Buongiorno,
oggi motivi mistici e confuici mi impediscono di pubblicare. Vi propongo però un interessante pezzo di Tommaso (cui devo un bel po' di ringraziamenti)
Un post slegato dalla stretta attualità: il tema è internet e il cosiddetto popolo della rete (espressione che già ho detto altre volte quanto mi ripugni: Internet è un mezzo per informarsi e per esprimersi, e come tutto ciò che è usato da milioni di persone, non può essere semplificato in modo così banale).
Vorrei però a stimolare una discussione su alcuni aspetti di quella che a me pare una visione troppo ottimistica di internet.
È vero, per esempio, che l'informazione sulla rete sia migliore tout court di quella offerta da altri media?
È senz'altro vero ovviamente che internet è un mezzo di straordinaria utilità, che consente la diffusione libera e rapidissimaa di informazioni e idee da una parte all'altra del mondo, con tutte le implicazioni che ciò comporta. Non si possono però trascurare alcuni aspetti, spesso sottovalutati, che a mio parere ridimensionano il ruolo quasi salvifico che internet ha agli occhi di chi è più ottimista di me.
Della superficialità
Il guru della verità |
Dell'informazione
"Grazie a internet aggiriamo la censura del potere!" si rallegrano molti "anticonformisti" dall'abbigliamento e dalle parole pericolosamente simili, per poi recarsi sempre sugli stessi quattro siti autoreferenziali che sfornano "informazione" parziale, spesso imprecisa e quasi sempre scritta malissimo. La rete fornisce la possibilità di fruire di informazioni in tempo reale da tutto il mondo, ma i livelli di qualità molto variabili, dall'autorevole quotidiano, al forum dei tifosi interisti. Se non si hanno strumenti critici e una conoscenza di base dell'argomento, la probabilità di incappare in imprecisioni o in vere e proprie bufale è maggiore che in televisione. (non solo, secondo me alimenta pericolosamente proprio l'idea che esista "a prescindere" qualcosa che non sia censurabile: cosa che non è, basta vedere cosa avviene in Cina oppure cosa si temeva con le norme ammazzablog).
Delle bufale
D'Alia, censore a sua insaputa? |
Del complottismo
L'articolo che mi ha spinto a scrivere questo post è quello che riferiva del fatto che pare che ci sia un sensibile aumento dell'antisemitismo in Italia. Si sostiene che il veicolo per la diffusione di certe idee sia stato il web. Questo mi ha spinto alle riflessioni fatte finora e soprattutto a quella che riguarda le teorie del complotto. Dai protocolli dei Savi di Sion che hanno trovato nuovo spazio, all'uomo sulla Luna, all'undici settembre, all'immancabile signoraggio bancario la rete trabocca di siti di bassissima lega che propagandano teorie del complotto per tutti i gusti. Personalmente io le trovo piuttosto sgradevoli e pericolose e mi pare anche che internet abbia una funzione oggettivamente amplificante per loro. Il web fornisce anche gli anticorpi per queste schifezze, ci sono siti di "debunking", ma di nuovo si torna al problema che senza uno spirito critico, si crede al complotto senza porsi nessun dubbio.
Della sproporzione
Se si prende wikipedia come riferimento, mi sembra di poter notare un incredibile dettaglio e "approfondimento" quando si ricercano voci relative a cose di importanza nulla, come possono essere i personaggi di un videogioco o gli annali del calcio. Questo è un indice del tempo che viene dedicato a ciascun settore del "sapere" da chi collabora all'enciclopedia libera.
Dei manifestanti in poltrona
Il web consente di
mettere in contatto persone sulla base di idee o interessi in comune, ne
è un esempio proprio questo blog. Blog più frequentati (e non per
questo di miglior qualità, perdinci!) e siti dei quotidiani sono un
esempio più significativo dal punto di vista numerico. Ma naturalmente
riesco a trovare un aspetto negativo anche in questo.
