Buongiorno,
qualche tempo fa chiesi su questo blog a Tommaso di spiegarmi perchè secondo lui, fosse opportuno votare PD anche dopo i 101, in quanto personalmente non lo capivo. Similmente oggi mi ritrovo, ormai sempre più da esterno, a chiedermi perchè gran parte dell'elettorato del PD il prossimo fine settimana voterà Renzi come segretario (1).
E, tanto più si avvicina la data delle Primarie, tanto più le mie perplessità aumentano, perchè la crescente esposizione mediatica del fenomeno Renzi non sta facendo altro che mostrare quanto (almeno secondo me) fossero fallaci una serie di assunti sulla sua persona e sulla sua precedente candidatura:
- I tanti che a destra dicevano che avrebbero potuto votarlo hanno dimostrato che ciò era vero unicamente sinchè questa posizione era strumentale a mettere in difficoltà Bersani (Well done! Mission Accomplished!) e adesso si sono volatilizzati riducendo la credibilità della tesi secondo cui Renzi avrebbe avuto questo grande appeal tra le file dell'avversario,
- il carro del rottamatore si sta dimostrando accoglientissimo nei confronti dei tanti vecchi che ci stanno saltando su ritenendolo sicuro vincitore,
- l'uomo che voleva annullare le correnti nel partito sembra invece cavalcarle con gaudio,
- la capacità di comunicazione del sindaco toscano si sta dimostrando sempre più simile all'eludere le risposte, generando supercazzole e caricature sempre più simili a quelle che hanno confinato Bersani nello stereotipo dello "Smacchiamo il giaguaro" o del "tacchino sul tetto"
A valle di tutto ciò, mi chiedo infine che leader sia quello che, invece di proporre la propria visione ed il proprio indirizzo politico su temi importanti per essere valutato confrontarsi con militanti / sostenitori / potenziali elettori, assumendosene anche responsabilità e meriti, si sottragga, chiedendo in questo modo un mandato in bianco.
Che è quello che ha appena fatto Renzi su un tema importante come la fiducia al governo quando ha affermato di attendere l'esito delle primarie prima di esprimersi su Letta (2). Il che mi porta a rafforzare il mio sospetto che Renzi più che un leader sia un ricercatore / aggregatore di consenso. Uno che potrebbe far vincere le elezioni, ma che si sta guardando bene dal dimostrare di avere le carte in regola per governare il Paese (che è il suo obiettivo palese) e soprattutto dal dire cosa vorrà fare una volta occupata la poltrona di Letta.
Da cui la domanda iniziale: se non si sa quale politica voglia fare, perchè votarlo?
Da cui la domanda iniziale: se non si sa quale politica voglia fare, perchè votarlo?
Ciao
Paolo
(1) Tommaso stai tranquillo: stavolta è una domanda retorica. Però, se vuoi... :-)
(2) Non mi sono interessato molto al tema delle regole di queste primarie -quello delle regole è un tema passato di moda da quando non è più utile al sindaco toscano-. Sono però sicuro che nella scheda non ci sarà posto perchè gli elettori possano esprimersi sulla fiducia al governo Letta, cosa che Renzi dichiara di attendere per far sapere la sua posizione ("Non decide il segretario: lo decidono quelli che vanno alle primarie"). Da vero Leader.
6 commenti:
Buondì,
lo sconforto è superiore a quello che si poteva avere nel 2008 e alle ultime elezioni. Si dimostra inevitabile il trionfo su tutti i fronti di una politica priva di idee e valori, ma tesa solo a compiacere [una massa di bestie] l'elettorato.
Su Renzi, tutto quanto scrivi è condivisibile, ma io andrei più precisamente sul punto: Renzi è un aggregatore di consenso proprio perché non porta avanti nessuna visione del futuro chiara. Preferisce assecondare ciò che [un popolo di ignoranti disinformati] l'opinione pubblica vuole. E pazienza se domani vorrà il contrario, sballottata dalle giravolte di un sistema di informazioni pernicioso, domani faremo il contrario, che problema c'è.
