Traduzioni e coerenze

Buongiorno,

in attesa di capire se Renzi abbia realmente intenzione di correre il rischio di farsi logorare governando con una maggioranza difficile (rischiando di compromettere fortemente l'esito delle prossime elezioni) ed in mancanza di meglio vi propongo un po' di perle più o meno recenti che singolarmente non giustificherebbero l'impegno di un post:

Partiamo da Letta che, una settimana fa, con piglio sicuro ha deciso: "Andrò a cerimonia per difendere i diritti dei gay". Bello. Me lo vedo Letta che spiega a Putin come in Italia i gay abbiano la possibilità di costituirsi in una coppia legalmente riconosciuta, e quindi possano adottare figli, possano prestarsi assistenza in caso di necessità, accedere alla reversibilità dei servizi pensionistici, siano tutelati da leggi contro l'omofobia e non risultino politicamente discriminati. Magari senza ridere. Infatti lo abbiamo sentito cantargliele forte e chiaro (1)

Passiamo ad una UE che dopo il referendum che vincola la Svizzera a creare un sistema di quote per i lavoratori stranieri si indigna e dichiara solennemente che é "Impossibile accettare la divisione tra la libera circolazione delle persone e quella dei capitali". Che è come dire che o gli svizzeri accettano di far entrare i lavoratori europei, oppure ci irrigidiamo su quanto i nostri evasori fiscali gli portano in banca. Praticamente uno scontro tra titani dell'etica e del diritto.(2)

E per finire torniamo da Enrico Letta per la comica finale, atto primo: “Vedrete che il programma che presenterò sarà convincente e sono sicuro che convincerà tutti i partiti che sostengono il governo e convincerà anche il Pd”. In quel "anche il PD", nella miglior tradizione democristiana c'é tutto il grottesco dell'attuale situazione di un partito che esprime un governo che non vuole, ma che non vuole assumersi la responsabilità di far cadere. E dal fondo della sala sembra quasi di sentire un "Hualhuno mi toglierebbe hortesemente dai hoglioni huesto hui he un vorrei mi si sporhassero le manine? eggrazzie..."

E ancora Letta, comica finale atto secondo: "La Provvidenza agirà sul destino mio e del governo" cui il solito hualhuno  ha risposto "E giovedì si decide sul governo". Pare dopo aver educatamente ringraziato Letta per essere stato interpellato: "Provvidenza io? grazie, codesto appellativo mi garba proprio...".

Ciao

Paolo

(1) e ancora una volta tanto di cappello all'ex ministro Idem, che già si era doverosamente dimessa sostanzialmente solo per evitare imbarazzi al governo ed in assenza di comportamenti realmente contestabili e che, in materia ha detto la cosa in assoluto più giusta: "da ministra non sarei mai andata ma fossi lesbica, allora sì che avrei partecipato"

(2) Secondo alcuni raffinati esegeti della famosissima lingua svizzera il risultato del referendum si tradurrebbe più o meno come "Dai che adesso pigliamo per il culo Salvini e i suoi..."

11 commenti:

Michele R. ha detto...

Per essere un post "in mancanza di meglio" ti è venuto proprio bene ;-) Purtroppo la nostra politica è specializzata nel far ridere :-(

F®Ømß°£ ha detto...

@Buondì,

avevo scritto un commento argomentato, ma è andato perso.

In sintesi: sono molto d'accordo sull'analisi che Paolo e molti altri fanno e che considera un grave errore la tentazione di Renzi di farsi nominare Presidente del Consiglio.

Mi chiedo allora:

1) c'è una sottile strategia che sfugge non solo a noi acuti come una palla, ma anche alla maggioranza dei fantasiosi retroscenisti? Davvero Renzi crede di poter guadagnare qualcosa* dal prendere le redini di una non-maggioranza riottosa, senza passare dal voto, smentendo quindi uno dei pilastri della sua "novità"?
2) è al soldo di una potenza straniera?
3) è stato forse sopravvalutato come politico dagli amanti del nuovo in sé, così come dagli altri per riflesso? L'osannare continuo dei media lo ha forse portato a sopravvalutarsi egli stesso troppo? Non è che in fondo è un povero grullo?

Saluti

Tommaso

*escludo che l'interesse per il Paese sia presente nei pensieri di nessuno dei tre leader maggiori attualmente in campo

PaoloVE ha detto...

@ T.:

in realtà non credo che per Renzi sia necessaramente un errore mirare a diventare Presidente del Consiglio adesso. Perchè rischia fortemente di non poterlo diventare "dopo".

Mentre su alcune cose -anche di maggior importanza- è calato un velo di silenzio (le sue promesse sullo Job act, per esempio), i riflettori sulla riforma del sistema elettorale sono rimasti ancora accesi ed a questa Renzi si è "impiccato": non può fermarla, pena mostrarsi sconfitto o incerto/vecchio/lento sotto i riflettori -cosa da non fare mai, come SB insegna-, ma sembra ne sia danneggiato se la porta a termine -almeno questo dicono i sondaggi e le simulazioni-.

Il risultato è che Renzi potrebbe preferire portarsi a casa la possibilità di governare adesso con un orizzonte di una legislatura quasi piena, piuttosto che non farlo dopo il voto perchè sconfitto nelle urne.

Sarebbe una maggioranza poco coesa?