Per cominciare, per molti la possibilità di scrivere commenti a un
post o a un articolo di giornale rappresenta una valvola di sfogo, non
permessa dalla lettura di un giornale su carta o dalla televisione. Ma
dopo che la valvola ha sfogato, la pressione nel serbatoio torna in
sicurezza e si ha come effetto finale che ce ne restiamo seduti in
poltrona soddisfatti per aver espresso le nostre acute osservazioni, ma
in fin dei conti con le mani in mano. In questo numero mi ci metto anche
io.
No, oggi mi limito a cliccare "mi piace" |
Forse non avendo questa possibilità dovrei trovare un modo più
attivo per chiarirmi le idee. Con il confronto diretto e ancora più
attivo con le altre persone. In sintesi, il piccolo attivismo del click,
toglie energie all'attivismo più concreto ed efficace. Magari
lasciandolo nelle mani di quelli vestiti da Mao che applaudono con il
linguaggio dei segni (si veda la puntata de l'Infedele di lunedì 17).
Per rendersi conto dell'energia sprecata basta recarsi sul sito di
un quotidiano sufficientemente frequentato, cercare una notizia di una
certa rilevanza e leggere i commenti. Tempo 4 post si sta già litigando su qualsiasi cosa per finire immancabilmente ad
offendersi per gli inevitabili refusi.
Saluti
T.
Quanto scrive Tommaso è per me più che condivisibile. Mi pare però che l'informazione tradizionale, considerata in alternativa, abbia spesso altrettanti limiti ed anzi, nella malintesa esigenza di rivaleggiare con internet, ne stia acquisendo i limiti. Phastidio ci segnala spesso citazioni non so quanto verificate (vedi ad esempio great minds quote alike) ed altrettanto spesso le bufale si trasferiscono pari pari da internet ai media tradizionali. Il che testimonia a sfavore degli strumenti tradizionali senza peraltro trasformare internet in un totem infallibile.
Quanto scrive Tommaso è per me più che condivisibile. Mi pare però che l'informazione tradizionale, considerata in alternativa, abbia spesso altrettanti limiti ed anzi, nella malintesa esigenza di rivaleggiare con internet, ne stia acquisendo i limiti. Phastidio ci segnala spesso citazioni non so quanto verificate (vedi ad esempio great minds quote alike) ed altrettanto spesso le bufale si trasferiscono pari pari da internet ai media tradizionali. Il che testimonia a sfavore degli strumenti tradizionali senza peraltro trasformare internet in un totem infallibile.
19 commenti:
Mumble mumble... O.t. ma forse mica poi tanto.
Segnalo questo episodio.
Ho messo questo commento:
[Anonimo ha detto...
D'altronde, quando sul blog di un noto parlamentare, leggi frasi come queste, cosa ti resta da pensare?
GUZZ – mai scritto per target, mai fatto il furbo, mai soddisfatto segmenti di pubblico. Ho la gioia dell’impopolarità, a destra e a sinistra. Quella è la mia argenteria. E andrò a votare una manovra che mi deruberà di 15 mila euro l’anno ostringendomi a nuovi debiti, e lo farò perché va fatto.
Rispondi a questo commento
RiccardoP scrive:
15 agosto 2011 alle 13:29
Cioè dopo che dichiari più di 400.000 euro mi racconti che 15.000 euro (3,7%) ti metteranno nei debiti, è una provocazione vero?
GUZZ – NO, 400 mila euro lordi sono 200 mila netti (di cui circa 100 mila da pensione di giornalista). Ho una separazione con tre figli recentissima che comporta alimenti per € 70.000, due mutui di cui uno per la casa dei figli, un affitto pesante e altre pesantezze. Mantengo una sorella sola e nullatenente e ho 71 anni e sono costretto a lavorare come un negro senza riposarmi mai.
http://www.paologuzzanti.it/?p=1766
...e sorvolo sull'arroganza e la maleducazione con cui risponde alle perplessità sollevate da alcuni.
Ciononostante, gode tutt'ora di considerazione da parte di altri, che giungono a giustificarlo e apprezzarne le risposte.
Fate un po' voi...
foxtrot1959]
...dicevo, ho messo questo commento nel blog di nonunacosaseria.