E il dramma è che questo è ciò che ci offre la politica italiana oggi, su tutti i fronti.
Civati è molto simile, anche se asseconda un tipo di elettorato diverso. Nel suo flusso di coscienza su FB/twitter ha espresso con chiarezza questo suo dipendere da ciò che secondo lui "la gente" vuole, senza porsi il problema che a volte "la gente" vuole delle fesserie. E soprattutto ignorando il fatto che se qualcuno nutre [il parco buoi] i cittadini distratti dal logorio della vita moderna con polpette di informazione faziosa*, non si può, dopo, assecondarne i turbamenti senza un minimo di analisi critica e razionale.
Al di fuori del PD abbiamo il responsabile e maestro di questo [schifo] modo di concepire la politica e il suo degno allievo, entrambi miliardari guardacaso. Presto anche il PD seguirà questa strada, con buone probabilità di essere surclassato da chi è più esperto.
L'alternativa rimane Cuperlo, con la garanzia di una sconfitta e di tanta tristezza. Sai che alla fine preferisco Letta ;-)?
Saluti
Tommaso
*o con balle tout-court.
PS: non viene accettato, per motivi a me ignoti il tag per lo strikout, permesso nel testo del post. le parentesi quadre lo sostituiscono.
@ T:
io sarei meno severo su Civati.
E' parte della democrazia cercare il consenso. Poi lo puoi fare democristianamente (ed alla Renzi) limitandoti a non prendere posizioni che potrebbero essere scomode sino a non avere posizione alcuna per non scontentare nessuno (e quindi mi chiedo perchè dare un voto a chi non ti dice cos'è intenzionato a fare, oppure puoi provare a delineare degli indirizzi e cercare di convincere il potenziale elettorato su questi.
E questo significa scegliere chi assecondare e chi inimicarsi.
Mi pare che Civati, pur non avendo alcuna speranza, sia quello un po' più su queste posizioni tra i tre.
Ciao
Paolo
@ Paolo
Sono parzialmente d'accordo sulla tua analisi del personaggio Renzi.
Si è vero, è un gran paraculo (per usare un termine tecnico), guarda troppo ai giochetti di comunicazione, ma da qui a ritenerlo un venditore di solo fumo ce ne corre.
Io, a sentirlo parlare, di contenuti ne trovo. Su alcuni temi rimane vago, è vero, ma in generale la visione di come vorrebbe l'Italia è abbastanza chiara e, almeno per me, condivisibile.
Poi che riesca ad attuare cio' che dice è il tempo che ce lo dirà.
Capiamoci: anche io sopporto poco la paraculaggine del personaggio. Tuttavia, nell'attuale situazione di ignoranza abissale di buona parte dei votanti (che guardano solo a come si dice rispetto a cosa si dice - con i giornali ancora una volta complici), la paraculaggine e la comunicazione sono fondamentali per avere qualche possibilità di vittoria.
@ Tommaso
Ritengo Civati tutt'altro che simile a Renzi. E' molto meno paraculo, il suo pensiero su certe tematiche è molto piu' definito (per esempio l'alleanza con SEL, il destino del governo Letta, etc.). Mi sembra insomma piu' concreto.
Piccolo inciso: la sovraesposizione mediatica di Renzi rispetto agli altri candidati è vergognosa, a partire da Fazio per finire con l'ultimo dei giornali.
@Paolo & renzo
sì, Civati è meglio di Renzi, perché almeno su alcuni punti, specialmente i diritti civili, è molto chiaro. Inoltre ciò che scrive
Tuttavia, come credo di aver scritto in altri commenti, ci sono tre motivi che lo rendono per me invotabile:
1) è per la caduta di questo governo come se andare alle urne (con che legge non è dato sapere) non ci sottoponesse al rischio M5S/B che non ci possiamo permettere.
