Buongiorno,
benchè io ritenga che la Chiesa abbia tutto il sacrosanto (mi pare l'aggettivo più indicato, in questo caso) diritto di esprimere in qualsiasi momento la propria opinione (e gli indirizzi per chi voglia seguire la sua guida), mi ritrovo molto spesso a constatare come la Chiesa stessa spesso e volentieri esprima posizioni insostenibili sullo stretto piano logico, spesso ammantandole in un velo di malcelata ipocrisia.
Insomma, qui non si tratta più solo di dire a chi sostiene che "Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adultera dovranno esser messi a morte." oppure che "Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte." (oppure che la stessa pena dovrà essere applicata a chiunque abbia intenzione di fare qualsiasi uso più o meno ludico della propria sessualità, mancare di rispetto ai genitori,...) che, con tutto il rispetto per la parola di Dio, la nostra legge prevede altro e che qui e adesso va rispettata quest'ultima. * e **
Qui si tratta di chiarire che i continui amatissimi riferimenti a presunte "leggi naturali" non hanno nessun senso: in natura, al di fuori da un consesso umano e civile, il soggetto più forte impone la propria volontà agli altri con la forza. Con poche eccezioni prende quante femmine (e talvolta maschi) vuole, senza sposarsi. E, spesso e volentieri, non si cura della crescita dei cuccioli. Quindi, direi che nessuna presunta "legge naturale" è a fondamento delle posizioni che la Chiesa esprime in materia di diritto familiare.
Qui si tratta di chiarire che se Roberto ama Marco (o Silvia ama Federica) il loro matrimonio non toglie nulla al mio con mia moglie o quello eventuale dei miei figli con chi loro più aggraderà. Ed è una cosa talmente ovvia e chiara che nel momento in cui chiediate cosa vi venga sottratto ed in cosa risulti modificato il vostro matrimonio dal loro la eventuale risposta si perde in esoteriche fumisterie che nella realtà si traducono in una sola parola: nulla.
Qui si tratta di chiarire che impedire alle coppie omosessuali di contrarre una forma di matrimonio non è salvaguardare un diritto delle coppie eterosessuali (come troppo spesso si sente dire in maniera inconsulta) ma banalmente conculcare un diritto di gay e lesbiche di potersi vedere riconosciuta la stessa tutela che è invece riconosciuta alle altre coppie legate da vincoli affettivi (e non perchè queste possono avere figli: una coppia eterosessuale sterile può sposarsi).
Qui si tratta di chiarire che non esiste una automaticità che rende le coppie eterosessuali adeguate a crescere un figlio (ho purtroppo evidenza del contrario anche tra miei conoscenti: avere la possibilità di generare non significa essere in grado di crescere) nè una automaticità di segno opposto che renda quelle omosessuali inadeguate allo scopo tout court.
Qui si tratta di chiarire che è falso ed ipocrita che "L'adozione dei bambini da parte degli omosessuali porta il bambino a essere una sorta di merce", ma al contrario potrebbe allargare le possibilità dei bambini di trovare delle famiglie accoglienti in cui poter crescere, amati.
Qui si tratta infine e soprattutto di chiarire che garantire a tutti il diritto ad essere liberi di scegliere condotte (non lesive degli altri) difformi da quanto la Chiesa desideri non è conculcare il diritto dei Cattolici a praticare le loro fede nelle maniere che più desiderano, nel rispetto degli altri.
Ciao
Paolo
* OT: E' strano notare come certe posizioni che appaiono barbare quando enunciate da un barbuto mediorientale facciano parte anche della nostra religione: le citazioni del Levitico credo spieghino peraltro perchè la Chiesa non possa prendere una forte posizione contro la pena di morte: è Dio stesso a prevederla, peraltro con modalità spesso molto truci (come la lapidazione che ci fa tanto rabbrividire in altri contesti...)
** OT2: Non mi spiego la permanente ossessiva sessuofobia della Chiesa e quanto avanti riesca a spingersi. Trovo che poche cose possano ad essere belle e perfette quanto un corpo nudo e, di conseguenza, trovo inconcepibile il fatto che questo venga considerato indecente. Fossi un teologo probabilmernte sosterrei che farlo significa svilire l'opera di Dio. Questo pensiero meriterebbe una foto :-)
7 commenti:
Sono d'accordissimo con il senso del post.
La Chiesa ha il diritto di dire ciò che vuole, il problema è che le fesserie che (molto) spesso dice hanno un peso politico, solamente nel nostro Paese. E' questo che mi fa incazzare.
Non ho invece ancora un'opinione matura sull'adozione da parte degli omosessuali. Lasciando perdere le motivazioni religiose e fermo restando che l'amore e l'educazione che si dispensano ad un bambino non dipendono dagli orientamenti sessuali dei genitori (mi pare ovvio), mi chiedo se siano o meno necessarie la figura del padre e la figura della madre, per un bambino.
Mi sono un po' informato sulla faccenda ed ovviamente ho trovato ricerche che palesano la necessità di avere due figure distinte ed altre che palesano l'opposto.
Per questo motivo sono ancora perplesso.
Qui trovi una sinossi del pensiero su cui si fonda l'odio palesato senza ritegno per le donne e la sessualità in genere http://www.fattinonfoste.it/1/upload/rifiuto_della_sessualita_.pdf
Come hai detto tu, la Chiesa non può modernizzarsi perchè dipende da scritti di un lontano passato, dai quali non può prescindere.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/22/adozioni-gay-pro-e-contro-secondo-ricerche-scientifiche/359769/
Qui trovate un articolo, a mio modo di vedere ben scritto anche se non va troppo in profondità, sui pro e contro dell'adozione per genitori omosessuali.
Il mio dubbio è comunque restato tale.
@ B.
Grazie del link, molto interessante!
@ renzo:
nemmeno io ho una opinione definita sulle adozioni da parte delle coppie gay, in parte per gli stessi motivi che citi, in parte perchè il punto di partenza rimane quello di valutare l'alternativa all'adozione (magari un simpatico orfanatrofio bielorusso).
Il fatto è chi, in assenza di motivi diversi dalla fede, ha solo certezze.
Ciao
Paolo
Sicuramente qualche anno fa non avevo maturato un'opinione definita, ora pero' ho capito che quei pochi dubbi erano dimostrazioni latenti di intolleranza.
Certamente mi autoassolvo per i dubbi passati poiche' la nostra società è molto (troppo) omogenea e non ci fornisce adeguati spunti riflessivi per maturare la sufficiente flessibilità mentale in relazione all'accettazione di paradigmi più universali.
Saluti,
MS
Da buon anticlericale non posso che essere d'accordo con Uriel:
http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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