Inutile e noioso

Buongiorno,

tra le tantissime cose che non capisco del centro sinistra italiano c'è la perdurante focalizzazione del dibattito sulle regole interne, situazione che si trascina ininterrottamente da oltre un anno, con cambi di fronte dei vari attori che hanno adeguato la propria posizione alle mutate condizioni e cambi di regole continui operati con un'ottica di interesse personale (o al più di corrente) prima che nell'interesse del Paese e del partito.

Infatti è dall'estate scorsa che si continua ininterrottamente a sentir disquisire dottamente di primarie di partito piuttosto che di coalizione, aperte piuttosto che limitate ai soli iscritti, limitate ai soli votanti al turno precedente piuttosto che a tutti, per l'elezione del Segretario piuttosto che del candidato Premier...

Tutte cose che, se possono influire sull'elezione di questo piuttosto che quello e attribuire qualche poltrona, in me hanno risvegliato e stimolano un interesse pari a YAWN nella scala che va da RONF a YEAAAH!, persino quando su questi algidi argomenti nel PD ci si accapiglia con l'unico risultato di trasmettere all'esterno la solida e consolidata immagine (1) di un partito divenuto accozzaglia di autolesionisti impegnati in un paralizzante conflitto permanente

Penso che invece se qualcuno stesse cercando di elaborare un programma economico, politico e relativo ai diritti civili credibile e degno di questo nome, dicendo chiaramente quali saranno le posizioni e le proposte in materia, un minimo di appeal in più ci sarebbe. Magari si potrebbe raggiungere il valore di OILA' nella già citata scala.

Non pretendo certo che il PD abbia un qualche interesse nel cercar di recuperare degli elettori che, come me, non sono più nemmeno potenziali, ma mi sorprende vedere quanto si stia impegnando per perderne altri: è evidente infatti che tutto ciò è inutile se non addirittura controproducente, dato che nessuna regola di selezione del capo potrà mettere al riparo il PD dall'ennesima carica dei 101, o di chi per loro e che, benchè abituati a dar delega in bianco, saranno in pochissimi a votare PD per le regole interne che si è dato, mentre sarebbero stati forse qualcuno in più se Epifani stesse garantendo una qualsiasi posizione minimamente chiara su reddito di cittadinanza, politiche volte allo sviluppo economico, banda larga, conflitto di interessi, costi della politica, diritti civili, riforma di giustizia e sistema elettorale...

Ciao

Paolo

(1) e non si trattava di un problema di sola immagine: affossare Bersani o i Dico non è stato un problema di immagine, ma di sostanza.

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

http://nonunacosaseria.blogspot.it/2013/07/discussioni-sostanzialmente-inutili.html

Non c'è più niente in cui sperare. E non è colpa loro. Siamo un Paese che non ha prodotto una classe dirigente degna di questo nome.

La depressione nel constatare che bisogna sperare in un politico di second'ordine come Renzi è inferiore solo alla tristezza nel vedere i sorrisi degli elettori dei miliardari post-democratici.

Ronf

T.