A volta hanno ragione

 Secondo post del giorno!

Buongiorno,

la confusione generata intorno alle vere o presunte frequentazioni del Premier sta mascherando il fatto che, in termini di politica interna ed in linea di principio, la situazione che stiamo vivendo è molto più precaria e ballerina di quanto possa apparire.

Chi da tempo invoca le dimissioni di SB sarà probabilmente poco incline ad ammetterlo, ma la richiesta di dimissioni anche per il Presidente della Camera ha, almeno secondo me, motivo di essere con fondamento anche maggiore di quella per le dimissioni del Premier. 

E questo prospetta una situazione in cui due delle più alte cariche dello stato sono contemporaneamente e pesantemente messe in discussione, il che non è certo un motivo di stabilità.

Contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare non credo che le dimissioni di Fini dovrebbero avvenire per il caso Tulliani - Montecarlo ed i suoi poco limpidi sviluppi legati da un lato a rapporti semi personali con paradisi fiscali (la documentazione richiesta fuori di rogatoria a St. Lucia) , dall’altro a promesse pubbliche (quelle di dimissioni di Fini).

La chiusura dell’inchiesta, che ha escluso l’esistenza di reato, in qualche modo lascia il Presidente della Camera con le mani libere: l’immagine è un po’ sporcata, ma la figura istituzionale è solo sfiorata dal caso, non pesantemente coinvolta: non credo sia su queste basi che si possono chiedere le dimissioni di un politico dalla carica, né le insinuazioni sugli interessi personali di Fini in questo caso sono tali da permettere di ipotizzare che il suo ruolo di garanzia possa per questo motivo venir meno. Sono concetti che chi da decenni invoca principi ipergarantisti per SB dovrebbe capire benissimo.

A farmi dire che Fini dovrebbe dimettersi per rispetto del ruolo istituzionale è il suo peso conclamato ed evidente all’interno di FLI, che senza Fini semplicemente non esisterebbe.

La situazione di Fini, in preparazione e dopo la secessione dal PDL è infatti molto cambiata, in quanto nella stessa persona sono confluiti due ruoli incompatibili quali quello attivo leader di partito e quello di presidente garante della Camera. Il che non può e non deve essere.

In realtà, tale contraddizione sussisteva sin dalla sua elezione, quando Fini, ben lungi dall’essere super partes, era già un figura di primo piano molto attiva nel PdL: pur avendo tutto sommato condotto la camera almeno nella prima parte della legislatura, la sua elezione non ha premiato una figura di garanzia, con buona pace di chi, avendolo eletto, se ne accorge solo adesso e solo perchè FLI è il principale partito di opposizione del PdL.

Ciao

Paolo

21 commenti:

x ha detto...

Quello che è successo ieri al Senato, con il Ministro degli Esteri che risponde ad una interrogazione con tempistiche mai avvenute, attestando l'autenticità di carte in suo possesso da un mese e giuntegli non per canali diplomatici ma a mezzo corriere, che nessuna procura ha richiesto, piuttosto getta ombre sulla figura di Schifani che, proprio tanto super partes non si è dimostrato.

A Fini vanno contestate inesattezze e parzialità nell'applicazione delle procedure camerali. Punto.

Se proprio vogliamo tirarla per i capelli direi che l'unica buona ragione per GF di dimettersi sarebbe il guadagno di un'unità per l'opposizione rispetto alla risicata superiorità della maggioranza in caso di voto di fiducia.

Non ci vuole la memoria particolarmente sviluppata per ricordare che ANCHE SB ha detto che non vedeva l'ora di andare dai magistrati.... da quelli scelti da lui, naturalmente... e invece ha tirato fuori con i suoi avvocati ogni sorta di ricusazione?

Fini aveva detto che si sarebbe dimesso?
Ecchissenefrega se non lo fa, l'emergenza democratica è reale per le istituzioni e solo chi ha uno scarso rispetto delle istutuzioni puo' pensare che si tratti di un insensato braccio di ferro.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

concorderei con Paolo, se non fosse che i precedenti di Casini e Bertinotti possono essere opposti alla sua argomentazione.

