Buongiorno,
non mi meraviglia la promessa elettorale della candidata sindaco di Roma Giorgia Meloni di intitolare una via al "patriota" Giorgio Almirante.
Non mi meraviglia perchè risponde in primo luogo ad una esigenza di visibilità che l'ovvia conseguente polemica garantisce.
Non mi meraviglia perchè la stessa idea trovava spazio tra le orecchie dell'ultimo sindaco di Roma espresso dalla destra capitolina, Gianni Alemanno.
Non mi meraviglia perchè viviamo in tempi in cui il desiderio di riscrivere, distorcendola, la Storia è talmente forte da rendere evidentemente degno di ammirazione per alcuni un figuro che:
- collaborò come segretario di redazione, per quattro anni e non pentendosene, a quella perla di rivista che fu "La difesa della razza" di Telesio Interlandi, quindicinale che esordì pubblicando nel suo primo numero lo spregevole "Manifesto della razza" che fu il punto d'origine delle leggi fasciste razziste e antisemite
- da aderente alla RSI come capo gabinetto del ministero della cultura popolare si dimostrò zelante e preciso nell'applicazione delle leggi accessorie al "decreto Graziani", leggi con le quali si condannavano alla fucilazione disertori, partigiani e loro favoreggiatori, nonchè ttivo partecipante alle attività antipartigiane (ad esempio nella Val d'Ossola che si doveva bonificare dopo la breve esperienza della Repubblica partigiana)
- nel dopoguerra non perse occasione, dagli scontri di Valle Giulia ai Moti di Reggio, di fiancheggiare i violenti
Non mi meraviglia perchè la destra italiana, nella sua massima parte, ha sempre tenuto la testa rivolta all'indietro ed ostentato una aperta adesione agli ideali fascisti più biechi.
In tal senso mi sento persino di esprimere un suggerimento alla candidata sindaco: perchè non promettere di intitolare l'attuale via Rasella al Polizeiregiment Bozen? Sono certo che sarebbe sicuramente una scelta in sintonia con il sentire del suo elettorato.
Ciao
Paolo
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