Scarrello e sparo, Tenente! Post ecologista

Buongiorno,

quando ho svolto il servizio militare come ufficiale di complemento (mi sa che tra un po' mi toccherà spiegare cosa significhino questi concetti un tempo banali) ho avuto come sottoposto un Alpino un po' particolare perchè aveva una soluzione per ogni problema, una soluzione universale, sempre quella per ogni problema.

Detta così sembra una bella cosa, ma provate un po' ad immaginare la complessità della gestione del sopra citata Alpino Ciccillo Cacace (nome di fantasia, d'ora in poi ACC per brevità) desumendoli dallo scambio di battute qui sotto.

Io, Un Bel Po' Di Anni Fa (d'ora in poi per brevità I,UBPDAF): "ACC, mi dica cosa farebbe se si presentasse uno sconosciuto alla carraia e pretendesse di entrare senza autorizzazione ed usando la forza!"
ACC: "Scarrello e sparo, Tenente!"
I,UBPDAF: "E se un gruppo di turisti volesse attraversare il poligono dove ci stiamo esercitando?"
ACC: "Scarrello e sparo, Tenente!"
I,UBPDAF: "E se si trattasse di innocenti bimbe in cerca di fiorellini?"
ACC: "Scarrello e sparo, Tenente!"
I,UBPDAF: "Maledizione ACC! Usi la testa! Non si spara a chiunque! A volte bastano baionetta e mani nude!" (1)

Al di là delle battute (peraltro concentrate nella sola ultima riga del dialogo), ogni tanto mi pare che l'ACC non fosse un caso singolo nella scelta dell'approccio ad un certo tipo di problemi, in particolare quelli riguardanti la gestione delle popolazioni di animali selvatici che stanno tornando a popolare le zone montane e di campagna sempre più spesso lasciate a sè stesse.

Fa capolino qualche orso? dopo poco esplodono lamentele perchè si rende responsabile di stragi di animali domestici di proporzioni bibliche e devastazioni inaudite dei patrimoni degli abitanti della zona. Il numero dei capi stimati sale velocemente alle stelle (a chi non è mai capitato di trovarsene uno davanti aprendo il portone di casa?) ed arriva il politico di turno che propone di aprire la caccia al plantigrado (come peraltro già si fa in Germania, Austria, Svizzera e Slovenia, ci tengono a sottolineare).

Tornano i cinghiali? dopo poco esplodono lamentele perchè si rendono responsabili di immani carestie dovute alle loro grufolate nei campi che danneggiano i raccolti. Il numero dei capi stimati sale velocemente alle stelle (a chi non è mai capitato che un cinghiale gli tagli la strada senza rispettare lo STOP?) ed arriva il politico di turno che propone di aprire la caccia al suino (come peraltro già si fa in Canada, Usa, Australia e Danimarca, ci tengono a sottolineare).

Arrivano le nutrie? dopo poco esplodono lamentele perchè si rendono responsabili dell'indebolimento degli argini dei fiumi e favoriscono le alluvioni (sono loro il problema, altro che la cementificazione). Il numero dei capi stimati sale velocemente alle stelle (a chi non è mai capitato di veder sfrattare la propria pantegana preferita da queste ferocissime bestie?) ed arriva il politico di turno che propone di aprire la caccia al roditore (come peraltro già si fa in Lussemburgo, Francia, Svezia e Andorra, ci tengono a sottolineare).

Cresce leggermente la popolazione dei lupi italiani? dopo poco esplodono lamentele perchè interi greggi di pecore e capre sono stati atrocemente sbranati e intere tribù di pasori nomadi sono morte di fame. Il numero dei capi stimati sale velocemente alle stelle (a chi non è mai capitato di vederne uno che, dopo il fiero pasto, si beve un digestivo?) ed arriva il politico di turno che propone di aprire la caccia al roditore (come peraltro già si fa in Olanda, Irlanda, Norvegia e Città del Vaticano, ci tengono a sottolineare).

Aumenta il numero dei cervi? dopo poco esplodono lamentele perchè... perchè..., uhm, come per lo Jaegermeister non so più perchè. Comunque il numero dei capi stimati sale velocemente alle stelle (a chi non è mai capitato di trovarsi in coda al semaforo dietro uno dei loro enormi branchi?) ed arriva il politico di turno che propone di aprire la caccia all'ungulato, immagino l'aveste già capito da soli. E, si, lo fanno già persino a Dubai ed in Kamchatka, ovviamente.

Insomma, ci è andata bene che alla zanzara tigre non si può sparare perchè è difficile metterla nel mirino...

Ora, personalmente sulla caccia ho un atteggiamento ambivalente: non mi piace in sè e per sè, ma mi piace mangiare selvaggina. :-)

Però ho l'impressione che l'atteggiamento davanti a queste problematiche (secondo me spesso solo presunte) sia, per così dire, un tantinello riduttivo. E non perchè a volte bastano baionetta e mani nude, ma perchè troppo spesso si leggono esagerazioni sulle dimensioni delle popolazioni di cui si parla, sulle ripercussioni della loro presenza e, soprattutto, perchè sarebbe probabilmente utile lasciare che le popolazioni animali trovino un loro equilibrio sul territorio senza intervenire predando in maniera drastica, piuttosto che intervenire prima che si creino i naturali rapporti tra prede e predatori.

Insomma, per restare ai casi citati: sul Cansiglio i cervi questi sarebbero passati in dieci anni da circa 300 ad oltre 3000 (2), per cui se ne vorrebbe abbattere 1200 (il 40% della popolazione dichiarata). In compenso mi risulta che i cinghiali siano in competizione sul territorio con i cervi, e che orsi e lupi ne predino i capi vecchi o malati....

Anche se la molto influente lobby dei cacciatori e l'ACC sono fermamente convinti del contrario, visto che sostanzialmente la proposta rimane sempre la stessa: scarrello e sparo. A tutti, indiscriminatamente.

Ciao

Paolo
(1) A noi Full Metal Jacket ci faceva spataccare dalle risate

(2) Progressione al limite della credibilità, visto che i cervi vivono una quindicina d'anni, ogni femmina partorisce un cucciolo ogni due anni per un totale di 5-6 figli e, tra gli animali c'è una discreta mortalità infantile, da quanto mi risulta

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Soluzioni semplici e drastiche, sappiamo chi vota ACC.

Ciao

T.