Mi pare che sia una prassi quella per cui i presidenti delle camere non erano, nella Prima Repubblica, leader di alcuni partiti. La prassi è stata interrotta con Casini. Se è stato accettato allora, non si spacchi troppo il capello in quattro ora.

Visto che qui va di moda puntualizzare sempre le cappelle della sinistra, fu una cappella, dopo Casini, scegliere Bertinotti e non ripristinare la prassi tradizionale.

[Colgo l'occasione per ripetere che tali cappelle dei governi di sinistra sono ordini di grandezza meno vergognose e dannose dello schifo assoluto che ci consegna il berlusconismo. ]

Sarò fazioso, ma di B come PDC mi vergogno, di Fini no.

Saluti

T.

x ha detto...

Scrive Flavia Perina oggi sul Secolo d'Italia:


"Sono tutti uguali" è la principale e totalizzante tesi difensiva del presidente del Consiglio e del suo entourage politico-mediatico. Tutti screditati e screditabili, tutte prostitute, tutti papponi, tutti disposti a vendersi l'anima per un assegno o uno spicchio di potere. Il disegno è cesellato fin nei nettagli, dettagli che disgustano.

L'inner circle berlusconiano ha varato questa strategia all'epoca del primo scandalo Noemi con il (falso) dossier contro il direttore di Avvenire Dino Boffo, che aveva osato moraleggiare sugli atteggiamenti del premier. Da allora è stata una parossistica escalation.

Tutti uguali, tutti "sporchi", tutti con qualche scheletro nell'armadio, e poco importa se per celare l'anomalia del premier-sultano si trasforma l'immagine del Paese e la percezione che gli italiani hanno di sé in una sentina.

....cominciamo a dire che non è vero che sono tutti uguali. Non è vero che Fini è come Berlusconi, non è vero che la Boccassini è come Lele Mora, non è vero che Bocchino, Granata e Briguglio (contro cui Panorama annuncia scoop scandalistici) sono come Verdini, non è vero che tutte le donne in politica sono come la Minetti, ma anzi è il contrario: ci sono persone, istituzioni, classi dirigenti sane e c'è il dovere collettivo di tutelarle.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

trovo molto interessante che gli errori degli altri possano cancellare i miei, ma non ci credo. :-)

E' vero che Fini non è stato il primo presidente eletto realmente di garanzia e super partes, ma questo non toglie che eleggerlo sia stato un errore come lo è stato eleggere Casini e Bertinotti.

Con l'aggravante che i due, mentre erano in carica hanno sostanzialmente davvero esercitato un ruolo di garanzia, ponendosi nei fatti al di sopra delle parti (nel caso del tanto bistrattato Bertinotti arrivando anche a rinunciare a rientrare nelle cariche di partito alla scadenza del mandato presidenziale, per dire), cosa che non si può dire di Fini.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

sono d'accordo con te su Fini in fin dei conti :-). Sicuramente la sua attività politica è sin troppo intensa per il ruolo che ricopre.

E concordo anche che l'errore altrui non possa cancellare il proprio.

Tuttavia, così come taccheggiare un pacchetto di chewing-gum al supermercato è meno grave di rapinare una banca a mano armata, così pure, solo dal punto di vista politico mi pare che la posizione di Fini non possa essere sullo stesso piano di quella dell'impresentabile.
E così pure gli errori pur gravi della sinistra non possono essere messi sullo stesso piano dei danni che ormai ha fatto il berlusconismo.

Ha fatto, perché ormai è tardi, inutile che ce la raccontiamo.

Non contesto il diritto (figuriamoci) di insistere su questi errori o su Fini. Ma non accetto che se ne parli accanto ai discorsi su B. Come se si potessero paragonare ai disastri politico-economici di quest'ultimo e della sua masnada.

Sempre complimenti per il blog, e scusa se non ho tempo per sfornarti un post come si deve.

Ciao

T.

x ha detto...

