Via Nievo Camposampiero, forever!

Buongiorno,

probabilmente qualcuno di voi sperava che io mi fossi dimenticato dell'aggiornamento mensile sulla situazione di cui abbiamo parlato qui, qui e qui.

In realtà la tentazione di "dimenticarmene" era forte, perchè non ho nessuna particolare novità: a giudicare dalle condizioni delle reti metalliche qualcun altro è incappato nelle poco visibili recinzioni nel tentativo di accedere alla nuova strada e, quando è stato rifatto il manto stradale della vecchia statale del Santo il traffico che vi si immetteva dallo stop ne ha risentito per una intera giornata molto più di quello che sarebbe stato se l'immissione fosse avvenuta attraverso la nuova e più scorrevole rotonda.


Insomma, niente che valga un post.

Poi mi sono ricordato di un'altra cosa. Questa:



Si tratta di un parente povero del mai attivato "ponte bianco" di Camposampiero, e cioè di un altro ponte, molto più piccolo, ciclopedonale, che nel mio comune dovrebbe raccordare alla viabilità ordinaria una pista ciclabile di forse tre Km che collega una frazione al centro. Anche in questo caso è pronto e finito da molti mesi, anche se non saprei dirvi esattamente da quanto. Comunque probabilmente da altrettanto tempo di quello camposampierese. Spallette, barriere per impedire l'accesso agli autoveicoli, segnaletica, cartelli, tutto è a posto. Direi che si tratta di un'opera da poche decine di migliaia di euro, siamo su ordini di grandezza diversi da quelli del ponte bianco e della relativa viabilità. Mi paredi ricordare che vi siano dei conflitti di attribuzioni tra provincia e comune.

Ma, fatte salve le dimensioni, il punto rimane quello: un'opera già pronta non viene attivata. Un'investimento a costo zero che non viene fatto e che da molti mesi perde la possibilità di rendere un po' migliore la vita dei suoi possibili utilizzatori. Che così sono incentivati ad andare in macchina.

Il ponte bianco di Camposampiero ha insomma un fratello minore. E sicuramente molti altri parenti. E' per questo che, quando sento decantare l'utilità sociale e l'indifferibilità di opere come Veneto City diffido moltissimo dell'onestà dei proponenti.

Ciao

Paolo

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