A tutte le signore e signorine che frequentano il blog un buon 8 marzo!
Buongiorno,
Buongiorno,
l'ennesima notiziola incredibile dai bassifondi della nostra politica mi fa pensare a cosa succede in altri Paesi con cui vorremmo confrontarci.
zu Guttemberg |
Ad esempio in Germania succede questo e questo, in Inghilterra succede questo, in Giappone succede questo, negli Stati Uniti succede questo, in Israele succede questo, in ..., ok la smetto, per farla breve in tutto il mondo civilizzato i politici coinvolti in scandali che possano delegittimare la carica che occupano si dimettono, vuoi ammettendo le proprie colpe, vuoi semplicemente per tutelare le istituzioni.
In Italia non è così, al punto che in più d'uno ha ritenuto di applaudire come persona correttissima ed esemplare l'ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro quando ha accettato la recente condanna al carcere.
Ora io stesso ho delle perplessità ad accettare, in un clima politico avvelenato come quello italiano, l'idea che un sospetto debba essere giustificazione sufficiente per imporre le dimissioni di un politico, al punto che le pretenderei unicamente dopo una condanna in primo grado (senza però che vi siano tutele o immunità particolari per i politici), ma davanti a una raffica simile credo che chi pretende che in ogni Paese esista una sensibilità diversa davanti a situazioni simili (alla Cruciani) abbia torto marcio: quello che vedo è un indirizzo diffuso e ben definito: il politico coinvolto in uno scandalo si dimette. Punto. E, vista la qualità della politica italiana, credo che ad aver torto sia la linea sposata dalla destra italiana, (è vero, a sinistra le dimissioni usano un po' di più) che troppo spesso stiracchia un garantismo selvaggio a tutela dei propri uomini, ma che in questi giorni sta riuscendo ad andare oltre, dando corpo al rientro in pompa magna al "Ministro a sua insaputa".
Per fortuna persino all'interno del PdL c'è chi si oppone, malgrado la cosa possa sembrare ancora più grottesca: si tratta di Dell'Utri...
Ciao
Paolo
Ora io stesso ho delle perplessità ad accettare, in un clima politico avvelenato come quello italiano, l'idea che un sospetto debba essere giustificazione sufficiente per imporre le dimissioni di un politico, al punto che le pretenderei unicamente dopo una condanna in primo grado (senza però che vi siano tutele o immunità particolari per i politici), ma davanti a una raffica simile credo che chi pretende che in ogni Paese esista una sensibilità diversa davanti a situazioni simili (alla Cruciani) abbia torto marcio: quello che vedo è un indirizzo diffuso e ben definito: il politico coinvolto in uno scandalo si dimette. Punto. E, vista la qualità della politica italiana, credo che ad aver torto sia la linea sposata dalla destra italiana, (è vero, a sinistra le dimissioni usano un po' di più) che troppo spesso stiracchia un garantismo selvaggio a tutela dei propri uomini, ma che in questi giorni sta riuscendo ad andare oltre, dando corpo al rientro in pompa magna al "Ministro a sua insaputa".
Per fortuna persino all'interno del PdL c'è chi si oppone, malgrado la cosa possa sembrare ancora più grottesca: si tratta di Dell'Utri...
Ciao
Paolo
6 commenti:
grazie PaoloVE!
un po' di auguri li tengo per domani che è il mio onomastico....
Non sapevo che fosse proprio quest'anno il centenario della festa. E al Quirinale con Giorgino 'O Presidente pare ci sia stata una gran kermesse.
Mah... con l'aria che tira, con l'avidità e il cinismo da vere jene, di cui han dato prova certe ragazze, e soprattutto le loro madri maitresses, come ben scriveva ieri Francesco Merlo....è un momentaccio!
Quanto al post, inutile dire che concordo su tutto..... e mi viene in mente una massima del mio povero papà, pensando a MDU che dice a Scajola di farsi da parte..... "il bue che dice cornuto all'asino"..... spero solo che il PD non faccia scherzi quando si tratterà di votare l'autorizzazione a procedere sul senatore TEDESCO, senno' che figura ci fanno coi precedenti di Cosentino, Caliendo & Co.??
Buonasera,
da ridere MDU che dice:
Per il partito puntiamo su Verdini. Scajola? Non è più il suo tempo. Ruby, Berlusconi si presenti e si difenda.
Magari ci crede pure...
Caro Paolo sostieni che:
Ora io stesso ho delle perplessità ad accettare, in un clima politico avvelenato come quello italiano, l'idea che un sospetto debba essere giustificazione sufficiente per imporre le dimissioni di un politico, al punto che le pretenderei unicamente dopo una condanna in primo grado
Il clima avvelenato è creato soprattutto da chi è sceso in politica, come dichiarato davanti a Montanelli e Biagi, per evitare di essere sbattuto in galera. Se pensava questo era perché già allora sapeva cosa aveva fatto.
In un altro paese se un premier o un ministro si dimette - e magari lo mettono in gattabuia - non ci sono problemi: Al suo posto ci si mette un altro elemento della stessa maggioranza.
Da noi invece devono giustificare l'ingiustificabile perché il capo è eletto (?) dal popolo, sostenendo che sulla scheda elettorale la gente (bella forza!) ha fatto il segno sulla faccia sdentata di B. A nessuno è venuto mai in mente di spiegare a certi decerebrati (compreso Crux che ha in odio Fini per le sue posizioni) che la nostra è una repubblica in cui è stato cambiato il sistema elettorale con l'introduzione del maggioritario, ma il nostro è un sistema parlamentare e non presidenziale?
che ganzi:
Si introduce poi l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione di primo grado e l’utilizzo della polizia giudiziaria da parte dei Pm dovrà avvenire solo secondo forme stabilite dalla legge.
Vale a dire che c'è disparita tra la difesa e l'accusa con lo svantaggio per quest'ultima...
Andiamo bene!
buongiorno,
consiglio l'ascolto in podcast dal sito di R24, della puntata di ieri di "destini incrociati", dedicata a Juliane Assange e Daniel Ellsberg. Vi assicuro che merita.
La situazione e' gravissima. Il partito dell'amore sta presentando una proposta di legge che, di fatto, assegna al Parlamento, cioe' a un uomo solo, cioe' al pluri-indagato di Hardcore, il potere di decidere per QUALI reati sia obbligatoria l'azione penale (oggi obbligatoria per TUTTI i reati). Per chi non se ne rendesse conto, perche' troppo ignorante, troppo interessato o troppo colluso, il nazismo si fondava sugli stessi "principi" giuridici.
"Grazie" a chi vota P2ELLE.
Posta un commento