Buongiorno,
ovviamente la giornata di ieri non segna, come invece urla in millanta lingue l'introduzione all'apertura de il Giornale, la fine della libertà, nè incarna lo scempio della democrazia di cui si ciancia a tutta pagina nella sua home, anche se, nel suo piccolo, il 27 novembre 2013 può essere considerato una giornata in qualche modo storica, anche se in tono minore.
Il che, detto da uno come me, che ha sempre sostenuto che Silvio Berlusconi potrà continuare a fare politica sostanzialmente come prima (1), esprimendo sostanzialmente lo stesso dispotico controllo sul suo partito e la stessa influenza sul Paese che aveva due giorni fa, potrebbe sembrare strano, ma in realtà non lo è.
E che quindi adesso si aprano alcune possibilità di intaccare di quelle anomalie "ad personam" che hanno paralizzato la possibilità di riformare alcuni aspetti della vita italiana.
Quello che intendo dire è che, rimosso il principale interessato, forse sarà possibile provare ad introdurre qualche miglioramento in materia di conflitto d'interessi, per dirne una, oppure in materia di giustizia, per dirne un'altra.
In sintesi credo che, se Berlusconi non può più rientrare in Parlamento, il suo interesse a mantenere in piedi delle leggi che tutelano gli interessi di un titolare di colossali conflitti di interessi possa diminuire. In fondo anche Marina ha una posizione meno pesante su questo fronte.
E credo che, una volta che i processi sono giunti a termine, da un lato per SB non hanno più motivo d'essere le troppe leggi che allungando i tempi delle rogatorie, abbreviando i tempi di prescrizione,etc. etc. etc., contribuiscono a rendere la giustizia italiana particolarmente inefficiente (2), dall'altro toglie alla magistratura quell'ambiguo velo ipocrita dietro cui sinora una parte della politica l'ha lasciata agire impunemente oltre limti ragionevoli, considerandola la principale risorsa per eliminare un avversario politico che stravolgeva le regole democratiche abusando della sua posizione dominante nel mondo dell'informazione nazionale (3). Il che vuol dire che mai negli ultimi anni si sono verificate condizioni altrettanto favorevoli a permettere una seria riforma della giustizia.
Tutto ciò premesso, se stasera festeggio è per la pioggia bianconera che si è abbattuta su Copenaghen, non certo per la speranza che Enrico "Iron Balls" Letta si dimostri in grado di sfruttare questa opportunità...
Ciao
Paolo
(1) le presenze al Senato di Berlusconi erano sostanzialmente altrettanto numerose di quelle dei Senatori a vita tanto vituperati da chi gli difendeva lo scranno.
(2) ricordiamoci che la inaffidabile giustizia italiana è uno dei motivi per i quali gli investitori disertano il nostro Paese.
(3) perchè uno dei presupposti perchè la democrazia possa funzonare è che i candidati abbiano le stesse possibilità di far conoscere le proprie intenzioni
9 commenti:
Buondì,
mah, speriamo che tu abbia ragione in questo post. In ogni caso, troppo tardi.
Bisognava non votarlo.
Infine: "uno dei presupposti perchè la democrazia possa funzonare è che i candidati abbiano le stesse possibilità di far conoscere le proprie intenzioni"
Questo problema rimane inalterato, con i media schierati con pochissime eccezioni contro qualsiasi partito che si presenti con istanze vagamente socialdemocratiche.
A proposito di questo, ad esempio: Renzi, Cuperlo e Civati stanno avendo le "stesse possibilità"?
Saluti
T.
PS: Immagino che tu sappia che la storia di "Iron Balls" (letteralmente "Balls of steel") è una bufala, pur se divertente.
Dimenticavo.
Stranamente, e per i lettori del Fatto Quotidiano deve essere piuttosto fastidioso, il PD non ha salvato Berlusconi. Anzi, è da agosto che il pregiudicato si è dibattuto e le ha provate tutte per trovare una sponda, ricattare, minacciare quelli che secondo il delirio complottistico sono responsabili dell'inciucio. In una spirale a tratti persino patetica.
Tutto inutile.
Nessun rispetto meritano poi i sostenitori delle trame del Presidente della Repubblica per salvare B. Pur smentiti quotidianamente dai fatti, dai difensori dell'ex premier e dallo stesso Berlusconi, "giornalisti" in assoluta malafede hanno continuato a scrivere balle sul tema, dando argomenti-patacca all'esercito degli indignati per il gusto di esserlo.
Questi giornali meritano anche di peggio che essere usati per incartare il pesce.
Saluti
T.
@ T.:
la cosa più bella è che, sin dall'inizio, il M5S ha avuto la possibilità di evitare ogni ipotesi di inciucio salva B: mettere il PD alla prova sugli 8 punti che Bersani aveva mutuato anche dal loro programma, eleggendo un presidente che rientrava tra i loro candidati, etc etc...
