Secondo post del giorno, opera di Tommaso, che ringrazio
l'episodio di Torino in cui un gruppo di sedicenti uomini ha dato alle fiamme un campo rom con la scusa di un presunto stupro porta a riflessioni forse banali, ma comunque amare.
Forse in questo caso la presenza di ultras e di professionisti della violenza rende non perfettamente applicabile quanto scrivo, ma non credo di essere del tutto fuori tema.
Trovo il falso senso dell'onore di queste bestie neanderthaliane qualcosa di rivoltante. Mi ricorda quello che si racconta accada nelle carceri, dove parricidi e assassini vari riempiono di botte (e non solo) chi finisce tra loro per aver "alzato le mani su donne o bambini".
È piuttosto chiaro che nell'episodio di Torino si è utilizzata la scusa dello stupro per dare sfogo alle tensioni che senza dubbio genera la presenza del campo rom. Con la consueta complicità dei media, le oggettive responsabilità di questa comunità vengono ingigantite fino a creare un perfetto capro espiatorio.
Ma non è il tema del razzismo che vorrei mettere in luce, quanto l'intollerabile ipocrisia di gente pronta a dar fuoco a donne e bambini con il pretesto di difendere altre donne e altri bambini.
È la stessa ipocrisia perbenista che sta dietro alle fiaccolate silenziose che tanto piacciono agli abitanti dei paesi o dei quartieri che possono vantare la presenza di una "villetta dell'orrore": molti dei partecipanti a questi eventi resi tutti uguali dagli immancabili sciacalli giornalistici non chiederebbero di meglio di poter usare le fiaccole per un bel rogo del colpevole, o del presunto colpevole, basta che non sia uno di "noi".
Ed è la stessa ipocrisia che sta dietro al linciaggio di un vecchio in spiaggia perché qualche madre nevrastenica è convinta che stia guardando il suo bambino con cupidigia.
Saluti
Tommaso
Riprendo la linea solo per una banale domanda ai minimizzatori di professione: se una ragazza crede di rendere più verosimile una millantata violenza carnale attribuendola a qualche "minoranza etnica" e trova immediatamente un gruppo di volonteriosi carnefici disposti a crederle e vogliosi di passare alle vie di fatto come è successo a Torino, non è che forse, un po' di razzismo tra di noi alberga?
O dite che è solo un caso?
Perchè di casi simili me ne viene in mente anche altri, a partire dagli omicidi di Novi Ligure, dove in prima battuta la colpa venne attribuita a degli inesistenti albanesi...
Ciao
Paolo
O dite che è solo un caso?
Perchè di casi simili me ne viene in mente anche altri, a partire dagli omicidi di Novi Ligure, dove in prima battuta la colpa venne attribuita a degli inesistenti albanesi...
Ciao
Paolo
15 commenti:
@Paolo
la tua nota di chiusura è del tutto condivisibile.
Il razzismo è stato sdoganato da inqualificabili esponenti politici con la loro corte di tromboni mediatici e di minimizzatori.
Vorrei però sottolineare che affianco al tema del razzismo c'è quello della giustizia fai da te, della vendetta, del linciaggio che sono anch'essi frutto di anni di cattivo giornalismo, di spazio eccessivo dato alla cronaca nera.
Ciao
T.
Okay, volete che dica che mi torna di nuovo indietro come un boomerang il commento fatto qui a proposito di delle uova addosso a Giannino??
Un conto è stato, non minimizzare, ma evitare di esagerare fuori luogo quell'episodio, altro invece è il raid al campo nomadi che si deve condannare senza esitazione e, dico di piu', non perchè alla base c'è la bugia di una ragazzina scema, ma pure se davvero fosse stata stuprata dai rom.
Questa è una faccenda di ben diverso spessore che ha tutta la sua spiegazione nella posizione sbagliata di chi non realizza che la responsabilità di un (eventuale) reato è sempre del suo autore e non del gruppo etnico cui questo appartiene e, peggio, ritiene di riparare al torto subito attraverso il regolamento di conti e non per le vie della giustizia come si converrebbe tra persone civili e non nella giungla.
Caro Paolo, di esempi circa il razzismo senza senso ce n'è a josa.
