La Ricetta per la Crescita

Buongiorno,

in assenza di un programma del Governo volto a promuovere la crescita economica del Paese attualmente in funzione, proviamo a fare un po' di elucubrazioni su quello per ora solo annunciato (o forse solo auspicato) dal nostro Premier.

Monti sostiene che bisogna agire su costo del lavoro e produttività, cosa che chiede a sindacati ed imprenditori, ma siccome per la riduzione del cuneo fiscale non vi sono risorse (d'altra parte stiamo già facendo fatica a non aumentare l'IVA e le lobby non vogliamo proprio toccarle) ne deduco che la richiesta sia l'ennesimo sacrificio ai lavoratori. 

Lavorate per meno soldi, please, che dovete già considerarvi dei privilegiati.


Il che potrebbe starci in una crisi come questa, se non fosse detto per l'ennesima volta mentre ai soliti privilegiati non viene chiesto altrettanto.

Quanto alla richiesta di aumentare la produttività, pur non essendovi chiarezza sul destinatario dell'appello, ho il sospetto che anche quella debba implicitamente ritenersi indirizzata ai lavoratori, visto che nessuno si sogna di chiedere esplicitamente ai nostri imprenditori di innovare ed investire in ricerca e sviluppo, perchè se no i nostri prodotti non si vendono.

Quindi, per gli stessi motivi di cui sopra, lavorate di più, please.

Di ridurre i tempi di pagamento della P.A. (magari proponendo il pagamento in BOT che almeno fornisce un minimo di garanzia per le banche), o quelli della giustizia (ha senso avere il 50% dei detenuti in attesa di giudizio? e trascinare al terzo grado procedure amministrative che oltrepassano i dieci anni?), di fornire servizi adeguati e certezza nelle committenze (la spending review taglia i contratti della P.A. GIA' IN ESSERE del 5% senza passare dal via) il governo non ne parla.

Non so perchè, ma ho la pessima impressione che in questo paese si sia persa la nozione minima di politica industriale e forse persino di politica economica, se nemmeno i soloni della Bocconi riescono a spicciare una sillaba in tal senso.

Ciao

Paolo

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

purtroppo oggi devo condividere la critica a Monti.

Non riesco a capire come si possa a più riprese sentenziare che la situazione italiana sia dovuta soprattutto al costo del lavoro*, senza mai, mai, mai dire una parola:

1) sulla qualità miserrima del nostro ceto imprenditoriale, incapace di competere senza ricorrere alla vile svalutazione.

2) sulla dimensione ridicola di troppe nostre imprese, sì quelle esaltate dalle pubblicità di CNA, dagli Oscar Giannino, quelli dell'"incubatore di imprese", dei "business angels". Ma stiamo scherzando? Piccolo è bello?
È la legge di Darwin che uccide (purtroppo anche letteralmente) l'imprenditore in questa competizione globale.

3) sulla ruberia legalizzata compiuta da troppi commercianti e liberi professionisti che, con la scusa (e non a causa) dell'Euro, hanno innalzato il proprio tenore di vita a scapito dei lavoratori dipendenti. Il tutto senza che mai, mai, mai lo Stato abbia in qualche modo provato a riequilibrare questa stortura che a mio parere è foriera di un odio sociale sacrosanto e poco controllabile, qualora si diffondesse.

Se non si parla e non si agisce anche su questo, la richiesta di sacrifici è molto dura da accettare e l'ascesa dei miliardari sfruttatori del malcontento è favorita.

Monti dovrebbe pensarci quando teme che il suo lavoro venga dsitrutto dopo le elezioni.

Saluti

Tommaso

* Per di più lo si fa ipocritamente: si finge di parlare della tassazione sul lavoro, ma in realtà si parla proprio di quanto il lavoratore porta a casa in busta paga. Per non parlare della tassazione indiretta che tanto viene esaltata e che è causa primaria delle disuguaglianze.

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

se anche tu mi dai ragione nelle critiche a Monti vuol dire che è proprio tutto finito!

:-)

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

È tutto finito da molto tempo. Abbiamo avuto il Porcellum che ha annullato la vittoria di Prodi rendendo impossibile un governo di centrosinistra. Due anni buttati via.

Nel 2008 si è permesso il ritorno di Berlusconi con il peggior governo di sempre.

Il 14 dicembre grazie a Scilipoti e Razzi, mandati in parlamento dai duri e puri dell'IDV, abbiamo perso un altro anno restando nell'assoluta inattività mentre la crisi montava.

E adesso abbiamo il miglior Presidente del Consiglio su piazza (e non c'è ironia in questo) e dobbiamo sentirci dire che la colpa è dei lavoratori dipendenti e dei loro diritti.

È tutto finito eccome. I rivoluzionari da poltrona di Grillo dov'erano nel 2006? E cosa ci propongono adesso, un miliardario sgradevole quanto l'altro e volgare anche di più?

Saluti

T.

PS: Unica soddisfazione mettere i numeri sbagliati nel captcha di google! :-D