Migranti: un po' di ipocrisie

Buonguiorno,

il titolo potrebbe far pensare alle rimostranze inglesi nei confronti della Francia, rea secondo i britannici di non fare abbastanza per evitare che i migranti, ormai a centinaia se non a migliaia, diano quotidianamente  l'assalto all'Eurotunnel nel tentaivo di raggiungere il suolo inglese (1), ma, benchè l'argomento possa risutare interessante, ho un paio di altri argomenti "nostrani", ma non solo, che vorrei trattare prima.

Il primo argomento riguarda il voler continuare a considerare i migranti unicamente per gli aspetti problematici relativi al loro arrivo ed alla loro eventuale permanenza, approccio condiviso anche dai media che vorrebbero affrontare il problema in maniera un po' meno gretta del leghista medio. 


Insomma, meravigliandoci di una non - notizia lavoriamo per mantenere in piedi il luogo comune che i migranti siano per noi solo un costo ed un peso, mentre non è necessariamente così.

Il secondo argomento è l'ipocrisia della definizione di migrante "per motivi economici", che individua chi non ha la dignità del profugo, cui accordiamo nobilmente la nostra protezione perchè oppresso per motivi politici.

Come se fosse più umano e civile vivere in uno Stato dove le condizioni economiche sono tali da non garantire sicurezza, sanità, istruzione e, troppo spesso una adeguata alimentazione.

Ne ho le palla piene di sentire il verde (o nero) beota di turno discettare sul fatto che bisogna respingere almeno chi arriva sulle nostre coste "per motivi economici da Paesi in cui non c'è la guerra". Perchè, fosse anche vero (2), significa spessissimo unicamente che costoro non rischiano ogni giorno di morire per una pallottola, ma "solo" di stenti, malaria o dissenteria.

Il che rende loro preferibile rischiare per qualche giorno di morire annegati in una traversata su una carretta del mare e accettare un periodo di sostanziale schiavitù per ripagare ai trafficanti i costi del viaggio e richiede a noi qualche riflessione in più su cosa significhi respingerli.

Ciao

Paolo

(1) particolarmente belli sono i paralleli tra le posizioni espresse sui tabloid inglesi nei confronti della Francia e quelle, identiche, francesi di un paio di mesi fa nei confronti dell'Italia. E, per chi non voglia farsi mancare nulla, il riferimento alla spropositata richiesta di schierare i Gurkha, probabilmente il miglior corpo d'assalto inglese, a difesa delle bianche scogliere di Dover si sposa perfettamente per abnormità con quella leghista di utilizzare i mezzi della marina militare per cannoneggiare i barconi.

(2) e, ovviamente, spessissimo purtroppo non lo è

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

post condivisibile, anche se il problema è parecchio complesso.

Aggiungo un commento sul tema delle incoerenze di chi vorrebbe "respingere"*.

Gli stessi individui umanamente repellenti che tuonano contro "l'invasione" sono quelli che pretenderebbero che i Paesi europei più fortunati dal punto di vista se non altro geografico si facessero carico di accogliere parte dei profughi.

Quindi nei loro grugniti stanno insieme le meschinerie come: "Il Veneto ha già troppi migranti"** e il più sensato: "L'Europa deve accoglierli".

Ma i Paesi Europei più riottosi, fanno esattamente quello che vorrebbero fare i veneti!

Se i trogloditi da bar avessero un minimo di senso logico, gli esploderebbe la testa per la contraddizione.

E non è escluso che sarebbe un bene.

Saluti

Tommaso

*resto convinto che il bifolco medio vorrebbe sterminare, o meglio vorrebbe che qualcuno li sterminasse per lui.
**dai numeri che ho visto io questa è una falsità assoluta.

PaoloVE ha detto...

...sempre in materia di parallelismi, mi sono dimenticato di inserire un riferimento che ci tocca da vicino, e cioè quello delle accuse italiane nei confronti di Malta.

Ciao

Paolo