civile.
Anzi, tra il dipendente e l'imprenditùr, credevamo di sapere dove sta il verde cuore dei leghisti, e non ci saremmo mai e poi mai aspettati di trovarlo idealmente unito nella lotta, fianco a fianco con i collettivi ed i centri sociali che contestano la mancanza di dignità del lavoro gratuito / volontario come avventuo anche recentemente in occasione dell'inaugurazione dell'EXPO. Ma davvero stiamo parlando di Salvini e non di Casarini?
Ed ancora di più sorprende vedere che questa raffinata sensibilità ai diritti di chi lavora non nasca nella Lega a tutela dei giovani nati e cresciuti in Italia o meglio ancora in Padania (sempre che esista ancora in quell'immaginario bacato), ma che sgorghi fortissima a tutela di quegli extracomunitari che secondo la Lega ci starebbero invadendo con gli sbarchi dai barconi (che ovviamente andrebbero affondati con i droni / cannoneggiati / silurati / nuclearizzati / ...).
Insomma: stavolta, a furia di opporsi sempre e comunque al governo, Salvini questa volta sembra abbia inziato a litigare ferocemente con sè stesso.
Ciao
Paolo
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