24ore InviaStampa
Roma 15:04

CASA MONTECARLO: PM SU CARTE S.LUCIA, CONTENUTO IRRILEVANTE
'Appare del tutto irrilevante' il contenuto delle carte provenienti dal Governo Santa Lucia con riferimento alla riconducibilita' di Giancarlo Tulliani, fratello della compagna del presidente della Camera Fini, alle societa' off-shore che in tempi diversi, nel 2008, hanno acquistato l'immobile di Montecarlo che An ha ricevuto in eredita'. E' quanto scrive la procura di Roma che, nelle deduzioni fatte pervenire al gip Carlo Figliolia in vista della camera di consiglio del 2 febbraio, conclude ribadendo la richiesta di archiviazione, dal reato di truffa aggravata, nei riguardi dello stesso Fini e del senatore Francesco Pontone, ex tesoriere di An .


(28 gennaio 2011) Le altre news

F®Ømß°£ ha detto...

@Francesca,

la Perina esprime uno degli argomenti che più mi stanno a cuore. L'idiozia del "sono tutti uguali" va bene al bar per non litigare col barista, ma resta un'idiozia.

Saluti

T.

Michele R. ha detto...

Buonasera,

Santoro, Barbara Spinelli e Marco Travaglio indicono una manifestazione di solidatarietà alla magistratura. Qualcuno di chi legge e partecipa al Blog ha intenzione di unirsi al sottoscritto x ritrovarsi insieme e partecipare?hl 68

Michele R. ha detto...

Condivido il pensiero di Paolo e anche il pensiero di Francesca
Se proprio vogliamo tirarla per i capelli direi che l'unica buona ragione per GF di dimettersi sarebbe il guadagno di un'unità per l'opposizione rispetto alla risicata superiorità della maggioranza in caso di voto di fiducia.

Io ho pensato la solita cosa, e si toglie anche un altro voto alla maggioranza perché la maggioranza dovrà cercarsi tra le proprie file un altro Pres. della Camera.

x ha detto...

@ mike

PRESENTE!

dove ci troviamo??

Michele R. ha detto...

@Francesca

Io vengo in treno, con arrivo in stazione Milano centrale alle 10:25. Per me è ok qualsiasi luogo, anche direttamente davanti al palazzo di giustizia.

x ha detto...

@ Mike

ok, mandami un'e-mail e ti rispondero' con il numero di cellulare cosi ci terremo in contatto.

ciao

francesco.caroselli ha detto...

Mah mi pare una gran ciufolata sto ragionamento.
I presidenti di camera e senato sono parlamentari, egro sono stati eletti in un partito.
Come si potrebbe considerare super-partes un qualsiasi parlamentare?
Mistero.
Il loro compito è quello di essere equi nello svolgimento del compito.
Non posso certo annullarsi.
E non mi pare che la scelata di Fini di fondare un partito sia stata voluta da lui.
E' stato espulso dal PDL, che doveva fare? Entrare nel gruppo misto.

E' meraviglioso, prima lo si caccia dal partito, e poi lo si accusa di fondare un altro partito.
Magari se non fosse stato cacciato...

Poi proprio nell'ultima legislatura ci fu bertinotti che era anche ex-leader del PCI.

Perchè invece Fini no?

Invocare un altro presidente della camere mi pare molto autolesionistico anche perchè visto l'andazzo potrebbero proporre Quagliarello... e poi vediamo se è superpartes come Fini.

francesco.caroselli ha detto...

vorrei anche dire che la prassi istituzionale non solo prevedeva che i pres di cam e sen non fossero leader di partito, ma ADDIRITTURA che non facessero parte dei partiti di governo...ovvero fossero dell'opposizione....
mi pare che fu proprio il primo governo di B a distruggere questo Bon ton istituzionale (chi l'avrebbe detto?)

francesco.caroselli ha detto...

RaGAZZI ERA GIA RISAPUTO CHE FINI NON SAREBBE STATO INDAGATO..
è AMICO DEI GIUDICI.
oRAMAI fascisti e comunisti si sono uniti per andare al potere, perchè è questo che gli interessa:
Il potere.
Invece a B no.
A b interesse il pene, ops, il bene dell'Italia. A b il potere fa schifo, diciamolo.

