Se io avessi previsto tutto questo, ...

Buongiorno,

purtroppo per voi, sono tornato, almeno per oggi.

Se cinque anni fa io avessi chiesto di identificare chi fosse il leader unico e carismatico di un grande partito italiano, supportato dall'acritico consenso più o meno interessato di una parte identificata e riconoscibile dei media, scarsamente liberale sin quasi al culto della personalità, del tutto refrattario alle dinamiche di democrazia interna ed esterna del proprio partito, permanenetemente impegnato in promesse e dichiarazioni tra lo slogan e la supercazzola, talmente nebulose da risultare spesso contraddittorie, assolutamente alieno da qualsiasi autocritica, bene, se io avessi chiesto tutto questo, pressochè chiunque, con l'eccezione forse di una sola parte dei suoi elettori, avrebbe dato un'unica risposta (1).

Se invece avessi posto la stessa domanda un anno fa, il risultato sarebbe stato diverso, perchè le indicazioni si sarebbero divise tra due risposte (2).

E se lo facessi oggi, probabilmente, anche se con qualche distinguo, la situazione comincerebbe ad apparire, se non proprio già ad essere, ancora più variegata (3).

Quello che concludo davanti a questa situazione è, purtroppo per me, che l'elettorato ha nel tempo deciso di premiare in parte sempre più ampia (4) un modo di fare politica che personalmente non trovo adeguato, basato com'è sulla singola persona -e affetto quindi da tutti i suoi limiti- piuttosto che sulle idee e sui progetti nei quali può esserci una elaborazione e convergenza.

Purtroppo in questo senso Matteo Renzi ha effettivamente già portato ad un cambiamento epocale della politica italiana, togliendo a chi voleva una politica diversa l'ultima significativa offerta di difformità e omologando anche il PD alle pratiche politiche personalistiche di FI e M5S (e di tanti altri partitini minori, dall'IdV a RC).

Ed il fatto che tali pratiche fossero già caratteristiche del regime fascista  non mi rassicura neanche un po' (no, non sono solo i cori dei bambini delle elementari: per raccontarne una ridicola ed inquietante, qualche sera fa dico a mia moglie "Manca solo che di notte lascino la luce del suo ufficio accesa perchè <<Mussolini non dorme, ma vigila sui destini d'Italia!>>", che accendo la TV su Gazebo e, nel servizio da Palazzo Chigi, guarda un po', c'è una sola finestra illuminata...), oltre a non farmele apparire esattamente come il nuovo che avanza.

Intendiamoci: spero che Renzi mantenga le sue promesse di essere l'uomo del sempre più improbabile miracolo, ma lo faccio come l'ateo che, naufrago, attaccato alla sua piccola tavola di legno, bagnato, infreddolito, affamato, assetato, stanco (qualche altra sfiga in giro da attaccargli? no? basta così? non volete anche lo squalo? un mal di testa?), prega senza convinzione Iddio, perchè non gli rimane altro.

Ciao

Paolo


(1) Ovviamente Silvio Berlusconi, padre padrone di un PdL / FI, l'uomo del "Ghe pensi mi...", spinto vigorosamente dal gruppo Mediaset e da giornali come Libero, il Foglio, il Giornale, Panorama..., che amava creare e disfare delfini a proprio piacimento (da Follini a Casini, da Fini ad Alfano,...), demonizzare gli avversari, ovviamente tutti feroci Komunisti e attribuire ogni insuccesso al complotto di Magistrati / Euro / alleati infedeli

(2) Le caratteristiche allora si stavano già cominciando a dimostrare perfettamente aderenti anche al Beppe Grillo fondatore del M5S, col corollario delle traversate a nuoto dello stretto di Messina e dei Vaffaday sui palchi nelle piazze di tutta Italia; sostenuto dal suo blog e da il Fatto Quotidiano, fautore delle ordalie internet per qualsiasi dissenso interno (da Favia a Orellana, dalla Salsi a Pizzarotti,...) e promotore delle gogne di piazza per gli avversari, ovviamente tutti membri della Ka$ta. Ka$ta che divide con l'Euro la responsabilità del complotto che ci ha portato alla attuale situazione.

