Inflazione da bar

Buongiorno,
 
Oggi ospito un contributo sul passaggio all'euro da parte di Tommy, che ringrazio.
 
questo post vuole trattare un tema che torna spesso nelle lamentele dell'uomo del bar: l'Euro.

Scrivo anche io da uomo del bar, ignorante di economia, che apprende ciò che sa da Sebastiano Barisoni e da poche letture serie. Trovo però inaccettabile il piagnisteo sull'euro fatto da determinate categorie, specialmente chi ci ha lucrato copiosamente.

Il 1° Gennaio 2002 in Italia è stato introdotto l'Euro. Il cambio è approssimativamente 1€ = 2000 £.
Forte è la tentazione per quei galantuomini dei commercianti, ristoratori e compagnia cantante di applicare una conversione dei prezzi 1 a 1000. Forte è la tentazione, ma anche prevedibile aggiungo io.

Io ho dei parametri particolari per misurare l'inflazione: la piadina "dell'Onto" (ehi! non è che vale un fill in coolinario? Maledetta dieta...) costava 3500 £ e per magia, nell'inverno di inizio 2002 costa già 3 €, pari quasi a 6000 £. Nel 2011 costa 5 €. Pizzaioli, ristoratori e soprattutto commercianti del settore tessile crapulano felici nel periodo di vacche grasse. Lasciati liberi di posteriorizzare i loro clienti dall'assenza di misure atte a contrastare la prevedibilissima impennata dell'inflazione.
 

Si vede bene come in Italia l'inflazione non subisca decrementi sensibili nell'arco del 2002, segno che non è un problema se i prezzi aumentano per il secondo miglior governo degli ultimi 150 anni. Si vede anche come i paesi civili come la Germania (dove il cambio, e quindi la psicologia legata ai numeri è analogo a quello italiano), l'inflazione sia tenuta sotto controllo. Nel 2000 con 4 DM ti mangiavi un goduriosissimo kebab a Berlino, nel 2007 costava 2.50 €, nel 2011 lo puoi trovare a 3 €.

L'altra faccia della medaglia sono le retribuzioni del lavoro dipendente che restano legate in modo molto più stringente al cambio ufficiale, per cui si genera l'allegra situazione che porta lo stipendio di un neolaureato in ingegneria a essere pari alla retribuzione oraria di una colf. I famosi 1000 € sono 2 milioni di vecchie lire. Ricordo bene cosa si faceva con 2 milioni. E tutti sappiamo cosa si fa con 1000 €.

Si vede che negli anni successivi al 2004 l'Italia può vantare un'inflazione superiore alla media. Questo ci porta ad avere prezzi troppo alti rispetto agli stipendi con ovvie conseguenze sul mercato interno e sulle categorie che hanno il potere di adattare le proprie entrate e il proprio potere di acquisto.

Modalità estremista e astio sociale ON

Sento parlare delle notti bianche organizzate dai commercianti del centro, probabilmente berluscones della peggior specie. Quelli che non vogliono la ZTL che se no i loro disgustosi simili non possono venire in SUV fin davanti al negozio. Quelli che ce l'hanno con le biciclette parcheggiate vicino al negozio. Quelli che si sono comprati loro stessi il SUV grazie ai deliziosi arrotondamenti. Quelli che adesso con l'aumento dell'IVA sono pronti a posteriorizzarci ancora. Quelli che fanno i finti saldi. 
Quando li sento organizzare le notti bianche contro la loro crisi, non posso che pensare alle teste di molti di loro sulle picche o al pensiero piacevole di vederli chiudere bottega e morire di stenti dentro al loro SUV.
 Modalità estremista e astio sociale OFF 

In conclusione: il problema non è stato l'euro o il suo cambio, ma la giungla in cui è stato introdotto. (e, aggiungerei io, l'inveterata abitudine di alcune pressochè intere categorie di utilizzare qualsiasi fattore esterno -nuova valuta, costo del lavoro, oscillazioni del prezzo del petrolio, aumento dell'IVA, ... - per mantenere le proprie rendite scaricando i sacrifici sugli altri, nella totale incapacità di innovare e competere).

Mi scuso per la superficialità dell'analisi e sarò lieto di leggere integrazioni o correzioni da chiunque ne sappia di più di economia.

Saluti


Tommaso

12 commenti:

Germano Scarpa ha detto...

Condivido. D'altronde era prevedibile dato che, come sempre, è lo stato o una manifestazione di esso ad incoraggiare le worst-pratice.

Biglietto ATM pre-euro ₤ 1.500
Biglietto ATM con euro € 1,00

Indipendentemente dalla necessità o meno di rincaro da parte della sempre in attivo Azienda di Trasporti Milanesi, proporlo a ridosso del cambio di moneta ha dato il via libera a tantissimi esercenti che, nella migliore ed italianissima tradizione del fare fessi gli altri, hanno applicato a modo loro la conversione lira/euro.

