Furboni e bamboccioni

Buongiorno,

a chiusura ideale di quanto scrivevo nel precedente post (e giusto per cavalcare ancora una volta uno dei miei argomenti preferiti), vi propongo oggi di fare un confronto tra la consistenza numerica degli illegittimi beneficiari della decontribuzione inserita nel Jobs Act e l'ammontare del raggiro da questi messo in piedi e quanti studenti restino ingiustificatamente privi di una borsa di studio cui avrebbero titolo di accedere e quanto, in termini economici, servirebbe per impedire una simile deprecabile situazione.

Per quanto riguarda le borse di studio I dati li trovo qui, e sono abbastanza avvilenti: a fronte di poco meno di 189mila aventi diritto le borse erogate, non certo grasse (1) sono state solo 139mila. Cioè 50mila meno del necessario, meno del 75% di quelle che si sarebbero dovuto erogare, per di più con percentuali e numeri in calo nel tempo.

Ma di che cifre stiamo parlando? A spannazze, se non capisco male, l'anno scorso sono stati spesi per liquidare le borse in questione 214 miloni di euro, e ne sarebbero serviti altri 77 per esaurire la platea dei legittimi pretendenti.

Giusto per fare un po' di proporzioni: i furboni del jobs act sono circa 60 mila contro i circa 50 mila studenti privati della meritata borsa di studio.

Il costo annuo degli aiutoni pretesi senza averne titolo e diritto dai nostri imprenditori diversamente onesti è invece di circa 150 milioni di euro all'anno, mentre per le borse di studio inevase pur avendone diritto basterebbe circa la metà di quella cifra.

Mi pare che sia evidente a chi, tra furboni e bamboccioni, vadano le simpatie del nostro Governo...

Ciao

Paolo

(1) si va dai 3700€ annui lordi della Toscana (ad esempio) ai 1200 della Sardegna. il valore medio è appena superiore ai 1500€ lordi annui. Il confronto con gli altri Paesi europei è impietoso, sia per numero di borse erogate che per il loro ammontare.

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