Cmq le carte di frattini (insomma le frattaglie) non sono rilevanti semplicemente perchè anche se fosse dimostrato che la casa di montecarlo è di tulliani non ci sarebbe nessun reato.
La casa era di AN. Un privato.
Non si tratta di sottrazione di denaro pubblico, ma è cosi difficile da capire?

Michele R. ha detto...

@F.C.

Trovami chi è quella persona a questo mondo che sia privo di sue convinzioni e che lo rendano automaticamente super partes. Mi pare chiaro che il ruolo dei Presidenti delle camere deve essere svolto in una certa maniera. E questa è l'unica cosa che conta.

Una curiosità da "il Giornale", visto che il Premier sostiene di non possedere alcun giornale:
Comunque, noi del Giornale, dove Travaglio guadagnò i suoi primi stipendi, pagati - ironia della sorte e nemesi del moralismo - dall’editore Silvio Berlusconi.

PaoloVE ha detto...

@ FC:

oddio, anche se fosse sottrazione di denaro ad un privato non sarebbe certo un bel biglietto da visita per il presidente della camera: ovvio che con il denaro pubblico si avrebbe un ulteriore salto di qualità, ma rubare è comunque reato...

Ciao

paolo

francesco.caroselli ha detto...

A PaoloVe

Non è mica un furto!

Stiamo parlando di un libero contratto di vendita fra privati.
Se la casa è stata venduta d 300.000 euri sono cazzi di AN.
E' stato un pessimo affare per AN?
L'unico indagato è stato Pontone l'ex tesoriere di AN che avrebbe dovuto vigilare, come d'altronde tutto il partito.

Visto che secondo te è reato allora perchè Fini è stato subito liberato da ogni accusa?
Non crederai davvero che i magistrati sono comunisti che aiutano il compagno Fini?

Certo, anche a me pare un brutto comportamento, ma parlare di questo fatto è come correre dal dottore per un unghia incarnita e poi invece trascurare il tumore al polmone.

PaoloVE ha detto...

@ FC:

"Stiamo parlando di un libero contratto di vendita fra privati."

Certo che se si precisa che uno dei due privati è il presidente /amministratore di una società partecipata anche da altri, il secondo è un suo parente e la cifra pattuita controversa l'ipotesi di truffa ci sta tutta. Manca il fatto di provarla.

In fondo è lo stesso meccanismo per il quale gli anti - berlusconiani imputano normalmente del medesimo reato SB per l'acquisto della villa di Arcore ad una cifra molto bassa dal tutore (avv. Previti) della proprietaria allora minorenne...

Cerco solo di evitare i doppiopesismi ;-)

Ciao

Paolo

francesco.caroselli ha detto...

caro paoluzzo stai facendo un po di confusione...
La casa di Arcore è stata comprata da una minorenne (ah volte la storia...) che ebbe la sfortuna di avere come tutore legale previti.
Non fu proprio un libero scambio fra privati...

Cmq i due casi sono paragonabili effettivamente, nel ricco passato di B ci sono sempre "precedenti" da cui ripescare...
cmq ti invito a chiedere quante persone conoscono questa storia e quanti conoscono la polemica sulla casa di Montecarlo.
La sproporzione mi pare evidente...

Quando intendevo che la casa di montecarlo è un unghia incarnita sicuramente il tumore al polmone non intedevo la casa dei casati-stampa ma il lodo mondadori (giudici Corrotti), il caso Mills (corruzione giudiziaria) i rapporti con Dell'Utri e Mangano....
e potrei continuare e descrivendo, ma che te lo dico a fare? Lo sai già

PaoloVE ha detto...

@ FC:

nessuna confusione: una minorenne non può sottoscrivere un atto di compravendita valido se non controfirmato dal tutore (e magari su sua pressione e consiglio, visto che è colui che dispone dei beni del minore nel suo interesse).

In entrambi i casi la proprietà e l'amministratore / tutore potrebbero avere interessi diversi ed il sospetto è accentuato dai rapporti dell'amministratore / tutore con chi acquista e dal valore discutibile del bene.

Ciao

Paolo