Un gran sospiro di sollievo

Buongiorno,

il fuorionda carpito da Formigli al consigliere grillino emiliano Giovanni Favia e trasmesso nella trasmissione Piazza Pulita di giovedì sembra dover segnare una piccola svolta nella vicenda politica degli ultimi mesi, o almeno questo sperano in molti.

Lo sfogo di Favia contro il presunto dominus occulto del Movimento 5 Stelle Casaleggio non è in realtà una novità nei contenuti: sul ruolo della società di Casaleggio nel movimento avevano già esposto le loro perplessità ed i loro dubbi in molti, sia tra i partiti che tra i media e anche tra persone che del movimento avevano una conoscenza molto profonda, come il consigliere comunale ferrarese Tavolazzi che pare sia stato espulso dal movimento proprio per le sue posizioni dissidenti rispetto alla democrazia interna.


Ma l'affaire Favia assume una portata diversa dai casi precedenti per una serie di motivi che, messi insieme, hanno un rilievo significativo:
  • non si tratta di un esterno o di un fuoriuscito ma di uno degli esponenti del M5S aventi un ruolo tra i più importanti e più in vista, 
  • il M5S si avvia a presentarsi alle politiche per la primissima volta ed accompagnato da sondaggi che lo danno su percentuali di assoluto rilievo, 
  • il M5S è oggetto di un pesante attacco mediatico (permettetemi la semplificazione, non voglio disquisire su quanto possa essere giustificato, ma l'attacco c'è) volto a proporlo come un partito affetto dalle stesse problematiche degli altri.
Per questi motivi è legittimo aspettarsi che la cosa non si esaurisca in un defenestramento o in un post sul blog di Grillo, ma che effettivamente ne discenda qualcosa di sostanziale, che si potrebbe auspicare renda il M5S più maturo, togliendolo dalla sfera dei duri, puri e intransigenti (che è la morte della politica) in cui si è confinato sino adesso.

Dopo aver premesso tutto ciò devo però dire che, ancora una volta, persino quando finisce nella polvere, si vede quanto i partiti ed i media tradizionali temano il confronto con il M5S: ovunque si vada a leggere dell'accaduto traspare un enorme sospiro di sollievo di chi vede indebolirsi l'avversario più temibile, un avversario che però non si sta riuscendo ad affrontare.

Questa è l'ennesima certificazione del fatto che adesso a conservare un pessimo status quo della politica italiana è un tragico mix di norme che impediscono il ricambio e di incapacità di presentare una offerta alternativa decente, non certo il programma politico serio e credibile di PD o PdL da condividere o meno, il che mi pare più che sufficiente a non gongolare delle mancanze altrui.

Anche perchè proprio sulla democrazia interna (ed esterna) mi pare che il più pulito dei partiti tradizionali abbia la rogna: persino nei partiti in cui vi è un dibattito interno e l'intenzione dichiarata di svolgere le primarie, passa tantissimo tra gli ostentati nobili intenti ed il non trasformare il tutto in strumenti di facciata.


Ciao

Paolo

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

trovo che il luogo comune per cui Grillo debba lottare contro terribili attacchi mediatici sia un po' inficiato dal fatto che il M5S è sostenuto dal Fatto Quotidiano con integralismo e modalità che nulla hanno da invidiare al sostegno di Libero e Giornale per il vecchio B.

A questo, va aggiunto il TG di Mentana che non per niente se l'è presa con Formigli per il servizio con Favia.

Il mio parere personale è che se il M5S perdesse la rigida e non democratica leadership dei suoi due fondatori, il rischio di una sua esplosione sia elevato. Questo sarebbe un male, per lo spreco delle energie positive che abbondano nel movimento stesso, ma sarebbe anche l'ennesima dimostrazione che i movimenti senza organizzazione e senza un minimo di gerarchia e di delega (cose che li avvicinerebbero all'odiato concetto di partito) sono inconcludenti.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

avere un organo stampa che partecipa alla rissa non vuol dire che non stiano cercando di legnarti.

E in questo periodo il M5S è un bersaglio privilegiato un po' per tutti...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

non contesto che non stiano cercando di legnarli.

Contesto che facciano le vittime.

E che lo facciano dopo aver usato toni offensivi con tutti e pur avendo organi di informazione che con il "potere della rete" non c'entrano che li sostengono.

Finché si accetta il vociare violento di Beppe Grillo il buono del movimento resta a mio parere minoritario.

Saluti

T.