Nonostante le note paure dell'autore (note a chi ha frequentato il suo blog - e a mio avviso piuttosto giustificate)...il commento è stato pubblicato. Ecco qui:
http://nonunacosaseria.blogspot.com/2011/10/ma-tanto-io-in-pensione-non-ci-andro.html
Ho inserito lo stesso commento nel blog di un noto LIBERALE (Chicago boys, mica ciccioli!) e - al momento - mi risulta "in attesa di moderazione".
Piccolo particolare: noto che è visibile a tutti un commento successivo al mio, commento che quindi "ha passato" la moderazione.
Questo commento:
[angelo
27 ottobre 2011 a 19:24
condivido tutto dalla A alla Z]
Il mio è/sarebbe immediatamente prima. Voi lo vedete?
Ne devo dedurre che il mio non è passato? Che non passerà?
Staremo a vedere.
Ricordo che Giannino è il paladino dei "LIBERALI"......
Foxtrot1959.
Dimenticavo...
Il link di Giannino:
http://www.chicago-blog.it/2011/10/26/vite-imprevidenti-esistenze-amministrate-ossia-sui-paradossi-pensionistici/
Nel frattempo vedo che si è aggiunto un altro commento...
@ Sandro:
probabilmente dentro di sè anche Giannino è convinto che essere liberista implichi essere anche liberale. :-)
E' un equivoco molto diffuso, specie tra i liberisti che hanno bisogno di darsi una immagine più socialmente accettabile.
Ciao
Paolo il velenosetto
Cari lettori, devo ammettere che non vi capisco: nemmeno un commento su post come questo? Ma cosa altro state leggendo?
Ciao
Paolo
Devo dire che non condivido spesso le opinioni di Tommaso, e questa volta non fa eccezione.
La differenza fra l'informazione classica e quella "di internet" è che le opinioni che le leggi i video che guardi te li scegli tu.
Mi sembra una differenza abissale.
La superficialità:
ma come ti sembrano le trasmissioni in tv e alla radio?
In Tv ci sono degli estremi incredibili: blunotte o jersey shore!
Ma in rete puoi prepararti per esami universatari difficilissimi semplicemnte avendo la volonta di farlo!
....la tv non ha neeìmmeno un milionessimo di questa capacità.
Il vero difetto di Internet è che a volte la gente segue il "guru" o il profeta... ma poi penso che in tv il telegiornale piu prestigioso è il tg1...e allora mi rendo conto che peggio di cosi non si può andare...
eppoi sulle teorie del complotto...
ma tu ti sei sempre bevute le versioni ufficiali?
Mi vuoi davvero dire che credi realmente che Oswald abbia ucciso Kennedy? E che il suo fratellino sia stato vittima anche lui di uno "svitato"? Io credo che i mass media siano stati una grande possibilità miseramente fallita perchè troppo "accentratrice"...
A proposito di rete segnalo due gustosi link:
Fukushima: "le radiazioni sono il doppio di quelle dichiarate"
Come il governo di B e Maroni combatte la mafia: tagli alla DIA
@FC
il post è sulla mitizzazione del web, non mi sogno nemmeno di sostenere che la televisione o altri media siano meglio.
Trovo che sia senza senso però, parlare di Internet e televisione come se fossero entità senza differenze al loro interno. Report è un po' più di qualità di un sito porno o di uno sui templari, o no? Come anche questo blog è più civile del GF o di Voyager.
Credo di aver già espresso nel mio post le mie idee, mi limito a sintetizzare il concetto essenziale.
Se una persona non ha cultura, non avrà senso critico sufficiente per scegliere a ragion veduta nella vasta offerta del web.
I risultati sono la superficialità, le bufale, la sproporzione nel valore delle informazioni.
Ciao
T.
@ FC:
mettiamo alla prova la bontà dei tuoi argomenti:
"La differenza fra l'informazione classica e quella "di internet" è che le opinioni che le leggi i video che guardi te li scegli tu."
Lo fa anche chi sceglie di informarsi comperando Libero o il Giornale (per citare 2 testate che sono sicuro non siano molto gradite su questi schermi). O un saggio di Magdi Allam sull'Islam. E i risultati non mi sembrano dei mgliori.