(3) Con buona pace dei suoi moltissimi fanboy, funziona benissimo anche il set: Renzi; PD; i cori dei bimbi delle elementari ed i tweet delle 7 di mattina da palazzo Chigi; sostenuto dal gruppo Repubblica - Espresso (e non solo: ormai è un coro coro monocorde, anzi, per dirla con Elio, una canzone mononota); che liquida sprezzantemente i dissensi interni con i "Fassina chi?"; che riconduce ogni avversario esterno alla categoria del vecchio burocrate da rottamare; che attribuisce ogni suo insuccesso al complotto dell'"Apparato" (ricordate le regole delle primarie?)

(4) oppure fuggire da, visto che l'astensione sembra essere l'amaro sbocco finale di un numero crescente di potenziali o ex.

4 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

il post di oggi di fatto è il nucleo del mio post mai scritto.

Siamo arrivati a questo punto, privati infine della possibilità di votare per qualcosa che risponda ancora alla definizione di partito. Vittime di leader carismatici, amati solo dai propri pasdaran e dal coro tweettante di giornalisti responsabili e indegni.

E come ben scrive Paolo, non è senza responsabilità chi in questi anni ha premiato ripetutamente questo modo di fare politica. Nessuna indignazione dell'ultim'ora cancellerà questa colpa, anzi.

Responsabile è certo anche il primo di questi leader, che ha imposto il modello assuefacendo per bene un pubblico -peraltro ben disposto.

Ma lo sono anche coloro che sono stati troppo puri per accorgersi che il vero pericolo era lì. Coloro che in fondo hanno sempre riso cinicamente, come se il declino riguardasse altri. E anche, infine, coloro che hanno tanto odiato Berlusconi per i suoi avvisi di garanzia, per i sospetti di mafia, per le escort, del tutto indifferenti al danno infinitamente più pericoloso che ha portato alle istituzioni.

Questa indifferenza, questo concentrarsi su problemi secondari, questo guardare il dito e non la luna, ora lo paghiamo. E chi solo ora si permette di fare l'indignato, merita solo disprezzo.

Siamo ridotti a sperare senza alcun appiglio razionale, che Mr. Ultima Chance faccia il miracolo.

Che orrore.

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

Un corollario di questo post è che, se questa era la politica che voleva, Berlusconi ha STRAVINTO, con buone pace di chi per vent'anni ha fatto dell'antiberlusconismo la propria ragion d'essere e si illudeva di poterlo accantonare in virtù di una sentenza.

Magari impiegheranno un po' di tempo a capirlo...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

certo che ha vinto, con la collaborazione dell'elettorato.

Elettorato che, lo ripeto, comprende anche tutti coloro che sono stati antiberlusconiani per motivi secondari.

Gente che oggi ti dice: "Ma come? Paragoni Renzi e Berlusconi? Mica è mafioso Renzi, mica ha millemila processi in corso, mica va con le minorenni."

Il problema è che si sono - volontariamente e in malafede, spesso - confuso nel calderone dell'antiberlusconismo sia il legittimo sdegno per le peripezie (il)legali del cavaliere, sia il molto più importante rifiuto per ciò che egli ha rappresentato in politica e nelle istituzioni.

E già si comincia - ancora spesso in malafede - a parlare di antirenzismo, come se il problema - di nuovo - fosse Matteo Renzi in quanto persona e non il modo di fare politica che rappresenta, che è lo stesso degli altri leader carismatici. Maleducazione, disinformazione e arroganza comprese.

Saluti

T.

MS ha detto...

Post purtroppo totalmente condivisibile.
E io, ateo convinto, non mi illudo aspettando il miracolo, ma sono in attesa delle prossima sfiga :-<

bye,
MS