Pigi Battista, i magistrati e l'infermiera di Piombino

Buongiorno,

ho appena finito di leggere questo articolo di Pigi Battista sul Corriere, il cui il nostro si scaglia con veemenza contro i magistrati tutti in virtù della cantonata che i magistrati di Piombino potrebbero aver preso nel caso della cosiddetta infermiera killer da loro indagata e incarcerata, ma rilasciata per insufficenza di prove dai loro colleghi del Riesame.

Sapevamo già che il nostro ama esprimersi con veemenza contro i presunti errori della magistratura, sapevamo già anche che lo ha fatto talvolta affrettatatmente o con scarsa cognizione di causa (1), adesso scopriamo anche che in questa posizione è graniticamente coerente.

Graniticamente coerente nell'assolvere ad indagini ancora in corso e nel considerare le proprie opinabili conclusioni alla streguia di sentenze definitive, almeno da quanto si capisce da lapidarie affermazioni come: "Quanto spreco di tempo, spreco di denaro, spreco di lavoro, per arrivare in Italia a costruire inchieste che poi verranno regolarmente scucite dalle sentenze definitive". (2)

Graniticamente coerente nell'attribuire alla magistratura colpe che ha solo limitatamente e che invece sono da attribuire preminentemente proprio alla categoria cui Battista appartiene (3), quali ad esempio quelle relative alla caccia al mostro ed al linciaggio mediatico cui il suo stesso giornale non si è certo sottratto, cinvolgendo con entusiasmo parenti, amici e conoscenti dell'indagata e trattando spesso con sufficienza le loro posizioni se assolutorie (vedi qui, qui, qui, ...).

Graniticamente coerente nel non citare nemmeno il fatto che la possibilità di reiterazione del reato (per di più in casi di omicidio multiplo) o alterazione delle prove (specialmente se rivesti un ruolo politico particcolarmente rilevante) suggeriscono ragionevolmente che alcune limitazioni alle libertà personali degli indaga ti potrebbero avere qualche minimo fondamento di opportunità. 

Ciao

Paolo

(1) Cosa che peraltro non mi risulta abbia riconosciuto  di cui non credo abbia mai chiesto scusa

(2) Non che sia il solo a pisciare anzitempo fuori dal vaso: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin chiosava arcisicura a riguardo: "Nella classifica degli orrori stavolta abbiamo raggiunto una delle vette commesse dalla miseria umana"

(3) ho ribadito che in tal senso il mea culpa si esingue in forse una riga ("con il concorso del sistema corrivo dei media")?

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