Buongiorno,
non voglio tediarvi con le solite considerazioni moralisticheggianti sui troppi privilegi che accadono a loro insaputa a troppi politici italiani, apparentemente prevalentemente di una parte politica.
Lasciamo stare le case, le vacanze, le cene, le lauree albanesi, le elegantissime feste in costume ed i servizi fotografici che si avventano, non privi di un certo costo per le nostre tasche di contribuenti, contro ministri (adesso ex), Presidenti di Regione e loro accoliti.
Di quello i giornali parlano già più che delle tette di Kate Middleton (notizia straordinaria: ce le ha anche lei! addirittura due! e sapeste cosa c'è più in basso...)
Mi intristisce pensare di vivere in una realtà come quella italiana, dove l'informazione è talmente scadente da continuare da un lato a blaterare unanimemente di meritocrazia (ritenendo in fondo che si debba applicare solo agli altri) e di indispensabilità della riduazione del costo del lavoro (a tutto carico delle retribuzioni e dei diritti dei lavoratori), mentre dall'altro confina ad un trafiletto nelle pagine interne (quando la riporta) la notizia che, a valle dell'anno che ha salutato un -25% dell'indice di borsa, i top manager delle imprese protagoniste di tanto risultato si autoaccordano in totale armonia retribuzioni record senza alcuna riduzione derivante dalla situazione.
Ognuna equivalente a svariate centinaia di retribuzioni medie annue dei loro sottoposti: qui non si sta parlando dei super stipendi dei manager pubblici che possono arrivare ad alcune centinaia di migliaia di euro, qui parliamo di milioni o decine di milioni di euro (e resto in attesa che qualcuno mi dimostri che i secondi sono più meritati dei primi).
L'informazione dovrebbe essere uno dei pilastri della democrazia.
In presenza di questa (dis)informazione, che razza di pseudo - democrazia possiamo diventare?
Ciao
Paolo
3 commenti:
Buondì,
la risposta ipocritissima che viene sempre data è che i manager di imprese private devono rispondere solo ai loro azionisti.
Bene, in un Paese in cui chi paga la maggior parte delle tasse è chi detiene la minor parte della ricchezza (80%-30% sentivo stamattina), questa è l'ingiustizia.
Non ci sono differenze tra il ladrone con soldi pubblici e il pianeta di una "galassia*" finanziaria che percepisce emolumenti milionari a fronte di fallimenti finanziari che poi vengono fatti pagare al Paese.
Saluti
Tommaso
* Si noti che la parola galassia usata al di fuori dell'ambito astronomico sia sempre di fatto diventata sinonimo di conserteria per il malaffare.
Ringraziamo i giornalisti pigri che continuano a usarla.
@ tommaso:
infatti io non pongo in discussione quell'aspetto.
Ma vorrei che venisse tolta l'abilitazione a scrivere su un giornale o ad argomentare in un GR o TG a qualunque giornalista che discetti dell'indispensabilità di tagliare gli stipendi o comprimere i diritti dei lavoratori senza rimarcare che serve a garantiere questi privilegi, non la sopravvivenza delle aziende...
Ma anche questa è la meritocrazia che non piace...
Ciao
Paolo
Di quello i giornali parlano già più che delle tette di Kate Middleton (notizia straordinaria: ce le ha anche lei! addirittura due! e sapeste cosa c'è più in basso...)
ahahah strepitoso come sempre Paolo.
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