Buongiorno,
la situazione italiana, che vede:
il Presidente del Consiglio Renzi che impicca il futuro politico proprio e della Nazione all'esito di un referendum sulle riforme costituzionali, utilizzando le prospettive di successo dello stesso per blandire richieste di autonomia di pezzi del proprio Stato (il Veneto), e porta avanti una politica fatta più di richieste di concessioni all'Europa (peraltro destinate a garantire un sistema finanziario e bancario tutt'altro che trasparente e di dubbia utilità) che di una politica interna volta a soddisfare le reali esigenze degli elettori
mi pare abbia molte suggestioni comuni alla vicenda della Brexit, dove:
il Premier David Cameron ha impiccato il futuro politico proprio e della Gran Bretagna all'esito di un referendum sull'adesione al progetto europeo, utilizzando le prospettive di successo dello
stesso per blandire richieste di autonomia di pezzi del proprio Stato
(la Scozia), e ha portato avanti una politica fatta più di richieste di concessioni all'Europa (peraltro destinate a garantire un sistema finanziario e bancario tutt'altro che trasparente e di dubbia utilità -o almeno così sembrano aver pensato in maggioranza gli inglesi-) che di una
politica interna volta a soddisfare le reali esigenze degli elettori.
Visto il brillante risultato del secondo e le giulive prospettive future che si prospettano per i britannici, auspico fortemente che si lasci alla sua follia chi festeggia e vorrebbe riproporre pari pari il risultato anche in casa propria, ma anche che si operi perchè le suggestioni restino tali ed i parallelismi siano rapidamente ridotti.
Il che vuol dire meno promesse, meno proclami, meno narrazione e soprattutto, come richiesto dopo entrambi i turni delle amministrative (fallimentari per per Renzi ed il Governo, maggior attenzione alle esigenze degli elettori.
Ciao
Paolo
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