Buongiorno,
oggi due note su cose diverse già oggetto di qualche ragionamento in questo blog.
La prima parte dal fatto che qualche giorno fa Tommaso chiedeva retoricamente in un suo commento se "Renzi, Cuperlo e Civati stanno avendo le stesse possibilità" di presentare adeguatamente il proprio progetto politico da parte dei media (ed io credo di poter aggiungere senza sbagliare la precisazione "tradizionali").
E' sotto gli occhi di tutti come le Primarie del Pd vengano rappresentate dai media come uno scontro a due, dove ci sarà unicamente da capire se la vittoria del Campione Designato ed innovatore Matteo Renzi sul grigio difensore dello Status Quo Gianni Cuperlo avverrà per KO oppure ai punti.
Il fatto che, forse, se il potentissimo, cupo ed opprimente apparato del PD ha scelto per perpetrarsi come proprio campione uno sconosciuto, non particolarmente brillante nella comunicazione, mentre sul carro del vincitore designato stanno saltando armi e bagagli e non respinti più o meno tutti i vecchi arnesi del partito non fa sollevare alcun dubbio su questa ricostruzione.
Come non fa sollevare alcun dubbio il curriculum non proprio da innovatore del Campione Designato.
Come non farà sollevare alcun dubbio il fatto che, quando per la prima volta è stato fatto un confronto alla pari tra i candidati, ci si è accorti che questi non erano due, ma tre. E, stando ai sondaggi che hanno fatto un po' tutti a valle del confronto, quello che ha ottenuto il più alto gradimento, pur con margini diversi, è risultato unanimemente l'Outsider Giuseppe "Pippo" Civati. Quello laico e di sinistra di cui non parla nessuno. (Qui i risultati dei sondaggi di Corriere, Repubblica, La Stampa e Fatto Quotidiano).
In sintesi, i media stanno costruendo la vittoria di Renzi (che a sua volta sta diventando l'approdo di molti politicanti del PD) grazie ad una rappresentazione della realtà univoca ma molto opinabile.
Sono le stesse leve e gli stessi giochi (e presumibilmente gli stessi risultati) che non ci piacevano quando a usarli era Berlusconi. Non una bella cosa per il PD.
La seconda nota parte invece dalla conferma che, per gli editorialisti del Corriere, il PD, in quanto discendente di settima generazione del PCI, non sarà mai adeguato ad un ruolo di governo, contaminerà con il suo comunismo intrinseco chiunque cli si avvicini e va pertanto rappresentato sempre allo stesso modo.
Nell'editoriale di Galli Della Loggia trovate alcune perle.
Tra tutte segnalo il fatto che EGdL è disposto ormai ad ammettere obtorto collo davanti ad una soverchiante realtà che, dopo decenni di controproducente -questo lo dico io- rincorsa ad un centro che si spostava di volta in volta sempre più a destra, il PD si è democristianizzato. Ma, dopo la faticosa ammissione, l'analisi riparte dal fatto che il PD è l'asse portante di un governo che, data la fuoriuscita di FI, viene definito di Sinistra-Centro in contrapposizione al precedente di Sinistra - Destra (e ci scusi il centro che c'era uguale uguale a prima).
Il che, visto che nel governo Letta allo stato attuale partecipano PD, SC-UdC e NCD, e che gli ultimi due si dichiarano e sono alternativi alla Sinistra, si traduce nel fatto che, nella testa di EGdL il PD è di Sinistra.
Con buona pace della democristianizzazione di cui lui stesso parla e di un minimo di logica che vorrebbe che un partito diventato di centro non possa essere di sinistra, persino a prescindere da una politica che, lo ribadisco, si è chiaramente contaddistinta come centrista da decenni per chiunque abbia avuto una minima volontà di riconoscere questo fatto senza tapparsi occhi e orecchie.
Ciao
Paolo
6 commenti:
Buondì,
"i media stanno costruendo la vittoria di Renzi"
Così come hanno spinto Grillo nell'ultima campagna elettorale.