Come non ricordare quel piastrellista nordafricano che venne letteralmene tirato giu' dal traghetto che lo portava in Marocco perchè incastrato da un'intercettazione che lo indicava come l'assassino della povera Yara?
E nonostante sia stato scagionato a suo tempo....
http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_06/yara-svolta-idagine-taglierina-muratore-esclusiva-oggi_6294ee7a-d89e-11e0-b038-3e67ea432e86.shtml
E' confortante pero' leggere come tanta gente non ci stia a farsi prendere per il naso.... leggere i commenti.
@ Francesca:
:-)
comunque io non ce l'avevo con te: ho scritto minimizzatori DI PROFESSIONE...
e sono d'accordo che sono cose diverse, anche se l'una può essere la naturale evoluzione dell'altra.
La mia idea è che i cattivi pensieri vanno uccisi finchè sono piccoli...
Ciao
Paolo
Per chi ancora non l'avesse letto, qui IL BUONGIORNO di Gramellini:
I cerchi dell'impotenza
E’ l’incubo dei tre cerchi concentrici. Primo cerchio: la famiglia. Un padre e una madre che nella Torino del 2011 costringono la figlia sedicenne a sottoporsi al controllo mensile di verginità. Non stupisce che una ragazza cresciuta in quell’ambientino faccia sesso col fidanzato e poi si inventi di essere stata violentata dai rom, disegnati apposta - da sempre - per il ruolo di capri espiatori. Ed ecco il secondo cerchio: la comunità. Una comunità povera di soldi e di sogni, in preda a un’arrabbiatura perenne e senza anticorpi. La falsa notizia dello stupro si infiltra nel quartiere e scatena gli istinti primordiali. L’emotività dell’orda che vuole vendicare l’affronto con la violenza. Il vendicatore non si sente un razzista, ma un giustiziere. Nel deserto di cultura, anche popolare, l’ultima ideologia che sopravvive è quella dell’ultrà. Il terzo cerchio, il più grande e il più grave: la politica. Dovrebbe mediare gli scontri e trovare le soluzioni. Invece non fa nulla, se non partecipare al piagnisteo collettivo. Qui è simboleggiata dalla dirigente del Pd locale che marcia in corteo con la comunità irritata dalla vicinanza del campo rom. Marcia, cioè, contro se stessa, visto che il suo partito governa Torino da decenni senza aver mai affrontato seriamente la questione, limitandosi a spostarla ogni volta un po’ più in là.
Famiglia, comunità, politica. Tre cerchi concentrici, accomunati dalla stessa impotenza. Per spezzare l’incantesimo esiste una sola formula: più cultura nelle case, più calore nei quartieri, più coraggio nei palazzi del potere.
Ciao Paolo,
Sul tema immigrati, razzismo e violenza ci sarebbe da dire un bel po'. Anzi, magari ti scrivo piu` tardi, se ci riesco.
Volevo solo portare all'attenzione di chi non lo sapesse il motivo per cui la sedicenne ha falsamente denunciato di essere stata violentata: i genitori, che si definiscono "gente di chiesa", la facevano visitare ogni mese da un ginecologo per verificare che arrivasse "pura" all'altare.
Scusatemi un attimo, vado a vomitare.
Roberto
@Roberto
ho letto anche io in quale famiglia vive la ragazzina.
A volte è questo che si cela dietro le famiglie per bene cui tanto piacciono le fiaccolate silenziose.
Saluti
T.
Minkia Tommaso c'hai la fissa!
Hai scritto "fiaccolate silenziose" come se l'accusa fosse di tenere i nani da giardino o applaudire ai funerali.... da riderci sopra.
Non son d'accordo sul premere su questo tasto.
Spero bene che la famiglia dell'idiota ragazzina, malgrado l'essere fuori dal tempo con la storia del check up periodico dell'imene intatta, avverta l'enormità della faccenda e si disperi.
Senno' che dovrei pensare del papà di Erika che non ha mai pensato di abbandonarla sebbene....
e pure ora che con le porte del carcere aperte, invece che cercare di sparire nel silenzio e farsi dimenticare, osa pubblicare lettere deliranti....