2) tiene il broncio sulle "larghe intese" come se davvero ci fosse stata un'alternativa con questi numeri. Le alternative reali erano un'alleanza con i grillini, rifiutata o il ritorno alle urne (vedi sopra, con l'aggravante che in quel momento si tornava a votare certamente col Porcellum)*.
3) nel primo commento, mi riferivo, (guarda un po' ;-)) al caso Cancellieri, che sintetizzo così (lo so, sono noioso):
a) c'è un attacco politico, basato su intercettazioni uscite non si sa come, al Ministro. I media riempiono le prime pagine di accuse.
b) in breve è assodata la pretestuosità delle accuse, dal punto di vista penale. I media continuano a titolare in modo ambiguo, nei talk show il nesso causale tra le telefonate e la scarcerazione della Ligresti non è mai messo in discussione pur essendo inesistente.
c) l'attacco politico continua: si pubblicano balle su ipotetiche omissioni, smentite in verbali già noti. Nuova fiammata sui media, ormai ci sono le barzellette sul tema, ne parlano gli stramaledetti DJ delle radio di intrattenimento*.
A questo punto il cittadino ormai è convinto che siano fatti quelle che sono solo illazioni: l'attacco politico è perfettamente riuscito.
Cosa fa Civati? Scrive su FB nel messaggio 765 della giornata che "la gente con cui parlo vuole che il ministro si dimetta". Come se a quella "gente" non venissero propinate balle da settimane, con uno scopo politico che guardacaso è proprio quello di Pippo-non-paraculo. Grazie mille, preferisco Renzi allora. Almeno non tiene il broncio!
Saluti
Tommaso depresso
* Qui il Civati cade pure nel trappolone delle dichiarazioni di Bersani, dando credito alla bufala secondo cui le larghe intese sarebbero state progettate prima! Grazie mille, preferisco Grillo allora!
** figure da non sottovalutare nella formazione dell'opinione pubblica, impegnati come sono a parlare solo di sesso e politica in modo superficiale e di fatto facendo disinformazione 24/7.
@ Tommaso
Hai ragione quando critichi puntualmente Civati per la questione Cancellieri. Hai ragione anche sulla presunta strategia verso i 5S.
Si puo' criticare puntualmente chiunque, per cose piu' o meno importanti.
L'errore secondo me sta nel bocciare Civati per due/tre errori (grossolani quanto vuoi ma non credo tali da renderlo "invotabile") e, per questo, paragonarlo a Renzi, quando le differenze tra i due sono evidenti.
@renzo
come tu stesso dici, Renzi è più abile nella comunicazione, e questo è fondamentale, visto il livello cui siamo scesi come elettorato.
A me pare che i punti su cui critico Civati diano la misura del suo essere un venditore di fuffa. Così come lo è Renzi, la fuffa è diversa, ma il mestiere dei due è il medesimo.
Ora, si può accettare che sia scontato che tutti vendano fuffa e ci dicano quello che vogliamo sentirci dire, in tal caso potrei scegliere il miglior venditore - Renzi - nella speranza che conquisti anche qualche berluscones e qualche grillino e vinca oppure posso scegliere il venditore che vende la fuffa che è più vicina a ciò che io penso - Civati - rischiando di trovarmi, domani al solito voto di testimonianza come i Machiavelli dei miei totani che nel 2008 ci hanno riconsegnato a Berlusconi.
Oppure si può intestardirsi nel non scegliere tra le fuffe, ma ingrigirsi e deprimersi nel votare un candidato come Cuperlo che raggela il cuore, nel rimpianto di un Bersani che tutti ormai ricordano solo per l'idiozia del giaguaro inventata da un comico genovese.
Cosa che peraltro risulterà in un altro voto di testimonianza, visti i chiari di Luna.
Come detto, non c'è alcuna speranza.
Saluti
T.
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