Unioni civili: scrivere la Storia

Buongiorno,

a valle dell'approvazione della legge che istituisce per la prima volta in Italia le unioni civili, un istituto di natura sostanzialmente familiare (anche se formalmente non lo si è voluto tale) cui possono accedere anche le coppie omosessuali, concordo con chi sostiene che si è trattato di un passo storico, anzi, sostengo che è da considerare in qualche modo doppiamente storico.

Doppiamente storico perchè al fatto che mai prima d'ora era stato possibile ad una coppia omosessuale italiana di godere della possibilità di formalizzare in Patria un rapporto di tipo familiare e di benificiare dei suoi vantaggi si aggiunge il dato che il nostro Stato, che da decenni aveva rinunciato a portare avanti significative politiche di ampliamento dei diritti per i propri cittadini, ha segnato con questo atto un tentativo di inversione di tendenza.

Si poteva fare di più e di meglio? Anche se sono convinto di si, credo che il bilancio debba essere considerato positivamente e che di questo si debba pienamente rendere onore e merito a Renzi ed al suo PD (1). Diciamo che spero sia un primo faticoso passo.

E, visto che il momento è storico, mi picco di segnalare come ci siano modi diversi di scrivere la Storia.

A fronte di quanto ho scritto sopra per render merito a Renzi del risultato faticosamente (e, lo ammetto, secondo me inaspettatamente) ottenuto, infatti, c'è chi la storia l'ha voluta scrivere facendo capziosi distinguo per mantenere anacronistiche discriminazioni, chiedendo che le unioni civili non siano un istituto familiare, che le coppie che le sottoscrivono non possano adottare figli (nemmeno quelli del partner), che in esse non sia compreso un vincolo di fedeltà,...

Ebbene costoro hanno lavorato così bene, ma così bene, che passeranno alla Storia perchè, indefessi difensori della famiglia tradizionale, un distinguo formale dopo l'altro,  un sofisma dopo l'altro, un codicillo dopo l'altro, sembra siano riusciti ad introdurre per errore in Italia la bigamia, visto che la fortemente pretesa distinzione degli istituti sembrerebbe permettere di essere sposati ad una persona e legati civilmente ad un'altra...

Insomma, i nostri beneamati bigotti ed i loro amici passeranno alla Storia per essere quelli che ne hanno scritto solo gli errori. Come dicono sarcasticamente nei film americani: "Bella mossa, tigre!".

Ciao

Paolo

(1) Permettetemi di sottolineare il fatto che, pur essendo io molto critico nei suoi confronti, si tratta proprio del PD di Renzi ad aver ottenuto quello che il PD di Bersani aveva vergognosamente  fatto naufragare nel progetto di legge presentato al tempo da Paola Concia.

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

Concordo molto. Su questo tema Renzi ha lavorato molto bene. In questo senso, finché le alternative sono quelle che sono, non è così male tenerselo.

Saluti

T.