Ciao
Paolo
"mai negli ultimi anni si sono verificate condizioni altrettanto favorevoli a permettere una seria riforma della giustizia"
Mi limito a una previsione molto banale: nelle prossime campagne elettorali i berlusconiani rinfacceranno ai loro avversari il fatto che né quella riforma, né altre, saranno state fatte.
@ PMS:
"i berlusconiani rinfacceranno ai loro avversari il fatto che né quella riforma, né altre, saranno state fatte"
per una volta siamo perfettamente d'accordo. Anch'io non ho la minima speranza di veder realizzare particolari riforme, nemmeno se adesso un pertugio dove farle passare si è creato.
Quello di FI comunque, nel caso, sarà un perfetto esercizio di ipocrisia: al di là delle chiacchiere non partecipavano certo al governo per farle...
Ciao
Paolo
@ T:
riguardo alle primarie del PD i nostri media hanno già deciso chi debba vincerle.
Anzi, lo avevano già deciso anche in occasione delle primarie precedenti, ed avevano scelto la stessa persona di oggi.
Però devo asmmettere che è nell'ordine delle cose: Renzi ha mostrato di essere in grado ed abbastanza spregiudicato da sabotare chiunque altro le vinca, ha il seguito più ampio...
Siamo tornati a vedere un PD che, come nelle prime tornate, effettua delle primarie pro forma...
Ciao
Paolo
"al di là delle chiacchiere" basta proporre un testo di riforma, depositarlo in commissione, vedere se chi "chiacchiera" accetta che venga messo in discussione, vedere quali e quanti emendamenti e/o rinvii propone (e per quali ragioni) e infine (se il testo ci arriva) vedere come vota in aula ed eventualmente vedere se propone un referendum per affossare detta riforma.
Alla prova dei fatti chi è che una riforma della giustizia l'ha proposta e chi invece l'ha osteggiata? Ora che Berlusconi non è più né al governo e né in parlamento il PD è disposto a votarla?
Oppure: Renzi, citando il caso Scaglia, ha criticato l'uso della custodia cautelare. Bene. Per limitare, con speranza di avere una qualche efficacia (*), l'uso che la magistratura ne fa l'unica possibilità è di riprendere il decreto Biondi del 1994: ora che Berlusconi non è più né al governo e né in parlamento il PD è disposto a votare una normativa del genere?
(*) perché se l'idea è quella di fare delle riforme di facciata, cioè buone per i talk show, ma che non mutano il reale stato delle cose (tipo l'introduzione del reddito minimo) allora stiamo parlando del nulla
@ PMS:
non voglio entrare nel merito di quanto affermi sui trascorsi passati.
Ma io mi riferivo alla attuale legislatura. E in materia di riforme non ho visto da parte di SB un interesse maggiore di quello nullo espresso anche dal PD.
Ciao
Paolo
Ho fatto dei riferimenti a proposte del passato, perché quanto è già stato dibattuto sin dagli anni ottanta (subordinazione del PM al governo, elezione popolare del PM e dei giudici, processo con giuria, inappellabilità delle sentenze di assoluzione, separazione delle carriere, responsabilità dei magistrati, limitazione della custodia cautelare, carriere dei magistrati e CSM) sono le varie possibili riforme della giustizia: si tratta solo di dire se le si vuole o se non le si vuole.
Se si dice che non le si vuole allora si deve dire che non esiste un problema giustizia, dato che certe conseguenze dello status quo sono fisiologiche e inevitabili, così come se si vuole le automobili occorre accettare una certa percentuale di incidenti stradali.
Se invece il PD vuole davvero riformare la giustizia dovrà partire da lì e rimangiarsi 20-30 anni di posizioni diametralmente opposte. Dubito che Renzi avrà la forza di imporlo. Ed è la prima ragione per cui non credo che il PD la riformerà.
Una seconda ragione è che il PD è sotto inchiesta: a Siena, a Bari, a Sesto San Giovanni, per fare qualche esempio. Se si metterà contro la magistratura, quel tipo di incheste, che fino a oggi sono state "soft", un domani potrebbero diventare "hard".
Una terza ragione è che nel momento in cui dirà che vuole riformare la giustizia ammetterà implicitamente che la giustizia penale esistente è ingiusta (altrimenti perché riformarla?). E allora dovrà fare allo stesso tempo un'amnistia, di cui beneficerà anche Berlusconi...
Una quarta ragione è che qualcuno dirà che ora che il PD è al potere vuole per fini poco nobili addomesticare la magistratura: quando si fanno i patti col diavolo, poi è difficile uscirne...
E poi la riforma del conflitto d'interessi: anche lì è poco probabile che il PD si metta a farla proprio ora che Berlusconi non è più eleggibile per sei anni...
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