Quell'ultimo ponte (non quello bianco)

Buongiorno,

qualcuno di voi ricorderà che sino ad un annetto fa vi avevo periodicamente tediato al lungo con la storia del mitico "ponte bianco" di Camposampiero, in provincia di Padova.

mode Istituto Luce on (1)

Si tratta di un mirabile manufatto che svetta sopra il piano di campagna, destinato a superare in atto quasi futuristico con solo agile balzo l'ostacolo di un canale e a dare sollievo agli operosi abitanti di via Nievo, risultato dell'opera dell'ingegno e dell'impegno delle venete genti, rimasto incomprensibilmente per oltre quattro lunghe stagioni precluso al pubblico utilizzo benchè fatto e finito, simbolicamente dipinto nel colore della luce ed al giorno d'oggi ormai da tempo percorso dagli indefessi trasportatori che fanno circolare le merci come sangue nelle vene del Nord Est.

mode Istituto Luce off

Ebbene al cosiddetto ponte bianco affiancai la segnalazione di un altro paio di ponticelli realizzati nel veneziano che anelavano essere traversati da qualche utilizzatore a giustificazione della propria esistenza, un po' come certi soldati che dopo anni e anni di addestramento ed esercitazioni nel fango un po' di voglia di guerra, alla fine, ce l'hanno. Avete presente "Ill deserto dei Tartari", vero?

 
Di uno dei due casi ebbi modo di segnalarvi la fine dell'attesa in questo post.

Dell'ultimo caso superstite vi segnalo che ci sono delle novità che oserei definire torride (!?!). Il ponticello, prima di essere aperto (se mai lo sarà), già richiede manutenzione.

Ma possiamo sicuramente aspettarci una fulminante soluzione di tutti i suoi problemi, visto che, dopo essere stato palleggiato tra Comune, Provincia e Cav (la società che gestisce il Passante di Mestre), passa sotto la giurisdizione dell'Anas per assurgere a nuove e più luminose sorti.

Ciao

Paolo

(1) va bene anche il mode Vittorio Gassman "pomposo", se preferite.

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