Buongiorno,
mi rendo conto che la campagna elettorale è solo all'inizio, mi rendo conto che sulla scena non c'è più un solo politico che ruba la scena con gag e boutade ad alzo zero, ma gliene si è aggiunto anche un secondo (magari un filo più professorale ma altrettanto propenso ad addossare a tutti ogni colpa e a cambiare idea ogni piè sospinto), mi rendo conto che l'indole del segretario del PD non è certo quella di chi ama monopolizzare la televisione, mi rendo conto che il suo repertorio di ca**ate è molto meno fornito di quello della concorrenza, mi rendo conto che il suo potenziale elettorato non sarebbe entusiasta di vederlo protagonista di certi cabaret politici che stanno passando a sproposito sotto l'etichetta di informazione politica, mi rendo conto che dobbiamo ancora completamente smaltire l'effetto delle primarie, mi rendo conto che certi argomenti non fanno audience, ...
Resta però il fatto che il PD ed il suo segretario sono di fatto spariti dai media, a favore degli oltremodo significativi pifferi di Monti e Berlusconi.
E con loro sono sparite le possibilità che hanno gli italiani di essere informati sui programmi e sulle intenzioni di quello che sinora mi è sembrato essere il partito in grado di garantire la prospettiva del miglior compromesso tra rinnovamento, affidabilità e capacità di governo, programmi ed intenzioni che vengono attualmente offerti loro attraverso il filtro degli occhiali di chi ha fatto motivo di vita di un'avversione al comunismo (avversione che si è ormai estesa a tutta la sinistra, a gran parte del centro e, probabilmente a parte della destra), che ne offre una riproposizione un tantinello cupa ed alterata, per così dire.
Confermo il mio sinora vano auspicio e ribadisco che la sua capacità di rubare la scena sarebbe in questo momento molto preziosa per evitare che il PD esca completamente dall'inquadratura di una informazione superficiale e distratta.
Diversamente il rinnovamento italiano finirà coll'essere appannaggio degli accoliti di Berlusconi piuttosto che di quelli di Casini. E l'esito di questa situazione sarebbe tragicamente scontato.
Quindi, cari i miei Bersani e Renzi, svegliatevi, per cortesia. Prima che sia troppo tardi e l'Italia si ritrovi ad aver a che fare con i moderati alla Binetti e alla La Russa.
Ciao
Paolo
3 commenti:
Buongiorno,
concordo pienamente, è ora che Bersani e Renzi si facciano vedere.
Vanno però osservate due cose, che si contrappongono, ahimé.
Da un lato ci sarebbe l'opportunità di evitare di usare i metodi berlusconiani di invasione della TV*: ogni giorno ne spari una diversa, fai gag da Bagaglino, offendi il tuo avversario su cose che nulla hanno a che vedere con la politica e via dicendo.
Dall'altro, nel disgustoso porcile che è l'informazione italiana, per finire in prima pagina bisogna essere B, oppure applicare almeno in parte il suo metodo.
Trovo che la figura di Renzi potrebbe trovare una sintesi dignitosa in questa pessima situazione.
Saluti
T.
*Monti sta applicando metodi simili, evitando la volgarità che per fortuna non è nel suo stile: restano comunque le sparate in contraddizione con quanto detto fino a un mese fa e lo scarso spazio dedicato ai programmi concreti.
Sono d'accordo.
In una campagna elettorale in cui due settantenni (più o meno credibili) stanno monopolizzando l'"informazione" televisiva, credo che dovrebbe cominciare ovviamente a muoversi anche Bersani, ma soprattutto Renzi.
Le doti di comunicazione in politica hanno la stessa importanza (purtroppo) dei contenuti. Renzi queste doti innegabilmente le possiede, ed è giunto il momento di sfruttarle. Non per parlare di alleanze e cavolate varie, ma per esporre i programmi e far emergere le contraddizioni dei due attempati signori.
L'importante è che non cada nei tranelli dei due vecchietti, che faranno di tutto per portare la discussione sulle differenze tra Renzi stesso e Bersani, emerse durante le primarie.
Mi accodo all'esortazione di Paolo: dai Pierluigi e Matteo, salite a bordo caxxo!!
@ Tommaso
Ho scritto il commento prima di leggere il tuo, mi trovi completamente d'accordo.
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