"In Tv ci sono degli estremi incredibili: blunotte o jersey shore!"
non non mi pare che in rete menchino esempi di superficialità estreme, anzi.
Il punto non è se i media tradizionali siano o meno efficaci ed affidabili, ma se internet sia rispetto a questi la rivoluzione che si dice. E, in questo senso, ho anch'io delle perplessità, visto che delega all'utente finale molte verifiche sull'attendibilità delle informazioni che adesso molto più facilmente possono essere date in pasto al pubblico da un incompetente (e questo blog, dove io parlo principalmente di politica ed economia senza avere una preparazione specifica in nessuno dei due campi, ne è l'esempio lampante).
Ciao
Paolo
buondi,
avevo letto ieri il post, ma al momento trovando il post assai condivisibile non avevo alcun commento da fare, mi è poi venuta in mente una piccola riflessione a proposito delle invenzioni dell'uomo che hanno sempre sia dei lati positivi dal punto di vista del progresso - p.e. con internet possiamo comunicare istantaneamente con chiunque sia connesso in rete in qualsiasi parte del mondo, oppure avere informazioni in tempo reale - sia negativi dal punto di vista del regresso della condizione umana: Vuoi mettere a farti un giretto sui siti web de "il Giornale" o di "Libero"? :)
@paolo
Quando ti chiedi cosa state leggendo, tu meglio di noi puoi risponderti dato che hai accesso solo te alle statistiche del blog. Per curiosità mi sai dare una media giornaliera degli accessi al blog? E quanti accessi sono stati fatti a questo post?
Ciao.
@ MR:
purtroppo le statistiche di blogger sono un po' così: per esempio in questo momento mi danno un post che non ha avuto visualizzazioni pur avendo tre commenti...
Comunque mi risultano mediamente poco meno di centocinquanta visualizzazioni al giorno durante la settimana, una cinquantina nel week end. Ma su numeri così piccoli le oscillazioni sono abbastanza importanti...
Ciao
Paolo
@ MR:
dimenticavo: con le statistiche dovrei poter capire in quanti siete ed eventualmente cosa leggete sul mio blog, non cos'altro leggete quando c'è un post secondo me interessante...
:-)
Ciao
Paolo
OT:
ORRORE!
sto testanto firefox 5, non so per quale motivo dopo aver inserito la mia password su blogger ho perso il commento che volevo postare :(
Purtroppo leggo questo post in ritardo, quindi sono fuori tempo per le repliche, ma vorrei lasciare per i posteri il mio umile pensiero. Dopo questa breve frase cretina, andiamo con il commento
Per quanto riguarda il complottismo, non c'e' nulla di nuovo. C'era prima nell'era dell'analogico, c'e' ora. Vedo come unica differenza la capacita' fornita agli stolti di raggiungere un bacino di utenza piu' ampio. Ma tale bacino e' sempre formato da stolti.
Se prima gli stolti dovevano essere seduti tutti sulla stessa panchina o al bar, ora ognuno sara' davanti un terminale. Ma cosa cambia? Anzi, la rumorosita' nell'ambiente forse sta diminuendo. :-)
Per quanto riguarda il tema della sproporzione sono solo parzialmente in accordo. Non nell'analisi, ma nella sintesi. In particolare, i temi maggiormente descritti sono quelli con poca profondita' culturale. Ma dov'e' la novita'? L'approfondimento e' maggiore nelle cose semplici, minore nelle questioni complesse. Credo che potrei considerarla una legge che si accorda bene con le osservazioni almeno da un secolo a questa parte, e il delta diminuisce con il tempo.
Sintetizzando in maniera un po' rozza, io considero l'era digitale un'amplificazione di quanto c'era prima, con il vantaggio della riduzione dei tempi di ricerca delle informazioni. In altri termini, se non sono gia' riuscito ad autobannarmi dalla lettura del commento, potrei sostenere l'isomorfismo dello spettro informativo, in cui il fattore tecnologico inserisce catalizzatore. Tutto qui.