Non è detto: Renzi ha dimostrato di essere molto accondiscendente nei confronti delle richieste esterne al PD, almeno quanto si è dimostrato sprezzante nei confronti della dialettica interna al partito.

E se all'apparato del PD sta bene avere la cadrega a prescindere da quale politica si fa, in questo modo si può giungere al 2018 semplicemente mettendo il cappello di Renzi su quanto FI vuole.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

quindi secondo te Renzi persegue non solo il suicidio finale del PD, ma anche il proprio.

Addirittura saprebbe già di perdere le ipotetiche elezioni del 2015* e per questo preferirebbe andare a impelagarsi in un governo piuttosto che provare a distinguersi da esso? Un po' rinunciataria come mossa sa parte di Renzi, a meno che non sia proprio grullo davvero.

Intanto Ramiusconi naviga silenzioso, sempre che ai servizi sociali - se e quando ci andrà - non lo facciano stancare troppo.

Saluti

T.

*Ad oggi devo dire che la cosa mi pare più che possibile, sono d'accordo con te, ma possono succedere tante cose.

Michele R. ha detto...

in realtà non credo che per Renzi sia necessaramente un errore mirare a diventare Presidente del Consiglio adesso. Perchè rischia fortemente di non poterlo diventare "dopo".

Credo che sia una cosa evidente ai più. Ma la domanda che mi sorge spontanea è: E poi?
Perché dopo avere visto quello che è avvenuto con i predecessori, non c'è molto da sperare che la musica cambi. E quindi se anche il sindaco di Firenze non riuscirà davvero ad incidere, a che sarà servito tutto questo balletto se non a soddisfare le ambizioni (fini a stesso) di occupare la poltrona di presidente del consiglio?

Saluti

PaoloVE ha detto...

@ T.:

ullallà quanta roba! :-)

No, sono più cauto e considero Renzi più abile di così: credo che lo scopo di Renzi sia di giungere alla Presidenza del Consiglio nella migliore delle condizioni ed utilizzando il PD come mezzo, non di portare il PD e le sue politiche al governo.

Cosa avverrà del PD credo sia per lui non dico ininfluente ma secondario: direi che vede il partito non come il luogo dove elaborare un disegno politico ma come un comitato elettorale.

E non dico che dia per scontato di perdere le elezioni nel 2015, ma che ritenga che la prospettiva diventi ogni giorno sempre più probabile: anche restare com'è, criticando il governo che il SUO partito esprime e prendendone le distanze come sta facendo finisce col logorare il consenso elettorale del partito (e quindi il suo). E i risultato si è visto col PD alle ultime elezioni: Renzi ha boicottato Bersani come sta facendo con Letta e adesso si ritrova segretario di un partito meno significativo di quello che avrebbe potuto essere.

E quindi immagino Renzi possa preferire rischiare la frittata oggi piuttosto che l'uovo domani, temendo che la gallina comunque non si faccia prendere...

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

@ MR:

guarda come si stanno affrontando Letta e Renzi: è la replica di uno dei tanti scontri che avvenivano dietro le quinte delle vecchie assemblee della DC.

Tutti sorridono a tutti, nessuno si espone, nessuno ci mette la faccia, ma dietro le schiene volano i coltelli: è uno scontro per potere e poltrone, non per dare una nuova linea di governo al Paese.

Magari arriverà anche questo, ma è secondario e non è detto che, per gli italiani, ciò sia auspicabile.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

...giusto per capirci: sono convinto che Renzi sappia che andare al governo possa significare cacciarsi in trappola.

Ma probabilmente in questo momento vede più rischioso starne fuori, probabilmente ritenendo di poterne uscire come ha fatto sinora: accontentando gli avversari prima degli alleati.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

ora ho capito meglio, mi pare comunque che manchi qualcosa nella strategia.

Messa così pare che prima si è fatto fregare da Bersani alle primarie, poi lo ha sabotato, ottenendo la segreteria, ma indebolendo enormemente il partito, ora fa lo stesso giochino con Letta e infine trovandosi nella scelta tra indebolirsi senza governare o farlo governando, sceglie la meno peggio.

Non è uno che "è più abile di così" è un grullo che neanche Veltroni.

Se è tutto qui.

Vivessi felice in un altro paese, sarei solo curioso di vedere come va a finire e se tutti abbiano preso un grosso abbaglio, vivendo qui, sono anche preoccupato.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ T:

magari sacrifica quei pochi ultimi socialdemocratici del PD spingendoli alla scissione e diventa il riferimento del grande centro che in Italia in tantissimi smaniano per realizzare...

Se arriva dagli scout, assomiglia ad un DC, si comporta come un DC, magari vuol rifare la DC (e ci riesce sfruttando l'apparato ex PD)

Al solo pensiero Casini, Mastella Buttiglione, Lupi, Formigoni, ... schiattano d'invidia per il genio politico dimostrato ;-)

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

se rifà la DC e perde, non è un bel risultato comunque.

Detto ciò, se ci riesce, chi non avrà alcuna possibilità di vedersi rappresentato in Parlamento sarà chi è di sinistra.

Si sarà costretti a scegliere tra:

- qualche entità votata alla sconfitta nei secoli dei secoli che porterà avanti - a parole, ben sapendo di non avere chance - qualche idea socialdemocratica
- Il nuovo (P)DC
- I seguaci del miliardario pregiudicato anziano
- I seguaci del miliardario pregiudicato urlante

Davvero da leccarsi i baffi.

Saluti

T.