Buongiorno,
festeggio oggi il ritorno di Tommaso, con un post abbronzatissimo:
ascoltando
i titoli dei nostri telegiornali nei giorni scorsi ho dovuto subire la
polemica suscitata dalla richiesta di Monti di non usare la parola furbi
e la solita fuffa sul caldo e sugli incendi.
Concordo sul fatto che i nostri giornalisti non dovrebbero chiamare
"furbo" chi utilizza i servizi messi a disposizione dalla società senza
contribuire ad essi in proporzione al suo reddito (ho ovviamente trovato
capziose e ipocrite le disquisizioni di Mario Sechi a R24 che davano
torto al premier: sono stanchissimo di sentire le difese di quelli che "non ce la fanno" a pagare le tasse, e figuriamoci se poi devo anche chiamarlo amichevolmente "furbo").
Trovo
tuttavia che non si dovrebbe usare tanto spesso nemmeno la parola
"piromane". Un piromane è colui che prova l'impulso morboso di appiccare
incendi, lo dice anche la banale etimologia.
Le quasi totalità delle persone che ogni estate danno fuoco a aree boschive o a ben
precisi obiettivi, non sono affette da nessuna patologia, sono semplici
criminali meschini che hanno qualche tornaconto dalle conseguenze
dell'incendio.
Definire questi individui "piromani" modifica completamente l'ottica in cui vanno posti tali episodi.
Dubito peraltro che il giornalista medio possa rendersi conto di questa differenza.
Saluti
Tommaso
Mi aggiungo a integrazione di quanto sostiene Tommaso: il ricorso sistematico all'idea sballata del piromane è lo specchio di come la gestione degli incendi venga trattata come una fatalità e non come quella di eventi in qualche misure prevedibili e prevenibili.
Probabilmente se qualche camorrista, mafioso o speculatore venisse tenuto sotto più stretta sorveglianza e se nei boschi venisse effettuata una manutenzione più efficace il numero degli incendi sarebbe molto più basso. E, in questo senso, credo che qualche evidenza vi sia, ad esempio in Alto Adige, dove complici anche alcune centrali a biomasse che richiedono legname di scarto, i boschi sono tenuti ben puliti e di incendi mi risulta se ne vedano pochetti...
Ovviamente attendersi una minima considerazione in tal senso da parte dei nostri pregiatissimi giornalisti va oltre ogni possibile umana immaginazione.
Ovviamente attendersi una minima considerazione in tal senso da parte dei nostri pregiatissimi giornalisti va oltre ogni possibile umana immaginazione.
Ciao
Paolo
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