@Paolo,
io non mi fisserei troppo sui commenti a un post che non sono come delle "bandierine segnaposto". Questo perché chi lo legge può trovare condivisibile il contenuto e trovare che non ci sia molto da aggiungere. Ti faccio presente che il preview del post sulla home del blog è una grande idea perché solo chi trova interessante la parte iniziale del post clicca sul link "Continua a leggere". Per questo ti chiedevo delle statistiche: se hai un accesso medio di 150 visite al giorno e un post "fattura" 100-130 accessi vuol dire che c'è apprezzamento.
Ciao
Per esempio ho scoperto solo di recente il blog di MS e lo trovo divertente, ma non lascio mai commenti nelle mie visite.
@MS
non sbagli nel tuo commento, anche se il potere di amplificazione su ciò che è becero e sottoculturale non mi pare trascurabile.
Il bacino di utenza si allarga e non solo. Più che di stolti io volevo puntare il dito contro certi ignoranti che magari passano il tempo su quei siti scritti fitti fitti come i volantini delle BR, e per tutto questo leggere si sentono molto documentati in materia, cosa che li conduce a una sottovalutazione della loro ignoranza di fondo e anche a una certa arroganza.
Il tutto, senza spirito critico né cultura di base produce individui pericolosi almeno quanto chi guarda il GF credendoci davvero.
Ciao
T.
@Tommaso
sul passaggio "per tutto questo leggere si sentono molto documentati in materia, cosa che li conduce a una sottovalutazione della loro ignoranza di fondo e anche a una certa arroganza."
non potrei essere piu' d'accordo. Per questioni lavorative credo di essere in una posizione privilegiata per valutare questa affermazione[1][2]. Penso che potrei sintetizzare il mio pensiero con alcune perle osservate:
- i copia/incolla hanno reso piu' difficile individuare gli stolti[3];
- la tecnologia ha fornito (non in generale, ma spesso) molto tempo libero, anche durante l'orario di lavoro.
Entrambe queste considerazioni sono le basi per fenomeni da me osservati che hanno dell'incredibile[4].
Tutto cio' si sposa con l'innato fraintendimento dell'uomo verso la cultura.
I piu' acculturati deducono di essere ignoranti, e l'approfondimento produce nel tempo la sensazione soggettiva di ignoranza talvolta crescente.
Dall'altro lato ci sono quelli che comunemente chiamiamo ignoranti, che con la lettura superficiale di un blog superficiale deducono superficialemente di essere meno ignoranti.[5]
Fortunatamente (ma non troppo), l'incontro (digitale o analogico) tra i due isotopi dell'uomo[6] rimette per l'acculturato le cose nella giusta scala. Purtroppo, e questo e' il senso finale che credo di condividere nella tua posizione, per l'ignorante la visione e' completamente diversa. E dopo l'incontro andra' a leggere un nuovo passaggio superficiale del blog superficiale deducendo casualmente che rispetto all'altro isotopo[7]:
1. e' migliore;
2. e' ugualmente preparato, ma sa di trovare scorciatoie, quindi e' piu' furbo;
3. di essere meno preparato, ma con la lettura appena effettuata e' divenuto ugualmente preparato
4. l'isotopo era eccessivamente presuntuoso. Persona da non frequentare.
Concluderei superficialemente con C'est la vie
Note:
[1] -> in realta' forse non ci sono posizioni privilegiate, ma solo direzioni migliori.
[2] -> non e' una questione che mi rende felice, ma nel bene e nel male mi rende consapevole
[3] -> potrei promuoverlo a corollario del test di Touring sostituendo i termini "macchina -> uomo" con "persona ignorante -> persona non ignorante"
[4] -> visto che gia' e' stato citato, segnalo che qualche volta hanno l'onere/onore di essere citati nel mio blog :-)
[5] -> in realta', dal punto di vista soggettivo, e' vero: l'ignoranza non esiste per chi ignora
[6] -> questo e' un altro tentativo di autobannazione
[7] -> osservo che la distribuzione e' perfettamente omogenea
@MS
Delizioso il tuo ultimo commento. Condivido.
T.
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