Europee: la scelta del meno peggio / 1

Buongiorno,

come probabilmente saprà chi legge abitualmente questo blog da tempo mi trovo, politicamente, nella condizione di non saper se votare o meno, ritenendo sempre meno credibili e rispondenti alle reali necessità le ricette politiche e le persone che vedo proposte come candidati.

In tal senso la migliore risposta che mi è stata data quando chiedevo perchè votare in assenza di una candidatura e di una proposta politica che mi convincessero è che l'alternativa, e quindi il non farlo, era peggiore, perchè liberava il campo non a chi non convinceva, ma a chi non piaceva tout court.

Il che, purtroppo, è almeno apparentemente vero. 

E quindi in vista delle prossime europee mi appresto a cercare di scegliere il meno meno peggio, e a chiedermi per chi eventualmente voterò, turandomi montanellianamente il naso, in presenza di un'offerta politica che ai miei occhi si divide tra imbonitori di diversa natura, portata e passato.

Ma, dovendo optare per il meno peggio invece che per chi piace di più, credo che anche i criteri con i quali effettuare la scelta vadano in qualche modo rovesciati, per cui non non sto più cercando lo schieramento ed il programma che più mi convincono, ma, più mestamente, quelli che presentino minori criticità per il mio modo di vedere.

In sintesi, provo ad andare per esclusione, a partire da quelle più scontate.

Escludo, in primo luogo, qualsiasi possibilità di votare per la Lega Nord (1): si tratta di un partito che ha un approccio ciecamente ideologico e nemmeno troppo larvatamente razzista alla politica, approccio che ovviamente mi repelle, che si affida a ricette miracolistiche come l'uscita dall'Euro e/o (nemmeno molto velatamente) la catastrofica fine dell'Europa unita, partito che resta orientato a sfruttare il voto europeo a fini biecamente interni, e che spero sia destinato all'irrilevanza in Europa in virtù della difficoltà a raggiungere la soglia di sbarramento al 4%.

Escludo anche di votare per i Verdi (2), in primo luogo per l'irraggiungibile soglia del 4%, ma anche perchè, a livello nazionale, malgrado la frammentazione suicida ed a differenza di quanto spesso avviene altrove in Europa, sono stati sostenitori praticamente solo di posizioni irragionevolmente regressiste, oltranziste e retrive.


Escludo ovviamente di votare per Forza Italia, che aggiunge una situazione di aperto dissidio con il gruppo politico di riferimento (il PPE) ad una ormai più che ventennale dimostrazione di quanto poco incisiva sia la sua volontà riformatrice e di rinnovamento. Nè mi pare che le solite invettive e le solite promesse rutilanti, fatte stavolta fuori tempo a dimostrazione della sopravvenuta incapacità del leader di supportare efficacemente il partito,  possano far minimamente pensare ad un cambiamento in positivo.

Escludo di votare per il NCD: si tratta di una brutta copia solo un po' più opportunista e meno connotata dal prioprio leader della Forza Italia di cui ho appena parlato. E che attende solo di capire come poter tornare a governare con Berlusconi. A questo si aggiungano i probabilissimi problemi nel raggiungere la soglia di sbarramento. Praticamente il massimo, ricordando che stiamo parlando di elezioni Europee...

Giunti a questo punto, visto che il post diventa corposetto, vi rimando ad altro post per le ultime esclusioni, quelle forse un po' meno ovvie...

Ciao

Paolo

(1) Pur essendo probabilmente più nordico ed ariano -qualsiasi cosa ciò possa significare- di Salvini, quando penso alla Lega mi sento improvvisamente e tutto insieme negro, ebreo, terrone, zingaro, comunista, musulmano, clandestino e gay (ho dimenticato qualcosa?). E ne sono orgoglioso. E' più forte di me.

(2) So che in Italia appare strano parlarne, ma in Europa il gruppo dei Verdi ha una certa consistenza ed un certo peso, per cui...

3 commenti:

Michele R. ha detto...

Sul punto 1: ahahah, grande Paolo, condivido. Sarà anche perché abito un pò più a sud di te ;-), con un occhio rivolto al passato e al sangue che è stato versat, le posizioni ridicolmente anti-italiane della LN le ho sempre mal digerite.

Pale ha detto...

Ottimo post, da me condiviso al 100%.

Aspetto la seconda parte del post con trepidazione perche' credo che li' potremmo avere punti di vista leggermente diversi.

Il fatto che vi sia lo sbarramento al 4% non so se ha tanto senso in Europa (e infatti mi sembra che verra' tolto a partire dalla prossima volta... confermate?). Infatti senza sbarramento si avrebbe un legame piu' forte fra partiti nazionali e gruppi parlamentari europei. Il caso dei Verdi (che non voterei comunque, anche se l'ho fatto in un passato remoto... ma non e' questo il punto) e' emblematico.

Consiglio la visione di questo video sui dibattiti presidenziali. In realta' non l'ho ancora visto ma lo faro' appena possibile.

spdlcu68 ha detto...

Aggiungo un commento - retorico ma da me molto sentito - sul perché votare.

Perché è un diritto-dovere conquistato con molta fatica e a cui non voglio rinunciare.

Ce ne sarà almeno uno rispettabile tra i molti candidati ? Beh, lo cerco e lo voto - e se non raggiunge il 4% - pazienza.

Chiudo ancora più retorico:
Non votare è come buttare il pane