Buongiorno,
posso affrontare già oggi e senza timore di essere smentito anche la verifica sulla terza delle promesse che Renzi aveva fatto ad inizio mandato, quella di riformare la Pubblica Amministrazione, che si aggiungeva a quelle di riformare il sistema elettorale, la Costituzione e il lavoro.
Ricordate?
Per quanto riguarda la riforma del sistema elettorale e della Costituzione abbiamo già visto qui , in marzo, che, prescindendo da qualsiasi analisi della qualità delle proposte (che con il passar del tempo si stanno dimostrando sempre più indigeste e non esattamente belle), i tempi non sono stati rispettati. E, al giorno d'oggi la situazione non appare segnare alcun significativo progresso, anzi.
Per quanto riguarda la riforma del mondo del lavoro avevamo invece verificato in aprile che anche in questo caso le cose non erano giunte in porto nei tempi previsti. Anche in questo caso, con un ulteriore mese di ritardo, la questione non è sfociata in alcun provvedimento, che sembrerebbe però profilarsi all'orizzonte benchè in un clima sempre meno condiviso (rosiconi, gufi ed amanit della palude si annidano dappertutto).
E, per concludere, le modalità annunciate alla presentazione della lettera ai dipendenti della P.A., che dovrebbe restare oggetto di discussione sino alla fine di maggio per divenire oggetto di attenzione del Consiglio dei Ministri il 13 giugno, indicano già chiaramente che nemmeno in questo caso Renzi sarà in grado di mantenere la promessa.
Non vogliatemene, ma stavolta mi sento davvero costretto a fare il gufo: Renzi ha puntato moltissimo sulla capacità di saturare i media con la sua immagine di innovatore determinato ad operare con metodo e velocità e di conseguenza c'è la possibilità che a Renzi si opponga un coro a due voci che declama con qualche motivo e qualche credibilità che, in fondo, anche lui è come tutti gli altri: promette e non mantiene.
Ciao
Paolo
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