Perchè chi semina Diaz non raccolga Milano

Buongiorno,

la devastazione di Milano accaduta a margine dell'inaugurazione dell'EXPO merita un ulteriore trafiletto che vada un po' oltre alle ovvie condanne delle violenze e alle ironie su chi avrebbe invece civilissimamente desiderato (e fatica moltissimo a nasconderlo) che le forze dell'ordine avessero montato qualche dozzina di mitragliatrici pesanti sui loro mezzi, circondato una piazza, fatto carne di porco di black bloc e manifestanti (uno vale l'altro: in fondo son tutti Komunisti!) con lunghe e ben cadenzate raffiche e bonificato l'area con ampio uso di ordigni al napalm sinchè non restino solo le ceneri .

Perchè, come tanti, credo che la risposta debole ed ampiamente insufficiente data dalle forze dell'ordine (1), risposta da cui molti poliziotti prendono le distanze vergognandosene, sia stata effettivamente il risultato e l'eredità di quanto era stato seminato con le inaccettabili bastonature selvagge della Diaz e con le torture di Bolzaneto.

E, purtroppo e soprattutto, credo che siano il risultato coltivato non avendo realmente voluto fare i conti con quanto allora accaduto individuando, rimuovendo e dove necessario punendo i responsabili e definendo modi e criteri perchè l'uso della forza durante manifestazioni di piazza possa essere controllato e non rischi di tramutarsi invece solo in una furibonda reazione.

Il G8 di Genova poteva essere un brutto capitolo ormai chiuso ma, grazie a:
  • orgogliose rivendicazioni di quanto accaduto da parte di qualcuno,
  • ostentazioni di solidarietà ai picchiatori in divisa da parte di qualcun altro
  • acritiche difese a spada tratta di chi allora si rese responsabile di quegli scempi
  • sentenze che hanno statuito che gli abusi, anche gravi, ci sono stati
ed in assenza di:
  • provvedimenti che possano far pensare ad una reale autocritica da parte delle FF.OO.
  • una revisione delle modalità che regolano eventuali scontri "duri" atta a ridurre il rischio che tali situazioni potessero ripetersi,
  • una esaustiva individuazione dei responsabili
il sospetto che alle forze dell'ordine siano stati lasciati i margini per poter abusare della forza e del loro potere (e la voglia di farlo) rimane.

E rimane evidentemente in primo luogo ai loro responsabili, che pertanto sembrano aver deciso di prevenire lo scandalo di un potenziale nuovo G8 nelle situazioni peggiori, quelle che potrebbero sfuggire di mano (2), lasciando i violenti liberi di commettere devastazioni inaccettabili, nel timore di trasformarsi davanti all'opinione pubblica in violenti altrettanto indesiderabili, magari per colpa di pochi che sanno di potersi nascondere dietro il totale anonimato che una divisa priva di segni distintivi può garantire.

Il problema è che così non può andar bene, perchè peggiore è la situazione, maggiore è la necessità che la società ha di poter contare su di un adeguato intervento da parte della sua Polizia con tutta l'efficacia possibile.

Ben sapendo che è passato troppo tempo dalla Diaz perchè si possa fare giustizia di quei fatti, credo che sia necessario restituire la necessaria operatività ai poliziotti, compresa quella nell'uso della forza, e contestualmente piena fiducia a cittadini e responsabili dell'ordine: da un lato rendendo i singoli poliziotti identificabili dai loro superiori (e solo da loro) in modo che sia possibile discriminarne l'operato, dall'altro dotandoli di mezzi e tecniche adeguati a fronteggiare anche situazioni di contenimento di folle violente (non sono un esperto, ma leggo che, benchè addestrati al suo utilizzo, i poliziotti a Milano non avevano spray al peperoncino nè i nuovi e più efficaci scudi). E,da ultimo, riscrivendo in maniera chiara entro quali ambiti ci si può lecitamente muovere.

Ciao

Paolo

(1) non è l'unico esempio di eccessi commessi da una folla che non vengono contenuti dalle forze dell'ordine: ricordate i tifosi de Feyenoord che a Roma vandalizzano sostanzialmente indisturbati la città?

(2) alla festa dell'Unità di Bologna la Polizia non si è fatta scrupolo di manganellare un gruppo di manifestanti appartenenti ai centri sociali, ma si trattava di poca cosa e non vi era rischio alcuno che gli scontri potessero degenerare

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

tutto condivisibile. Segnalo il punto di vista di un poliziotto, interessante soprattutto dal punto di vista tecnico e questo articolo che amplia tesi già presenti nel post.

Saluti

T.