Buongiorno,
prendo spunto da un fatto di bassissima politica come la baruffa da cortile l'epico scontro tra un Renzi che pretenderebbe con i suoi sarcarsmi che chi dissente (da lui e magari essendo stato eletto e votato per un programma politico cui invece cerca di restare fedele), rinunci a fare opposizione dando le dimissioni ed un Corradino Mineo che ritiene di rispondere piccato in maniera altrettanto attinente all'alta politica, usando un linguaggio e dei non detti più degni di coppole e lupare che degli scranni parlamentari ("Lui sa che io so...") o, in alternativa, di qualche settimanale di gossip ("subalterno ad una bella donna") per parlare di tutt'altro, cioè di un femminismo malinteso e sprecato.
Perchè dopo aver trovato incredibilmente puerili toni ed argomenti dello scontro, ho travato ancor più incredibili le reazioni che il riferimento alla subalternità di Renzi ad una bella donna hanno originato, cose tipo questa o questa. Al punto di giungere a pensare che, forse, c'è anche qualcos'altro.
Perchè in quella frase, peraltro a mio modo di vedere indegna di grande considerazione almeno quanto le illazioni che l'hanno originata, l'eventuale problema non è il pezzo in cui si parla di una bella donna, ma l'asserita subalternità a qualcuno del Presidente del Consiglio.
Trovo persino imbarazzante doverlo scrivere, ma se fosse vero che il Presidente del Consiglio è subalterno all'allenatore della Fiorentina, a Walter Lavitola o a Tarantini invece che, come vorrebbero le illazioni di Mineo ad una bella donna, il problema sarebbe identicamente grave e, palesemente non avrebbe nulla a che vedere con alcuna ipotesi di sessismo.
Parlare di sessismo di Mineo come stanno facendo alcuni in questo contesto è soffrire di allucinazioni e dare fiato alla bocca giungendo al limite della diffamazione senza rendersi conto che si sta parlando d'altro o, peggio, prendendo a pretesto altro.
Le alternative sono due: la prima è che chi sembra indignarsi voglia unicamente screditare Mineo senza avere grandi argomenti spendibili, la secona è che intenda negare l'innegabile (che però molto spesso a certo femminismo non sembra accettabile) e cioè che esiste anche una fetta del mondo femminile che dall'essere donna e bella trae vantaggi, privilegi e potere.
Il che, paradossalmente, sarebbe il peggior servizio che si possa rendere a qualsiasi ambizione alla parità tra sessi.
Ciao
Paolo
P.S. non è una difesa di Mineo, che per quanto ne so potrebbe anche essere un sessista fanatico. Ma di certo non è da queste frasi che lo si può minimamente desumere...
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