Oh!, ma che bella intercettazione!

Buongiorno,

facciamo finta che il vostro coniuge/partner abbia assoldato un detective privato per controllarvi e che questo abbia messo sotto controllo il vostro cellulare, il vostro telefono, le vostre e mail, i vostri profili social e, perchè no, abbia installato un po' di cimici nel vostro ufficio.

Oppure che a farlo sia stato un vostro amico. Oppure ancora un socio in affari.

E facciamo finta che una persona, magari lo stesso detective che ha provveduto ad una parte delle intercettazioni, venga ad avvertirvi della situazione.


Chiedetevi quale sarebbe la vostra reazione. E lasciatemi presumere, magari sbaglio ma lo trovo ragionevole, che questa oscilerà tra il deluso per la mancanza di fiducia e l'incazzato duro per la perdita della privacy o di informazioni economicamente essenziali. Sarete probabilmente diffidenti nei confronti di chi vi ha avvertiti, ma interessati ad avere da lui una panoramica completa di cosa vi è stato carpito e, soprattutto, di come questo stia avvenendo. Pretenderete dal mandante almeno ampie spiegazioni e garanzie a tutela della vostra privacy.

Porca vacca, una cosa simile avreste potuto aspettarvela da un partner in una relazione logorata ed in crisi, da un avversario, da un concorrente, ed anche così vi sareste incazzati ed avreste preteso rifusione del danno e garanzie.

Nell'ormai silenziato caso Snowden sembra che la politica italiana (e non solo lei) abbia deciso invece di comportarsi in maniera originale: ho sentito il Presidente del Consiglio Letta dare per scontato che ci sarebbero state fornite valide motivazioni dagli USA (ma non gliele ho sentite pretendere) e l'ho sentito esultare davanti alla promessa che queste sarebbero state date (e non mi risulta che ciò stia avvenendo) (1), ho sentito sostenere che siamo stati intercettati non ai nostri danni ma per il nostro bene (probabilmente abbiamo bisogno di un tutore, forse siamo incapaci di intendere e volere,...), ho sentito sostenere che avere l'ambasciata infestata dalle cimici di un alleato è una cosa normale,...

Follia.

E la cosa ancora più folle è che a sostenere con maggior forza e convinzione queste posizioni assolutorie di un comportamento ai nostri danni sono quelli che con maggior forza hanno triturato i maroni delle italiche genti rivendicando la sacralità della privacy davanti ad una magistratura che pretendeva di intercettare i telefoni di chi risultava coinvolto in indagini per reati talvolta gravi. Un bell'esempio di coerenza.

Ed altrettanto folle è che Snowden venga trattato da coloro che ha avvertito dell'intrusione come un indesiderabile appestato piuttosto che come una fonte di informazioni per prendere adeguate contromisure, sino al punto che, ancora una volta, la figura dei difensori dei diritti fondamentali la faranno, come già fu nel caso Assange, degli Stati che di liberale hanno poco.

Ciao

Paolo

(1) Cosa c'è di più inadeguato di un Presidente del Consiglio che rinuncia a priori a richiedere garanzie,  riparazione e scuse per un danno subito e persino a farselo quantificare? Quanti appalti hanno perso le nostre ditte perchè i concorrenti USA hanno avuto una imbeccata? Quanti accordi commerciali sono sfumati o sono stati ridimensionati? Quanta sovranità ci è stata tolta?

1 commento:

Guido ha detto...

Sono d'accordissimo con quello che scrivi.
Oltretutto, ritengo che lo spionaggio sia ormai al 90% industriale e che gli americani, come i cinesi in primis, spiino soprattutto per favorire le proprie aziende: un motivo in più per essere molto inca**ati, come sembra lo sia Merkel.
Ma Letta non è la Merkel e l'Italia non è la Germania... :-(