Il suicidio radicale

Buongiorno,

non ricordo se il mio primo voto sia andato ai radicali o meno, di certo hanno a lungo goduto di simpatia, stima ed attenzione da parte mia, in quanto alfieri di una serie di campagne politiche volte a sensibilizzare il Paese nei confronti di problematiche se vogliamo spesso vissute come marginali, ma che segnavano il confine dei diritti civili nella nostra società (a quel tempo divorzio ed aborto erano già acquisiti, si parlava di droghe leggere, finanziamento pubblico ai partiti, carceri - già allora-, in generale dei diritti delle minoranze, laicità dello Stato, ...).


Ancora oggi, con poche eccezioni spesso sopravvenute a fronte di mutamenti dello scenario di riferimento, mi riconosco in quelle battaglie: le uniche eccezioni sono quelle relative al finanziamento pubblico ai partiti (già allora ritenevo fosse necessario, anche se, ovviamente, limitato e regolato in maniera seria) e quello relativo alle droghe leggere (con il passare del tempo sono state selezionate e distribuite sul mercato varietà di marijuana aventi contenuti di principio attivo di ordini di grandezza superiori a quello di allora: purtroppo non credo si possa più parlare di droghe leggere allo stesso modo. Sarebbe come considerare alla stessa stregua un birretta ed un forte superalcolico).

Pur non condividendo le modalità, spesso apparentemente folkloristiche, con cui il partito radicale si muoveva sulla scena politica, mi rendevo conto della loro necessità, a fronte di un sistema informativo che già allora marginalizzava in maniera sistematica ogni proposta politica che non fosse facilamente inquadrabile in uno dei principali filoni politici di allora (ex fascisti, democristiani, socialisti, comunisti).

Mi sorprese e trovai incoerente e forzata l'alleanza interessatissima che Pannella mise in piedi con Forza Italia nel 1996, anche se alcune posizioni ideologiche radicali trovavano formalmente collocamento in quell'area politica (nella fattispecie le posizioni liberiste, mal digerite da una sinistra che era invece più sensibile alle tematiche dei diritti civili), area cui alcuni esponenti radicali (ad esempio Benedetto Della Vedova) si affezionarono.

Dopo tutta questa lunga premessa, non mi resta che constatare che l'ormai fallito tentativo di alleanza tra Radicali e la Destra rappresenta la negazione di tutto quanto i Radicali (ed il partito di Storace, che però non mi interessa in queso discorso) abbiano mai sostenuto sinora: non è pensabile portare avanti una battaglia politica per estendere i diritti civili, la libertà e la laicità dello Stato camminando a fianco della destra più retriva, quella che ha pervicacemente rifiutato di affrancarsi dal passato fascista.

E purtroppo questo passo segna, dal mio punto di vista, la pietra tombale su qualsiasi apprezzamento possibile dell'operato di Pannella, che mi auguro sia il più presto possibile soppiantato da una Emma Bonino che mi pare abbia ormai una credibilità ed una coerenza molto superiori a quelle del vecchio leader. Diversamente l'esperienza radicale temo sia destinata a concludersi nella più ingloriosa delle maniere.

Ciao

Paolo

4 commenti:

Roberto ha detto...

Ciao Paolo, riguardo alla marijuana, desidero fare un paio di commenti. Prima di tutto, non e` corretto dire che il contenuto di principio attivo e` aumentato di "ordini di grandezza" e soprattutto che cio` sia un rischio. Cito Wikipedia:

A scientific study published in 2000 in the Journal of Forensic Sciences (JFS) found that the potency (THC content) of confiscated cannabis in the United States (US) rose from "approximately 3.3% in 1983 and 1984", to "4.47% in 1997". It also concluded that "other major cannabinoids (i.e., CBD, CBN, and CBC)" (other chemicals in cannabis) "showed no significant change in their concentration over the years".[89] More recent research undertaken at the University of Mississippi's Potency Monitoring Project[90] has found that average THC levels in cannabis samples between 1975 and 2007 have increased from 4% in 1983 to 9.6% in 2007.

[...]

While commentators have warned that greater cannabis "strength" could represent a health risk, others have noted that users readily learn to compensate by reducing their dosage, thus benefiting from reductions in smoking side-hazards such as heat shock or carbon monoxide.


L'ultimo commento e` in linea col fatto che diversi studi hanno rilevato come i fumatori di sigarette "light" inspirino il fumo piu` profondamente e lo trattengano piu` a lungo nei polmoni, oltre che fumare piu` sigarette.

Molti studi hanno poi fatto notare come la marijuana dia meno dipendenza che tutte le droghe legali e illegali testate. Addirittura meno della caffeina (mai sofferto di astinenza da caffeina? Io si`: non e` divertente). Per inciso la nicotina (perfettamente legale in tutte le sue forme) produce dipendenza piu` velocemente e piu` intensamente che droghe demonizzate come cocaina e eroina. La nicotina e` in testa a questa poco piacevole classifica.

Last but not least, tutte le forme di alcolici, dalla birretta al centerbe (anche 80% di alcol), sono legali.

Scusa per l'off-topic ma quando ci vuole ci vuole! ;-)

Roberto

PaoloVE ha detto...

Ciao Roberto,

ogni precisazione è benvenuta.

In realtà concordo con gran parte del tuo commento, con un dubbio sul dato iniziale, per il quale trovi indicazioni che più o meno nello stesso periodo indicano l'aumento del THC da circa il 2% o meno a circa il 20%, il che rappresenta l'ordine di grandezza che ricordavo.

Un giorno mi racconterai in cosa si traduca l'astinenza da caffeina: mi verrebbero in mente dei colpi di sonno, ma credo che la versione buffa sia meno spiacevole del reale.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

P.S. Ogni tanto mi faccio un sigaro, ogni tanto una grappa, bevo ogni giorno qualche caffè: confesso che mi secca sentirmi razzista nei confronti della marijuana... :-)

Ciao

Paolo

Roberto ha detto...

Tralasciando la discussione sui numeri, che a volte possono essere "massaggiati", onestamente penso che nel caso della marijuana in particolare, ma in genere per tutte le droghe illegali, il proibizionismo faccia solo danni: si finanzia la malavita per motivi completamente artificiali, perche` e` ormai chiaro che le droghe illegali non sono piu` pericolose o dannose di quelle legali.

Considera che non si e` mai sentito parlare di morti per overdose di THC (il principio attivo della marijuana), mentre alcol e nicotina mietono vittime sia direttamente che indirettamente. Ultimamente, grazie alla gran moda degli energy drinks tra i giovanissimi, si assiste anche a un boom di overdosi di caffeina, soprattutto negli USA dove tali drink sono venduti in lattine da 20 fl oz (591 ml).

Per quanto riguarda la caffeina, Davide da piccolo dormiva veramente malissimo. C'e` stato un periodo di diversi mesi nel quale per funzionare normalmente bevevo litri di caffe`. Quando ho ridotto il consumo a dosi normali, ho sofferto di forti mal di testa, stanchezza, incapacita` di concentrarmi anche sulle cose piu` banali e dolori "influenzali". Il mal di testa, pero`, e` stato veramente difficile da sopportare, soprattutto sapendo che sarebbero bastati un paio di caffe` per migliorare la situazione... Fortunatamente dura poco. Mi pare che dopo una settimana il peggio fosse passato. Adesso ho molto piu` rispetto per il caffe`.