Biloslavo, giornalista a coerenza limitata?

Buongiorno,

ier l'altro mi è capitato di leggere una "bellissima" ed obliqua excusatio non petita del giornalista che scrive su il Giornale circa il baillame nato dalla vergognosa vicenda dell'estradizone della moglie e della figlia del principale oppositore del regime cazako. 


Sostanzialmente Biloslavo, che un tempo si distingueva come inviato di guerra freelance (1), sostiene che la sinistra italiana si sarebbe  innamorata per "motivi di bottega politica" dell'asilante la cui famiglia abbiamo estradato in Kazakistan, quell'Ablyazov che, secondo Biloslavo, "su gran parte dei media, viene dipinto come un eroe"

Il che potrebbe anche sembrare verosimile, ma si scontra con il fatto che in realtà non sono riuscito a leggere da nessuna parte alcun articolo particolarmente elogiativo di Ablyazov, personaggio di cui Biloslavo si affretta invece ad informare i lettori che "non sembra proprio uno stinco di santo, è rincorso da tre mandati di cattura internazionali", pur ammettendo che i suoi guai con Kazakistan, Ucraina e Russia hanno avuto inizio solo e proprio quando viene esautorato dal Nazarbayev, il dittatore kazako (e dimenticandosi invece di dire che gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico dall'Inghilterra).

Il fatto è che Ablyazov potrebbe essere Belzebù in persona, con corna, coda e zampe di capra, in versione pedofila, negra, ebrea, comunista, rom ed omosessuale (ho dimenticato qualcosa dallo scaffale pregiudizi e simpatie?): il problema generato da quanto avvenuto, contrariamente a quanto vorrebbe far passare Biloslavo, rimane per intero e, malgrado le ricostruzioni che addebitano tutto alle leggerezze dei funzionari del Ministero dell'interno, mantiene tutti gli angoli oscuri derivanti dal ruolo che vi ha avuto uno Stato estero, dittatoriale, con il quale intratteniamo forti relazioni economiche e imbarazzanti rapporti personali tra politici di alto rango. 

Perchè ad essere estradato non è stato Ablyazov (anche se fosse il terribile criminale inseguito da montagne di ordini di cattura internazionali di cui Biloslavo ci narra), ma i suoi familiari, tra i quali spicca una spietata e ferocissima bambina di sei anni.

Perchè abbiamo estradato in un Paese che non rispetta i diritti civili due persone che lì sono in pericolo e limitate nella loro libertà.

Perchè le accuse per le quali in Kazakistan viene limitata la libertà della moglie di Ablyazov, la signora Shalabayeva, sembrano essere state formalizzate altrettanto tempestivamente in occasione del raid italiano di quelle che nel 2009 avevano colpito il marito, dopo la sua caduta in disgrazia nei confronti del dittatore e ad uso e consumo di quest'ultimo.

Perchè gli interessi economici dell'Italia poco devono avere poco a che vedere con il rispetto dei diritti civili da parte degli stati con i quali fa affari.

Lo sosteneva Biloslavo stesso, giustamente, quando si indignava davanti all'ipotesi che i due fucilieri del S.Marco incriminati in India per la loro attività anti pirateria sulla Erika Lexie fossero stato ignobilmente sacrificati nel tentativo di preservare gli interessi economici nazionali, visto che in quel momento c'era in ballo una grossa commessa di Finmeccanica nel settore militare...

Mi sa che sono incappato nell'ennesimo pennivendolo che si indigna a cottimo e solo pro domo sua.

Ciao

Paolo

P.s. su cotanta testata, anche per questo caso, poteva mancare la colpevolizzazione dei magistrati?

(1) Credo di ricordarlo in Iraq, ai tempi dell'invasione U.S.A., quando credeva di riconoscere in due stra-obsolete centrifughe per il trattamento del sangue (le riconobbi perchè ne avevo già gestite altre identiche per lavoro) le prove che il regime iracheno stesse arricchendo l'uranio per preparare le armi di distruzione di massa e la giustificazione della santa crociata di Bush. In un ambulatorio prelievi nella periferia di Bagdad. :-)

5 commenti:

renzo ha detto...

Perchè, scusa, esiste un "giornalista" che non sia un pennivendolo al Giornale? Uno ne chiedo.

E si potrebbe allargare il discorso a taaaanti altri giornali e giornalai, come ben sai. Non ultimo il FQ, che sulla polemica su Bondi e l'Ilva ha detto un paio di grosse cazzate, per usare un eufemismo.
E lo dice uno che in principio e per mezz'anno circa è stato abbonato al FQ, credendo sulla sua affidabilità.

Ecco, l'affidabilità. Quale giornale o sito di notizie ormai è affidabile?
C'è rimasto solo Il Post?
Credo proprio di sì.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

almeno in Iraq ci è andato, dai, povero giornalista ;-)

La strategia di mettere in bocca all'avversario politico (in questo caso ai giornali di quell'area) stupidaggini che non sono mai state pronunciate è abitudine diffusa nel melmoso mondo dell'"informazione" nostrana.

Fa il paio con l'astuto artificio di chi-sappiamo-noi nell'invitare in trasmissione personaggi che non rappresentano nessuno, ma vengono presentati come rappresentativi di una parte politica. Costoro, pieni di sé per poter parlare in radio, se ne escono con le solite frasi deliranti che il giorno dopo compaiono sulla colonna delle tette (o peggio tra le notizie principali) di giornali oggettivamente complici.

In questo modo il lettore pigro e già orientato politicamente rinforza il suo disprezzo per gli avversari, sulla base di argomenti non veri.

I fatti, la verità, l'oggettività scompaiono nel frastuono generato dalla categoria selezionata tra il peggio del Paese.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

In realtà non ce l'ho con il povero Biloslavo, ma con l'atteggiamento dei troppi che in questi giorni stanno cercando di travisare quanto successo.

Abbiamo estradato due persone in un Paese dove i loro diritti civili non sono garantiti.

E parlare, come si sta facendo, di quanto (forse) sia cattivo Ablyazov è parlare di tutt'altro e nulla modifica nel fatto che, lo ribadisco, abbiamo estradato due persone in un Paese dove i loro diritti civili non sono garantiti.

E nemmeno il fatto che accidentalmente nessuna delle due persone sia Ablyazov o che forse le accuse ad Ablyazov potrebbero essere strumentali cambia qualcosa...

Ciao

Paolo

renzo ha detto...

@ Paolo

Come si dice dalle mie parti (ovviamente sarebbe in dialetto emiliano):

Cosa ti aspetti da un buco del culo, un mazzo di garofani?

:)

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

ieri da Loquenzi ne hanno parlato ed è stato molto ripetuto che il punto principale è quello di aver estradato in un Paese che rispetta poco i diritti due persone che non sono accusate di nulla.

Naturalmente il sodale di Alfano chiamato in causa fingeva di non capire e cincischiava generando il solito polverone confusionario.

Saluti

T.