Colgo l'occasione per fare i complimenti al tenutario del blog e ai suoi collaboratori, con tutta la ruffianaggine possibile.

B ha detto...

Ricordo distintamente un Tremonti tronfio come suo solito negare che ci fosse una fiammata inflazionista, nell'estate 2002.
Del resto per non dover risolvere i problemi (e dover poi rispondere del fatto che non ci si è riusciti) basta negare che i problemi esistano.
Eventualmente è possibile scaricarne la responsabilità ad altri.
Sempre Tremonti ha berciato, in seguito e per lungo tempo, contro "l'EuvoDiPvodi", sostenendo che il cambio era stato fatto senza imporsi e in modo perdente per l'Italia. Da quel che so, ma potrei sbagliare, il cambio era stato stabilito sulla media dei cambi delle valute nazionali in rapporto all'Ecu nei 5 anni precedenti.

F®Ømß°£ ha detto...

@B

Appunto.

Per l'uomo del bar l'euro è il male ed è colpa di Prodi.

E tutti pronti a votare "Forza Gnocca"

T.

PaoloVE ha detto...

@ Germano:

benvenuto. La ruffianeria è sempre gradita :-)

@ Tommaso:

"Per l'uomo del bar l'euro è il male ed è colpa di Prodi."

E' un sentimento presente anche in altri stati, ma pochissimo giustificato in Italia. Infatti dovremmo infatti sapere bene quali sono i rischi di una valuta avente una massa limitata, visto che siamo stati vittime nel luglio del 1985 del venerdì nero della lira, quando nel giro di un pomeriggio svalutammo dell'8% rispetto alle altre valute europee...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

invece son tutti qui a rimpiangere la lira e le svalutazioni che accompagnavano le pulciose microaziende nel nordest nel loro arricchimento privo di lungimiranza.

Lennon is alive ha detto...

I mancati controlli sul cambio (in altri paesi come la Francia sono state costituite apposite commissioni) sono stati il modo con cui il centrodestra ha ricompensato nel 2002 il suo blocco elettorale, visto che le altre mirabolanti invenzioni del loro programma non erano realizzabili.
Sul'euro "colpa di Prodi" è dovuto al fatto che non è molto facile comprendere per "l'uomo della strada" il modo in cui sono stati stabiliti i cambi euro-valuta, sembra che Prodi e i cattivissimi ministri dell'epoca (tra cui Ciampi) si siano messi d'accordo con i cattivissimi tecnocrati europei per dissanguare gli italiani. In realtà il cambio era stato fissato in base alla media dei cambi con il marco degli ultimi tot mesi o anni, insomma, un tecnicismo preciso ma un po' ostico da spiegare. Di fronte alla limitatezza mentale dell'uomo della strada c'è poco da fare, qualunque imbonitore può "soggiogarlo" come vuole.

PaoloVE ha detto...

Una precisazone si impone per contestualizzare il post di Tommaso.

In ogni centro Veneto esiste un locale (ma anche più di uno -in tal caso si premette il nome di battesimo del proprietario: Bepi l'onto, Nane l'onto-) ufficiosamente designato per l'appunto "l'onto" (=il sudicio), non si sa bene se per gli standard igienici del proprietario, quelli del pavimento o quelli del bancone (non è da escludersi la possibilità di una contemporaneità dei tre fattori).

Per me , quando in gioventù vivevo a Treviso l'onto era una nota osteria del centro il cui pezzo forte era il clinto in ciotole. Talvolta avveniva che il proprietario non fosse soddisfatto della (discutibilissima) pulizia di una ciotola. In tal caso, prima di mescere, provvedeva a pulirla con il lembo del grembiule, il cui indefinibile colore era prova evidente del fatto che il suo lavaggio avveniva solo il 29 febbraio degli anni bisestili.

Adesso al suo posto mi risulta esserci ristorante fighetto.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

In questo caso l'Onto è uno di quei furgoni abusivi che nottetempo nutrono i giovani e gli ex giovani con luride piadine o panini.

Pale ha detto...

Sara' perche' sono fuori zona euro, o perche' ho ascoltato una puntata di Giannino in cui affrontava la questione proposta da alcuni di un ritorno all'euro, ma non credo che tanti nella realta' pensino che tornare alla lira sia la risposta.

Per quanto riguarda i grafici, grazie mille Tommy, sono molto interessanti (e vorrei sapere dove hai trovato questi dati), cosi' pure il tuo post.

PaoloVE ha detto...

@ pale:

io invece credo che molti pseudo imprenditori rimpiangano il tempo in cui le continue svalutazioni della lira li mantenevano competitivi in Europa a spese dell'Italia intera: adesso il loro gioco a scaricare sui dipendenti è molto più scoperto e le loro responsabilità molto più evidenti.

Ciao

Paolo

Clem ha detto...

Per i milanesi, le luride/l'unto in zona Argonne, quelle del famoso "panino con tutto".

F®Ømß°£ ha detto...

@Pale

http://tinyurl.com/43dozqv