Buongiorno,
nei giorni scorsi il tribunale di Roma ha concesso in adozione una bimba alla moglie della sua madre biologica.
Si tratta del primo caso di adozione gay in Italia: la bimba è stata concepita all'estero con fecondazione eterologa da una coppia omosessuale regolarmente sposata (sempre all'estero) ed è stata cresciuta sinora da questa coppia.
Difficile sostenere la scelta del giudice non rispecchi il primario interesse del minore, cioè della parte debole in causa: sinora formalmente la bimba aveva un'unico genitore, quella biologica, mentre alla madre adottiva sino a ieri non era formalmente riconosciuto alcun vincolo familiare con lei.
Adesso la bimba ha due mamme: quelle che ritengo già considerasse le sue.
Adesso la bimba ha due mamme: quelle che ritengo già considerasse le sue.
Questo fatto pone davanti a due considerazioni:
- la scelta della politica di far finta che le famiglie omosessuali non esistano, evitando di normarne l'esistenza, non le cancella e non cancella i diritti dei loro componenti. Quindi, per cortesia, ci si eviti il piagnisteo sull'esautorazione della politica da parte della giustizia: i giudici si sono espressi su qualcosa su cui la politica si è rifiutata di produrre alcunchè sinora, in spregio ai diritti dei cittadini omosessuali
- guardate la vostra famiglia. Percepite un suo sminuimento adesso che anche in Italia ve n'è di omosessuali? Questa credo sia la risposta migliore a chi sostiene la necessità di opporsi alle unioni gay per tutelare la famiglia.
Paolo
3 commenti:
823Purtroppo non credo che tutti siano d'accordo con l'ovvia considerazione che la scelta del giudice rispecchi il primario interesse del minore.
E qui non c'è ragionamento che tenga, il conservatorismo culturale non si sconfigge se non con il passare di forza dalla vecchia alla nuova generazione.
Qui mi viene in mente il frammento de I Simpson con protagonista Helen Lovejoy:
"I bambini! Non avete pensato ai bambini? Ma perché nessuno pensa ai bambini?"
bye,
MS
@MS.:
credo che per una volta anche la maggior parte dei contrari (sicuramente non tutti. Sicuramente non Giovanardi, per dirne uno) converrà sul fatto che, per esempio e facendo tutti gli scongiuri del caso, dovesse morire la madre biologica per la bimba sarebbe meglio essere cresciuta da quella che l'ha già cresciuta sinora piuttosto che essere adottata da altri...
Mi illudo?
Ciao
Paolo
P.S.: i Simpson sono dei grandi maestri di vita...
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