Così come da vent'anni hanno gettato acqua sul fuoco dell'antipolitica quando al governo c'era B e benzina quando non c'era (durante Prodi II e Monti in particolare).
La stella polare del sistema informativo italiano è quella di impedire un governo di sinistra, con tutti i mezzi possibili.
Trovo per questo che non sia del tutto corretto attribuire la responsabilità della parzialità dell'informazione al PD, specialmente paragonando questo metodo a quello di Berlusconi padrone diretto di molti media.
Osservo, come ho fatto molte volte, che non esiste un giornale smaccatamente di propaganda del Partito Democratico, alla stregua di Libero/Giornale.
Il sostegno a Renzi è così largo perché si punta a far scomparire ciò che di buono è stato presente nel malandato PD sino ad ora.
Su Civati, anche io l'ho trovato il più efficace nel confronto televisivo, tuttavia non apprezzo troppe cose che sono alla base della sua linea.
1) Civati si ostina a non tenere conto nei suoi ragionamenti che in Parlamento non ci sono i numeri per un governo che faccia una politica di sinistra. E non tiene conto che il ritorno al voto subito dopo i 101 sarebbe stato una follia. In altre parole, le larghe intese, preso atto dell'atteggiamento dei grillini, non erano evitabili. Svicolare furbescamente su questo dato di fatto è poco onesto e contribuisce ad alimentare equivoci.
2) È caduto in pieno nei trappoloni mediatici sulla Cancellieri e sulla presentazione del libro con Bersani e Letta. La sua posizione sulle due questioni mi fa dedurre che mettere il partito nelle sue mani avrebbe conseguenze non dissimili dal metterlo nelle mani di Renzi, con il rischio di perdere le elezioni per di più.
Sono curioso tuttavia di vedere quale risultato otterrà alle primarie, poiché sarà la misura del peso di internet, seppure in un campione assai diverso da quello delle elezioni politiche.
Saluti
Tommaso
@ tommaso:
"Osservo, come ho fatto molte volte, che non esiste un giornale smaccatamente di propaganda del Partito Democratico, alla stregua di Libero/Giornale."
adesso non esagerriamo: l'Unità e, per certi versi, persino Repubblica, sono piuttosto orientati, per così dire.
La differenza sta piuttosto soprattutto nei toni. Quelli moderati di cui amo parlare...
:-)
Ciao
Paolo
@Paolo
Su l'Unità posso anche essere d'accordo. Il peso di quel giornale è comunque trascurabile
Repubblica non è certo condizionata dal PD, semmai il contrario. Il paragone con organi di stampa diretta emanazione di B non ci sta. Non per niente a Repubblica ora sono renziani, come alle scorse primarie erano bersaniani. Non è "il PD" che usa metodi berlusconiani. Li subisce piuttosto.
Non parlerei di smaccata propaganda per nessuno dei due, comunque.
Sui toni, non risvegliamo il troll che dorme.
Ciao
T.
sarà dietrologia, ma porca #### e poi ancora #####, qui a bz non si potrà votare per Civati. Perché la sua lista non ha raccolto le 50 firme (dicesi ben 50) necessarie. O perché nessuno si è preso la briga di raccoglierle. Infatti gran parte del pd altoatesino sta spingendo Renzi.
E la sottoscritta non andrà a votare. Oh! (e l'intero mondo se ne farà un baffo, immagino)
@tommaso, sono peraltro abbastanza d'accordo con la tua analisi su Civati, ma un segnale che qui fuori, al vento e al freddo, qualcuno di sinistra è rimasto, mi sarebbe tanto piaciuto darlo.
E fra Renzi e Cuperlo, sinceramente... una bella sciata non me la cava nessuno
@Francesca
essendo in trasferta il giorno delle primarie, ho scoperto che si può votare fuori sede.
Prova a mandare una mail dal sito del PD, a me hanno risposto subito.
Magari in quel modo riesci a votare Civati ;-).
Saluti
T.
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