Matteo Renzi ha finalmente formalizzato quanto si sapeva da un bel po', e cioè che vuole essere il nuovo leader del PD (o della coalizione elettorale che si proporrà alle politiche, in realtà non è ancora ben chiaro).
E lo ha fatto con delle dichiarazioni ed un programma di campagna elettorale che mi fanno venir da piangere per quanto sono desolatamente illogiche, velleitarie, divisive e vecchie.
Matteo Renzi annuncia che condurrà la campagna elettorale percorrendo l'Italia con due camper. Il che non mi pare sia una ideona dalla fulminante valenza innovativa quale il personaggio ambirebbe proporre. Vogliamo definirla perlomeno vintage e poco originale?
Sia Veltroni (forse il peggior leader a sinistra dopo Natta) che Prodi (un esempio fresco fresco, quindi), fecero la loro campagna elettorale con l'autobus. Immagino che il camper nelle intenzioni di Renzi voglia essere il tentativo di emulare degli esempi di recente successo (scusate, non sono riuscito a trattenermi) e di sottrarre voti al M5S utilizzando gli strumenti di Grillo e introducendo una variante dalla enorme forza evocativa, ma a me pare una banale copiatura.
Ma non è questo il punto importante, il punto che mi lascia più sconcertato è la concezione delle regole del gioco che Renzi sembra avere.
Quando il condottiero barbaro muove guerra all'esercito avversario sbraitando che non ci saranno prigionieri, che violenterà le loro donne, brucerà i loro villaggi e si pascerà delle loro greggi e dei loro raccolti sa che, anche per quella scelta, se venisse sconfitto, la sua sorte sarebbe non molto dissimile da quella che preconizzava agli avversari. Perchè quelle dichiarazioni definiscono un livello dello scontro su un certo piano, ed al condottiero non basterà premettere un "non preoccupatevi" per mantenere il tutto su un piano civile.
Quindi, quando il condottiero Renzi premette di voler condurre una campagna elettorale "con sobrietà e leggerezza" e prosegue "se vinco io vanno tutti a casa" definisce la scelta di un livello di scontro in cui non si fanno prigionieri. Insomma si sgozza il nemico, ma dicendogli col sorriso sulle labbra "Niente di personale, eh?!?". Continua ad assomigliare più ad un massacro che al ballo delle debuttanti.
E, se dopo il "se vinco io vanno tutti a casa" aggiunge "se perdo non rinuncerò a un riequilibrio interno" sogna di giocare una partita diversa da quella che lui stesso ha scelto. Perchè i casi sono due: o chi vince piglia tutto, chiunque egli sia, oppure, in alternativa, la politica del partito viene tarata sulla base dell'importanza delle sue "correnti" interne per come emerge dalla misura data dalle primarie.
Se pretendi di far piazza pulita in caso di vittoria aspettati di essere arso vivo in caso di sconfitta. E' la regola del gioco che hai scelto, e non serve aver letto Sun Tzu per capirlo. Ma Renzi sembra non afferrare nemmeno questo, e non sembra afferrare che, con queste regole e con questa intensità dello scontro, il PD rischia di non uscire dalle primarie con una misura che permetta di definire una politica che ricomprenda almeno le anime principali del partito, ma piuttosto sancendo la vittoria totale di una sola sua parte (e, che siano i conservatori di D'Alema e Bindi o i rottamatori di Renzi poco importa).
O meglio, più probabilmente, Renzi se ne frega, perchè quello che in realtà mi pare emergere dalle sue dichiarazioni è che l'aspirante leader del PD intendere esasperare le divisioni interne al partito (divisioni che sono uno dei principali motivi della sconfitta politica del PD alle ultime elezioni, avendo causato la paralisi del partito stesso) per cercare di diventarne il leader. Meglio leader degli sconfitti che secondo tra i vincitori. E dell'interesse del Paese chissenefotte.
Ciao
Paolo
4 commenti:
Buondì,
non si può che condividere tutto, aggiungerei che al di là del popolare concetto di "piazza pulita" Renzi ha molto poco da dire.
Purtroppo, grazie al sistema informativo di cui siamo vittime, se proponi di "cacciare la Casta" subito guadagni un sacco di punti, anche se sei un Renzi qualsiasi.
Noia e depressione.
Tommaso
mah, la mia impressione è che invece renzi dica così perché conosce bene i suoi polli e sa che in caso di sconfitta i vincitori non saranno così crudeli.
@ nucs:
e probabilmente avrebbe ragione, se non fosse proprio lui ad invocare le regole che chiedono una battaglia "all'ultimo sangue". Ma non credo che davanti a queste baldanzose pretese resterà granchè delle richieste di riorganizzazione in caso di sconfitta.
Secondo me il rinnovamento del partito sarà realisticamente gestito dagli accoliti di Bindi e D'Alema anagraficamente "giovani" ma perfettamente organici ai desiderata degli apparati...
Ciao
Paolo
...e, per restare IT:
http://www.ilpost.it/makkox/2012/09/04/max-eastwood/
Ciao
Paolo
Posta un commento