Buongiorno,
la frase del giorno è quella pronunciata ieri dal Premier Monti che rimarca come per i giovani il posto fisso non esista più, e come, in effetti il cristallizzarsi in una unica esperienza lavorativa sia noioso.
Tutto vero e condivisibile. Anzi, aggiungerei che cambiare lavoro permette al lavoratore di valutare meglio le proprie attitudini, di non farsi dare per scontato, di portare con sè il valore aggiunto di una esperienza che nell'azienda in cui va a lavorare non è detto ci fosse.
Mi sorge però un dubbio.
Perchè Monti si rivolge ai giovani, che già cambiano millanta lavori e se ne hanno modo emigrano, e non a quelle parti della società che rendono il noioso posto fisso mooolto più conveniente per loro del cambiare?
Perchè non parla a quelle banche (che ben conosce) che (giustamente, in assenza di garanzie) rifiutano credito, mutuo e talvolta persino il conto bancario a chi non sia in grado di produrre una busta paga che abbia le caratteristiche della remunerazione da posto fisso?
Perchè se la legislazione in materia di lavoro portasse ad avere una remunerazione dei precari tale da compensare con un maggior reddito il rischio di restare periodicamente senza lavoro, probabilmente le banche non li tratterebbero come paria ed i giovani non vivrebbero con il mito di un posto fisso che ha una deleteria capacita' di cristallizzare nell'immobilismo la nostra società.
Insomma, il discorso è giusto, ma fatto alle persone sbagliate.
Monti convinca aziende e banche, ed il problema si risolverà in gran parte da solo. Ma sino a quando il posto fisso, che pur frena la crescita economica del nostro Paese, sarà più sicuro, garantito e retribuito temo che dovrà fare i conti con la scarsa vocazione al martirio che contraddistingue TUTTI, senza esclusione (e, oggigiorno, i giovani forse meno degli altri).
Aggiungerei infine che, visti i tassi di disoccupazione che interessano i giovani (che costituiscono sempre più la stragrande maggioranza dei precari), ha poco senso parlare di posto fisso. Il problema è parlare di lavoro tout court (o di posto di lavoro, come quelli non più giovani sono abituati a fare).
Ed è quello che mi aspetto faccia un governo che ha annunciato maggiore equità e di non voler chiedere sacrifici sempre ai soliti...
Aggiungerei infine che, visti i tassi di disoccupazione che interessano i giovani (che costituiscono sempre più la stragrande maggioranza dei precari), ha poco senso parlare di posto fisso. Il problema è parlare di lavoro tout court (o di posto di lavoro, come quelli non più giovani sono abituati a fare).
Ed è quello che mi aspetto faccia un governo che ha annunciato maggiore equità e di non voler chiedere sacrifici sempre ai soliti...
Ciao
Paolo
2 commenti:
Buongiorno,
Il presidente del consiglio pro tempore Mario Monti si è fatto contagiare dalla malattia di tutti i politici di professione: il presidenzialismo televisivo.
Dopo le comparsate da Vespa e da Fazio ieri era a Matrix.
Ecco, caro PdC meno chiacchiere come quella sulla monotonia del posto fisso, e più fatti vedi alle voci tagli agli stipendi dei parlamentari - so già che si obbietterà che MM ci può far poco, ma esprimersi ed esporsi pubblicamente non fa male e fa guadagnare in fiducia - o sulla vicenda delle frequenze televisive.
Aggiungo che la penso perfettamente come te, sulle conclusioni che fai nel post!
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