Cambiamento, con viva e vibrante soddisfazione!

Buongiorno,

(N.B. mentre scrivo questo post Letta non ha ancora sciolto la riserva ed accettato l'incarico: alcuni contenuti potranno quindi essere superati o smentiti) 

in campagna elettorale tutti i partiti, nessuno escluso, hanno sottolineato la necessità di rispondere ad una forte richiesta di cambiamento che proviene dal Paese.

Il M5S voleva buttare tutti a mare, il PD voleva chiudere il ventennale ciclo berlusconiano, il PdL voleva archiviare l'annus horribilis del governo Monti, SeL voleva obliterare i cupi riverberi del turbocapitalismo malato specchiato dalla destra egemone (scusate, mi è scappata così:-)), Rivoluzione Civile voleva arrestare (e gettare le chiavi) la politica delle commistioni Stato - mafia, Scelta Civica voleva accantonare un bipolarismo muscolare non consono all'Italia.

Dalle urne è poi uscita una conferma del fatto che l'elettorato era fortemente intenzionato a veder rinnovato lo scenario politico italiano: il voto ha ridimensionato in maniera drammatica quello che era stato il primo partito ed ancor di più il suo principale alleato (il Pdl e la Lega), mentre poco meglio era andata al primo partito dell'opposizione, il PD. Inoltre il M5S è risultato il secondo partito più votato, partendo da zero, mentre altri partiti venivano azzerati come l'IdV o ridicolizzati (almeeno nelle ambizioni) come raggruppamento di centro.

I miracoli della legge elettorale hanno oltretutto ampliato i numeri della già drammatica disfatta per PdL e Lega (che hanno perso un generoso premio di maggioranza alla Camera e hanno visto ridimensionato anche quello al Senato), mentre, per converso, hanno tamponato il danno nel PD (che si è portato a casa il premio di maggioranza della Camera e qualche frattaglia al Senato). (1)

Insomma, la parola d'ordine era

CAMBIAMENTO!

(si, veniva pronunciato in corsivo, maiuscolo, grassetto, sottolineato e colore fluorescente a sottolineare la forza della richiesta), e l'occasione era oltremodo ghiotta, perchè la fine della legislatura coincideva con il termine del mandato Presidenziale, quindi c'era la possibilità di cambiare tutto, ma proprio tutto, sino alle radici più profonde.

Tiriamo le somme dopo le ultime elezioni:
  • abbiamo visto reinsediato lo stesso Presidente della Repubblica che già avevamo, 
  • l'incarico di formare il governo è stato dato a Letta (il nipote, quello del PD, alla sua quarta legislatura), che sta lavorando (forse con lo zio, quello del PdL?) per riproporre in scala minore la brutta copia del brutto governo Monti,
  • i nomi che si sentono circolare per i vari ministeri sono riproposizioni di ex ministri spesso agghiaccianti,
  • il M5S si è beatamente arroccato nella sua splendida turris eburnea dove manterrà coscienza e mani pulite (se no non riesce ad usare il tablet), perchè non disposto ad utilizzarle per fare alcunchè di propositivo, evidentemente ben lieto di lasciare le cose come stanno
Aggiungerei solo che Napolitano è ultraottantenne e Letta, benchè anagraficamente più giovane, mi sembra addirittura più vecchio di lui (Wikipedia riporta nella sua biografia: Presidente dei Giovani Democristiani Europei dal 1991 al 1995, credo non ci sia nulla da aggiungere).

Credo che una democrazia non debba soccombere a tre tweet isterici, ma non possa nemmeno fottersene in questo modo di una richiesta legittima e sensata: finirà a forconi.

Ciao

Paolo

(1) I miracoli dell'informazione e della propaganda politica italiana hanno infine ribaltato la percezione di quanto sopra, per cui, a leggere i giornali in questi giorni, sembra che ad aver ottenuto il salasso elettorale peggiore sia stato il PD, che il M5S sia il partito più votato e, contemporaneamente, che abbia vinto i PdL. Ma questo è un altro discorso.

5 commenti:

renzo ha detto...

Ecco Paolo il Fomentatore di Odio.

Ma non ti vergogni di criticare il Palazzo dopo quello che è successo ieri? Come osi? Sono le persone come te che hanno armato la pistola dello sciagurato di ieri.
E' tutta colpa vostra, è tutta colpa di Grillo che insulta sempre!
E' colpa dei Traditori come Civati che se ne fottono del bene del partito e non vorrebbero dare la fiducia al Santo Letta in un momento come questo!
E' colpa dei giornali tipo il Fatto carichi di Odio e non di Amore, necessario in questi tempi.

Per fortuna ci sono ottimi esempi di altri giornali che vogliono smorzare i toni per il Bene del Paese.
Come la beneamata Repubblica, che, dopo il panegirico di Letta, ieri illustrava l'apprezzamento nientepopòdimeno che di Balotelli per la ministra di colore.
Come il sempre saggio CdS, che ci raccontava la straordinaria umanità del Santo Letta attraverso l'utilizzo nientepopòdimenoche della sua auto per andare al Quirinale.
Come il sempre sobrio Giornale, che oggi titola che la colpa è tutta di Grillo, e titola così perchè ha a cuore il Paese e non si sognerebbe mai di alzare i toni.

Che dire poi delle mirabolanti dichiarazioni di Gasparri e Alemanno improntante all'Amore che solo il loro Partito può dare, e che hanno tentato di esternare anche davanti al Tribunale di Milano e in altre occasioni.

No Paolo, non ti devi più permettere di criticare se no poi il prossimo pazzo che prende la pistola sarà ancora una volta colpa tua e dei tuoi compagni terroristi.

renzo ha detto...

PS: Ah, è anche colpa tua, Tommaso! :)

PaoloVE ha detto...

@ Renzo:

:-)

La cosa spettacolare è che un intervento simile in altri contesti verrebbe preso sul serio e scatenerebbe sicuramente polemiche con adesioni acritiche o ferme condanne...

Ciao

Paolo

renzo ha detto...

@ Paolo

Stavo infatti pensando di copiarlo e incollarlo tra i commenti del Giornale o Libero, così, per vedere le reazioni. Lo faccio? :)

PS OT: il traguardo delle 100.000 visualizzazioni è dietro l'angolo, ovviamente mi aspetto che tu ci regali qualcosa di veramente indimenticabile. :)

F®Ømß°£ ha detto...

@renzo

credi di tirartene fuori così?

Tu sei un frequentatore assiduo di questo blog sovversivo, le tue mani sono sporche di sangue anche più* di quelle di Paolo e delle mie! :-D

Ciao

Tommaso che è stato quattro giorni in un Paese civile e si sente sempre più circondato.

* Secondo la logica per cui il complice sarebbe peggio del colpevole, tipica dei duri-e-puristi.