Buongiorno,
sto guardando con un certo divertimento le capriole con le quali prima un allarmato Silvio Berlusconi, poi i suoi fedeli trombettieri mediatici, segnalano allarmati i rischi di deriva autoriataria legati alla politica che sta portando avanti Renzi.
Leggendo quanto affermano un SB che comincia a sentir vicino il fine pena ed il giulivo Sallusti si potrebbe pensare che anche questo post sia una manifestazione dell'orologio rotto di cui parlavo di ieri, perchè nelle affermazioni dei due, con i quali sono pressochè sempre in pieno e totale disaccordo, si ritrovano molte delle considerazioni negative sul modo di (non) fare politica di Renzi che avete già trovato in questo blog.
Trovate i riferimenti puntuali ad una serie di aspetti formali, di metodo e sostanza che, attorno a Renzi, al suo governo ed alle riforme che dice di voler portare avanti, segnano dei tratti illiberali e scarsamente democratici tutt'altro che belli a vedersi e potenzialmente (e forse anche più che potenzialmente) pericolosi per il nostro Paese.
Stavolta però non è un caso di orologio rotto (1). Perchè basta legger bene e ricordare le posizioni politiche recenti e meno recenti sostenute dai due e ci si rende facilmente conto che non stanno esprimendo alcun timore per il destino politico dell'Italia.
Stanno invece esprimendo il loro rammarico ed il loro sconcertto per il fatto che a governare quello stesso identico destino non sia il leader di Forza Italia al posto di Matteo Renzi, perchè la ricetta politica che oggi contestano è la stessa che ieri (2) sostenevano da alleati e che l'altro ieri portavano avanti in prima persona a proprio uso e consumo.
Stanno tristemente proponendo nemmeno molto di nascosto una vecchia ed inefficace medicina (il ritorno al vecchio e rassicurante nonno SB) al male Renzi. Ma è una medicina peggiore del male.
Ciao
Paolo
(1) in realtà non lo era nemmeno ieri: io sono solidale con il benzinaio che sembrerebbe essere stato costretto suo malgrado a sparare e ciononostante è riuscito a rimanere nell'ambito della correttezza, altri applaudono il giustiziere che ha tirato il grilletto.
(2) prima dei rituali "Stai sereno, che ce ne faremo una ragione, tanto abbiamo la maggioranza"
1 commento:
Buondì,
venendo dalla Luna, saremmo portati a dare Ragione al povero B. che lamenta le oggettive forzature che il giovane R. sta portando avanti sulla strada di una democrazia sempre più solo formale - peraltro apprezzata da una fetta di popolazione piuttosto larga.
Avendo vissuto - male - gli ultimi vent'anni, sappiamo bene chi ha preparato il terreno per questo orrore, per cui nessun rispetto per B., ma nemmeno per chi lo votò e molto poco per chi ha cincischiato filosofeggiando di purezza quando ancora c'erano speranze, guardando il dito e non la Luna.
Saluti
T.
PS: commento a struttura circolare.
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