Buongiorno,
Tarvisio Città |
a tutti quelli che
potrebbero magari essere stati incuriositi dalle mie escursioni nel
Tarvisiano ma apprezzerebbero un approccio diverso dalla camminata
provo a proporre anche l'avvicinamento alla frequentazione della
Valcanale attraverso la mountain bike, approfittando del fatto che la
valle è attraversata da alcune belle piste ciclabili interamente
asfaltate ricavate sul sedime di vecchie tratte ferroviarie.
Il fatto che le piste
siano ricavate su vecchie ferrovie dà a chi non è particolarmente
allenato e pratico (come me) un gran vantaggio: ci si muove su
percorsi che non presentano mai grandi pendenze nè bruschi
cambiamenti di direzione, per cui anche la gamba più molle ed il
ciclista più inesperto non hanno nulla da temere. Inoltre, alcuni
vecchi ponti ferroviari possono presentare l'occasione per degli
squarci panoramici particolarmente arditi ed insoliti.
Tarvisio Centrale |
Nei giorni scorsi sono
partito dalla vecchia stazione ormai in disuso di Tarvisio Città e
mi sono diretto in direzione dell'Austria lungo la vecchia ferrovia Rudolfiana. Dopo pochi minuti,
all'inizio della stazione (anch'essa abbandonata) di Tarvisio
Centrale ho preso il percorso che si stacca a sinistra in direzione
della Slovenia utilizzando il tracciato della vecchia (e credo mai completamente attivata) ferrovia per Lubiana per attraversare il vecchio ponte sullo spettacolare
orrido dello Slizza e raggiungere la frazione di Boscoverde dove
adesso c'è la nuova stazione ferroviaria.
Da qui ho seguito la
ciclabile in direzione del confine sloveno, oltrepassando un vecchio
casello asburgico e proseguendo in leggera salita tra bosco e radure
dove, in periodi meno affollati, sarebbe possibile vedere qualche
cervo e capriolo, nonchè scoiattoli, rapaci, lepri e volpi.
Poco prima di sfiorare
l'abitato di Fusine si scavalca con un altro vecchio ponte riattato
all'uso ciclabile un secondo profondo e più ampio avvallamento in
corrispondenza del Rio Bianco, prima di incrociare la strada per
Aclete, in un punto molto panoramico.
Ci si lascia dietro
Fusine, proseguendo nel bosco e scavalcando la strada che porta ai
laghi e proseguendo invece verso la piana del confine, in un
paesaggio che abbandona progressivamente il bosco per passare ai
prati ed alle zone umide.
In questo contesto si
procede in piano nella piana, tra le rastrelliere che venivano usate
pe seccare il fieno ed oltrepassando il vecchio cippo di confine del
Regno d'Italia, attraversando la frazione di Ratece che si trova a
valle della Val Planica e sino a raggiungere gli impianti
sciistici di Podkoren (dove si svolgono i campionati di Kranijska
Gora, che si troverebbe solo cinque Km oltre, ma in paese mi aspettano.
Per un novizio non
allenato si tratta di una trentina di Km e forse trecento metri di
dislivello in mountain bike tra andata e ritorno, che possono
richiedere un paio d'ore se ci si guarda un po' attorno (come il bel
paesaggio vorrebbe).
Ciao
Paolo
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