Hasta luego

Buongiorno,

secondo post del giorno. L'altro è qui

solo un piccolo inciso per segnalare che con Sergio Bonelli è morto un personaggio importante anche se un po' misconosciuto della cultura italiana e del made in Italy. 

Perchè parliamo di un editore di fumetti, la cui casa editrice ha pubblicato e pubblica alcune tra le testate secondo me più belle e ricche di umanità tra quelle di ampia distribuzione. A chi interessasse segnalo due testate ormai purtroppo chiuse: Ken Parker e Magico Vento, mentre tra quanto c'è in edicola segnalo Julia (e, per abitudine ma non solo, Nathan Never).

Tutti prodotti che, pur nascendo per essere seriali, sono spesso riusciti ad uscire dagli stereotipi, approfondendo lo spessore dei protagonisti ed ibridando generi diversi.

Ciao
 
Paolo

3 commenti:

Michele R. ha detto...

Ho appreso la notizia dal tuo blog.

E Tex è il mio preferito. Ho persino raccolto tutti i volumi del fumetto ristampati a colori da Repubblica. E pensare che fino a 15 anni fa avevo la collezione della prima edizione semi-completa.

Michele R. ha detto...

Sono un grande appassionato di fumetti. Oltre a conoscere bene quelli della Bonelli editore, sono un appassionato di un fumetto il cui slogan "da un grande potere derivano grandi responsabilità" che dovrebbe essere ben scolpito nelle menti dei nostri (ridicoli) politici. Sto parlando di spider-man. Anche se io preferisco ancora chiamarlo "uomo ragno" cosi come era chiamato il fumetto che sfogliaiai da bambino, della editoriale corno.

PaoloVE ha detto...

Ero un discreto lettore di fumetti, un po' di tutti i generi, con l'unica grande eccezione del fumetto giapponese che non mi ha mai preso.

Adesso mi limito a NN e J (che trovo bellissimo), di cui parlo nel post.

Ma sto addestrando i figli con dosi settimanali di Topolino (che è migliorato rispetto ai miei tempi).

Ciao

Paolo