Credo sia proprio un problema di generazione ipereccitata e affetta da egocentrismo che non consosce il senso della misura e non sa il significato della vergogna.
@Francesca
i genitori della ragazzina facevano controlli mensili sulla sua verginità. Il fratello ha scatenato il pogrom, salvo poi ritrattare: "Questi qui non c'entrano".
Questa è la famiglia di cui si parla.
Gente tutta chiesa e fiaccolate che nasconde ipocritamente una buona dose di orrore.
Naturalmente con un overdose di ottimismo possiamo sperare che "avverta l'enormità della vicenda e si disperi".
Ciao
T.
@ chi voglia vedere la parte piena del bicchiere (che purtroppo è molto meno di metà della metà della metà):
http://www.ilpost.it/2011/12/11/la-stampa-chiede-scusa-per-il-titolo-sui-rom
E' raro sui nostri giornali vedere scuse ed autocritiche, ricordate come Libero ed il Giornale avevano gestito l'informazione sulla strage in Norvegia? Sostanzialmente erano arrivati a dire che, ok, non erano stati gli arabi, ma era comunque colpa loro...
Ciao
Paolo
@Paolo
i giornali chiedono scusa, ma continuano imperterriti nel loro ruolo diseducativo e pernicioso.
Affianco alle scuse rimane la colonna delle tette. E questo è quanto.
Per essere più precisi, per un giornalista degno di questo nome, che magari chiede anche scusa credendoci, ci sono legioni di suoi colleghi ignoranti e privi di qualsiasi moralità che rendono lettera morta qualsiasi presa di coscienza con conseguenti lacrime di coccodrillo.
Ciao T.
PS: Il bicchiere non è mezzo pieno o mezzo vuoto, è grande il doppio del necessari :-D
si Tommaso, non ne sono affatto certa, ma, come ho scritto, SPERO che quei genitori si siano resi conto ORA finalmente del mostriciattolo che hanno cresciuto con la loro ossessione della purezza e quanto male essi stessi, magari con intenzioni diverse, hanno provocato.
tu credo non abbia figli.... e non è un luogo comune che crescerli sia un mestiere davvero difficile...
mi associo a te nell'esprimere rabbia e disgusto per i box dedicati allo stupidario del botox che continuano a comparire nelle risorse informative on line che frequento.
Una su tutte.... la nipote di Mubarak in dolce attesa e prossima al parto come una dolcissima giovane mammina.... e subito a lato la notizia del processo di Milano dove viene testimoniato che ancora minorenne la dava via a pagamento al vecchio infojato!
Dopo i fatti odierni di Firenze mi piacerebbe sentire da qualche esponente dell'ex-maggioranza di centro destra se anche in questo caso è possibile parlare di "mandanti morali" esattamente come due anni fa proprio oggi, dopo il duomo in faccia all'ex-PDC si grido' all'indirizzo dei cattivi maestri dell'opposizione invidiosa e astiosa di tanto consenso per il capo del governo del fare.
Pronto Gasparri....?
Cicchitto ci sei..?
Capezzone...almeno tu, di qualcosa!
I beoti leghisti son impegnati a decidere il nome per la moneta che devono far nascere per la Padania prossimamente indipendente..... io un'ideuzza gliela posso dare, anche se per quell'epoca spero bene di essere già lontana .... ecco, coniamo il PIRLA in oro zecchino, naturalmente con suoi bravi centesimi, i PIRLONI.
@Francesca
io sono veneto e avevo pensato al "mona".
Dieci mona un "Trota"
In ogni caso, credo che i tempi siano maturi per la secessione del Nord-Est da Milano Ladrona.
Ciao :-D
@ Tommaso
don't forget che anche nelle mie vene cuassesi scorre un po' di sangue originariamente veneto.
Dunque conosco molto bene il significato duplice di "mona".... che riferito agli uomini in verde piu' che "bella gnocca" richiama a "testa di...."
@ F®Ømß°£ - oggi h 11.10
cosa dicevi....via da Milano??
http://www.corriere.it/inchieste/speciali/2011/ndrangheta/
questa sarebbe la capitale padana del Nord, ricco e operoso che i brutos in verde contrappongono al Sud come modello virtuoso ??
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