Buongiorno,
la reprimenda dell'Unesco sulla pessimagestione di Pompei e la constatazione di Federcultura che i consumi culturali in Italia hanno subito un tracollo in conseguenza della
crisi sono coincise con alcune mie visite culturali che mi hanno
portato a toccare con mano quanto sia ricco, ampio ed attrattivo il
partimonio artistico e culturale italiano e, quindi,
conseguentemente, quanto male sia amministrato, dato che continua a
richiedere risorse pubbliche, invece di contribuire alle casse
statali.
Chi mi legge sa che non sono certo un
antistatalista, ma trovo ridicolo sostenere che la fruizione delle
opere d'arte non deve essere legata ad un ritorno economico (e quindi
affidata a privati), mentre una grandissima parte dei capolavori
italiani non è accessibile perchè chiusa da decenni (e forse
secoli) nei magazzini dei grandi musei italiani o chiusa in attesa di
improbabili restauri.
E trovo altrettanto ridicoli certi
tentativi di “sponsorizzazione” di lavori e restauri su opere
d'arte che le rendono grottesche per quanto le rendono avulse dal
loro contesto (ho nella testa il Ponte dei Sospiri qualche tempo facompletamente “annegato” nei cartelloni pubblicitari dello
sponsor).
Resto però convinto che, privati o
meno, potremmo unicamente trarre vantaggio dal recuperare dai
magazzini dei grandi musei opere di pregio che altrimenti non
verranno mai viste per creare succursali estere dei nostri musei che
attraggano in Italia il turismo d'arte (sulla falsariga di quanto fa
il Guggenheim, per dirne uno non certo minore), oppure che potenzino
musei italiani “minori” rendendoli più appetibili per i turisti,
specialmente esteri.
E trovo che sinchè non si sarà
adeguatamente provato a sfruttare le risorse che abbiamo, chiederne
altre, magari a fronte di nuovi ed altrettanto improbabili modelli
organizzativi comesento fare) sia assurdo.
Ciao
Paolo
2 commenti:
Buondì,
aggiungiamo pure che l'offerta per il soggiorno in Italia ha un rapporto qualità prezzo indegno.
Aggiungiamo che i trasporti pubblici sono una porcheria, se confrontati con i Paesi Europei.
Tutte cose che non aiutano l'arrivo di turisti.
Saluti
T.
@ tommaso:
non mi spingo a chiedere investimenti (magari agli imprenditori italiani che sono molto restii a farlo), ma solo di capitalizzare delle risorse che abbiamo già.
Un quandro nel magazzino di una pinacoteca può essere trasformato da spreco a risorsa sempklicemente esponendolo...
Ciao
Paolo
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