Sopravvivere alla grande

Buongiorno,

accolgo ormai senza stupore, ma sicuramente con delusione, le dichiarazioni del viceministro dell'economia e delle finanze Stefano Fassina, la cui omologazione nel governo delle larghe intese (chissà poi perchè ci ostiniamo a chiamarlo così: l'unica cosa su cui son d'accordo è star fermi...) rappresenta l'ennesimo passo del PD verso un '"essere uguali" al PdL che non mi piace per niente e che il M5S avrà sempre buon goco a rinfacciargli.

Cosa mi ha colpito delle recenti dichiarazioni di Fassina? Il fatto che anche lui, come troppi hanno già fatto sinora, si sia avviato lungo il sentiero che assolve gli evasori fiscali, oppressi da una tassazione formalmente esorbitante ma in realtà ben più contenuta, con la sua "Esiste anche una evasione di sopravvivenza".

Perchè, se è vero che il problema esiste (e non mi sognerei certo di affermare il contrario) è vero che, nel bilancio dell'evasione fiscale quella che Fassina chiama "evasione di sopravvivenza" mi pare abbia un peso estremamente limitato.

Almeno a quanto afferma l'Agenzia delle Entrate, che un paio di settimane fa ci ha tenuto a ricordare un po' di numeri circa il fenomeno dell'evasione negli anni dal 2000 al 2012:
  • grazie alla lotta all'evasione sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro
  • la somma effettivamente riscossa e' di 69,1 miliardi di euro (meno del 9%)
  • 193,1 miliardi hanno goduto di uno sgravio totale
  •  il valore dei ruoli da riscuotere ammonta a 545,5 miliardi (di cui però 107,2 -circa il 20%- riguardano soggetti in fallimento)

Insomma, io sarò anche molto tirchio, ma parlare di "sopravvivenza" davanti a 500 mila euro mi pare un tantinello improprio. Un po' come definire merendina un lauto banchetto a base d'ostriche e champagne. Immagino che anche voi con quelle cifre "sopravvivereste" alla grande. 

E quindi, forse, se vogliamo ragionare sull'evasione fiscale, ci conviene ragionare e parlare di come affrontare dell'80% del problema, quello in cui (passatemi il luogo comune) molti "sopravvivono" destreggiandosi tra attici, yacht e fuoriserie, piuttosto che parlar d'altro nascondendoci dietro a dettagli inferiori di un ordine di grandezza, perchè il tempo per parlar d'altro per l'Italia non c'è più.

Ciao

Paolo

P.S. e, ovviamente, anche accapigliarsi su IMU e rincaro dell'IVA davanti alle cifre che devono allo Stato certi presunti fortunati sopravvissuti è non affrontare il problema e smarrirsi nei dettagli perdendo d'occhio quelli che dovrebbero essere i veri obiettivi di un governo decente.

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

avevo preparato un post, ma vedo che mi hai anticipato, incollo qui le mie osservazioni:

Leggo qui http://goo.gl/zn9WVE che non solo la frase "Esiste anche un'evasione di sopravvivenza" è un'ovvietà nella situazione attuale, ma anche è un'ovvietà che Fassina ha espresso già mesi fa.

Osservazioni:

È vero che, con la pressione fiscale attuale ci sono situazioni di imprenditori in crisi che non sono in grado di pagare le tasse? Sì
È vero che esistono anche imprenditori e commercianti che ritengono che sopravvivere equivalga a mantenere un tenore di vita elevato? Sì
È vero che esistono anche persone che quel tenore di vita, oltre che con il cambio lira euro, se lo sono permesso evadendo da sempre? Sì

Ieri il buon Barisoni si è molto agitato su questo argomento, fermandosi - come i difensori destrorsi di Fassina - alla prima osservazione, ma mancando di ammettere che chi ricade negli altri due casi userà la stessa formula di "evasione di sopravvivenza" incurante del fatto che ai piedi porta scarpe da 300 euro.

Queste persone, con buona pace di Barisoni, vanno colpite duramente tanto quanto i grandi evasori.

Resta poi sempre fuori dal dibattito il legame tra la tendenza alla piccola e la crisi del sistema italiano. Tutta la solidarietà che si vuole per chi oggi è in difficoltà, ma perché è stato favorito questo sistema fragile di aziende troppo spesso impreparate alla competizione internazionale?

Infine in radio ieri un tale si indignava (guarda un po') che certe frasi in bocca a berlusconi provocano scandalo, mentre invece "qui niente" diceva. Fassina è stato attaccato da tutte le parti e per questo titolare di diritto di voto "qui niente".

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

... e non ho linkato nulla sui datori di lavoro che, pressochè sistematicamente da decenni, risultano oltraggiosamente guadagnare meno dei loro dipendenti, aiutati in ciò dal fatto che il machinùn in leasing, le cene fuori, la casa "uso foresteria", per loro sono costi da detrarre, per il dipendente spese.

Confermo: giustificare la tolleranza nel perseguire l'evasione con il piccolo artigiano che realmente non ce la fa è sbagliato. Perchè probabilmente se anche solo un terzo di quell'80% di posizioni oltre i 500mila euro fossero incassate, chi evade realmente per necessità ne trarrebbe vantaggio, vedendosi ridurre le tasse e/o migliorati i servizi.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Io credo che il problema sia cosa queste persone intendono per sopravvivenza.

Il macchinone, la casa e l'abbigliamento costosi, e quindi il tenore di vita sono considerati indispensabili.

Solo con stangate furibonde a questo modo di pensare antisociale, si risolve il problema.

T.