Buongiorno,
Asilo nido |
" Era il tempo delle leggende, dei maghi e degli eroi... " *
...eh, si, sono passati un bel po' d'anni da quando dovetti informarmi su quali erano i servizi di asilo nido disponibili nel comune dove risiedevo, avendo necessità di tale servizio per mia figlia (esigenza che avrei avuto alcuni anni dopo anche per mio secondo figlio).
Con mia moglie iniziammo ad informarci dall'asilo nido comunale, dove in realtà pensavamo di non riuscire ad accedere per motivi di reddito (è purtroppo quello che spesso capita a chi non evade, giusto per restare su temi di attualità).
Ci venne presentata una struttura concepita per i bambini, costruita attrezzata ed arredata a loro misura. Ci parlarono di piani formativi semplici ma belli e di continuità didattica, di superfici minime disponibili e rapporto tra il numero delle educatrici e quello dei bambini, della formazione delle educatrici e dei controlli della Pediatra di comunità, professionista nota e stimata.
Ci mostrarono la lavanderia, la mensa, la cameretta con i lettini mignon, il giardino, i giochi e gli spazi attrezzati. Ci spiegarono l'importanza di garantire, pur nel quadro di una flessibilità dell'orario abbastanza ampia, un nucleo di ore sacro ed intoccabile in cui svolgere l'attività didattica con i bimbi, senza che vi fosse un continuo avanti e indietro di ingressi ed uscite.
Uscimmo stupefatti. Sembrava di vedere un reportage su servizi all'infanzia svedesi. Solo che i bambini non si chiamavano Olaf e Inga ma Jacopo e Noemi. E non erano biondi.
Ok, ammetto, sto esagerando! :-) |
La lunga premessa serve per introdurre in modo sicuramente estremo la notizia che un assessore regionale veneto Remo Sernagiotto sta proponendo un "un piano di riforma della scuola dell’infanzia, che parte dal Veneto e consiste nell’affidare le materne statali e comunali alla gestione di Chiesa, parrocchie, cooperative e famiglie riunite in Ipab, perchè così si risparmierebbero circa 300 milioni l’anno".
La correttissima base di partenza del ragionamento sarebbe che le scuole paritarie autonome costerebbero 2.800 euro l’anno per alunno; le paritarie comunali 5.120 euro e le statali 6.331 e che, quindi bisogna seriamente valutare la possibilità di orientarsi sui servizi più economici.
Ma credo che qualsiasi persona ragionevole davanti ad una differenza di prezzo di tale grandezza dovrebbe farsi venire il dubbio di essere davanti ad offerte di servizi diversi, fatto che la mia esperienza in un settore contiguo (qui si parla di materne, io parlavo di nidi) avvalorerebbe almeno in minima parte.
Dubito che l'Assessore in questione usi per rappresentanza le Panda di servizio in dotazione alla Regione, più probabilmente utilizzerà un mezzo di rappresentanza un po' meno modesto: pur chiamandosi entrambe auto e pur costando meno la Panda, concordo che una ammiraglia svolga meglio la funzione ed abbia quindi in quel caso associato un diverso valore.
Equilibrio Costo e Valore |
Ciao
Paolo
P.S. In realtà riuscimmo a mandare al nido comunale entrambi i nostri bimbi. Ogni volta che andavo a riprenderli al pomeriggio contollavo bene che si trattasse proprio dei miei e non di Olaf o Inga. Così, per essere sicuro.
* Se avete colto la dotta citazione degli strepitosi Wizards of Mickey avete dei figli piccoli oppure avete googlato. Paolo il Divinatore.
7 commenti:
tocchi un punto centrale Paolo: oggi, il rapporto costo-valore sembra che se lo siano dimenticati tutti
è un aspetto strafondamentale, saltando il quale, si prendono facilmente fischi per fiaschi, dovunque
Ad esempio, per le tasse. Immaginiamo che lo Stato sia un ristorante e che le tasse siano i prezzi sul menù: ebbene, tutti guardano al valore assoluto del prezzo sul menù, ma dimenticano di considerare, al variare di quel prezzo, se la pasta asciutta che mi viene data ha la stessa quantità e qualità
Aumentando il valore assoluto delle tasse, ma aumentando e migliorando anche i servizi, alla fine il cittadino risparmierebbe dei soldi... ma vaglielo a spiegare.
Quanto all'argomento specifico del post, cioè affidare alla Chiesa dei servizi pubblici perché così si risparmia, mi vien da cercare una pistola, che per fortuna non ho
Se non ho capito male siete riusciti ad accedere ad un nido comunale!??. Fortunati!
Nel mio comune i nido sono solo privati, ma per fortuna siamo riusciti a poterne fare a meno dal momento che io e mia moglie finora siamo riusciti sinora a fare accordare i nostri turni in modo che ci sia quasi sempre qualcuno di noi a casa. E quando non è possibile i nonni ogni tanto ci tolgono le castagne dal fuoco.
L'anno scorso a settembre è stato il primo anno di asilo materno e dato che nel comune e nella frazione accanto non c'era posto - nonostante che in qualche modo ce la potevamo sbolognare da soli ci dispiaceva non fare andare il bimbo all'asilo, vista da noi occasione di socializzazione e di didattica e allora abbiamo pensato che un briciolò di sacrificio in più sul tragitto poteva essere compensato da queste 2 cose - siamo stati costretti a iscriverlo nella frazione un pò più distante. Per fortuna la regione Toscana ha organizzato delle classi aggiuntive e cosi lo abbiamo portato all'asilo vicino casa, con la soddisfazione di altri genitori i cui bimbi non avevano trovato posto. Un esperienza che si ripeterà anche quest'anno.
@Paolo,
di che razza è Remo Sernagiotto? Forse della Lega...? Anche a me verrebbe voglia di commentare come bart a proposito di ferri da tiro...
@ Michele:
PdL, imprenditore nella riconversione dei pneumatici...
Ciao
Paolo
Non avendo ancora pargoli, devo confessare la mia ignoranza in materia.
Il fatto poi che non viva su territorio italiano (e che non credo di tornare - ma mai dire mai) mi rende quanto meno poco adatto a commentare e fornire "non common-sense information"
@ Pale:
dov'è il problema? Trova una indigena e mettila incinta per riferirci, no?
:-)
Ciao
Paolo
@Paolo
Indigena no, ma andro' ancor di piu' sul complicato, dato che la mia ragazza e' americana. :D
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