Buongiorno,
tempo fa, a valle della nomina a ministro dell'integrazione di Cecile Kyenge mi sono ritrovato a leggere un post di Uriel dal titolo "Il ministro dei negri è un negro" che sosteneva, con i toni urticanti che lo contraddistinguono, che si trattasse sostanzialmente di una manovra ipocrita, di facciata, sbagliata ed anche un po' razzista.
Non conoscendo nulla del passato della Kyenge, e quindi non essendo a parte dei meriti e delle capacità che le sarebbero valse il ministero, anch'io, fermandomi all'aspetto più evidente della cosa, ho avuto (ed ho tuttora) l'impressione, magari sbagliata, che in fondo si sia trattato proprio di quello. Un gesto buonista, sostanzialmente ipocrita se non proprio razzista.
Devo ammettere però che la Ministra si sta dimostrando tutt'altro che inutile, anche nel suo ruolo istituzionale e forse suo malgrado, perchè sta dando visibilità con la sua sola presenza ad un paio di aspetti poco considerati ed anzi, almeno in caso, frequentemente negati e sta cambiando la percezione di alcuni pregiudizi.
In primo luogo sta facendo emergere in maniera evidente e chiara la dimensione del substrato razzista che alligna in Italia, in particolare tra gli esponenti della Lega (ma non solo, anche tra i Forzanovisti e persino in esponenti di SeL) e la sua grettezza: il continuo rincorrersi di minacce, insulti, provocazioni, oranghi, cocchi, banane e crodini da parte di indegni esponenti politici anche di peso rilevante é la misura di quanto ampie parti del Paese siano biecamente razziste in maniera più o meno scoperta.
Ed il fatto che i colleghi d'area politica in Europa prendano ampie distanze dai "nostri" provocatori (come avvenuto nel caso di Borghezio espulso da parte del gruppo parlamentare europeo di Efd dal presidente Nigel Farage), mentre in Italia non si riscontrano provvedimenti di analoga portata, denota che certe posizioni sono una caratteristica italica e che certa grettezza non è condivisa altrove.
Alla faccia dei tanti che hanno frequentemente negato l'esistenza di sentimenti razzisti in Italia ed il fatto che spesso QUESTI eccedano rispetto a quanto succede in altri Paesi.
Ma c'è di più e di meglio, perchè spesso simili provocazioni hanno avuto l'effetto di vellicare i sentimenti dei razzisti, cercandone ed ottenendone l'appoggio ed il voto.
E stavolta la Ministra Kyenge, di volta in volta affiancata ad un lanciatore di banane piuttosto che ad un invocatore di oranghi, mantenendo un comportamento istituzionale e tutt'altro che vittimista, sta sempre sistematicamente dimostrando come sia lei ad avere le caratteristiche che rendono una persona civile in quantità molto maggiore di chi l'attacca e la provoca.
Guardate le foto, ascoltateli parlare, guardate come si comportano: tra la Kyenge e Borghezio, tra la Kyenge e Calderoli, tra la Kyenge e Stival, tra la Kyenge e la Velandro, tra la Kyenge e chi lancia banane, chi vi sembra essere un signore, chi avere maggior cultura, chi più adeguato ad un ruolo istituzionale? Per chi provate simpatia e verso chi rabbia, disprezzo, imbarazzo?A chi preferireste essere accostati? Con chi preferireste andare a cena? A chi preferireste stringere la mano?
Non so se la cosa sia stata voluta, ma molti pesci evidentemente non vedevano l'ora di abboccare all'esca negra. Magari non erano proprio i più intelligenti, perchè le loro provocazioni si sono scontrate sulla Kyenge e si stanno secondo me ritorcendo contro di loro e gli stanno facendo fare la figura del verme.
Da parte mia tanto di cappello: credo che davanti ad un simile oltraggioso e continuo fuoco di fila la mia pazienza si sarebbe esaurita già da un bel po' e mi avreste visto attaccato al collo di qualcuno, in atteggiamenti molto poco istituzionali, con il risultato che le differenze tra gli uni e gli altri sarebbero state molto meno visibili.
Paolo
5 commenti:
Buondì,
Verissimo quanto scrivi.
l'Italia è un Paese molto arretrato in molti aspetti tra cui il razzismo.
Lo si vede proprio come tu dici dall'accettazione indifferente delle uscite delle bestie leghiste e non. Lo si vede dai nostri stadi e dal sostanziale supporto accordato ad ultras che con l'homo sapiens hanno poco a che fare.
Lo si vede dal fatto che le reazioni ipocrite delle stesse bestie leghiste invece di essere smascherate vengono discusse prendendole sul serio.
Lo si vede anche dai fiumi di inchiostro su Balotelli e la retorica a lui dedicata.
Saluti
T.
PS: Trovo che i Cruciani falliti à la Uriel che tanto stigmatizzano i buonismi e si crogiolano nel proprio essere politicamente scorretti siano parte del problema. Altro che urticante, volgare e prolisso.
@ Tommaso:
per quanto mi riguarda Cruciani e Uriel non hanno nulla da spartire, al di là dei modi volutamente irritanti.
Cruciani non ha (o non vuole mostrare) un centesimo delle capacità logiche ed argomentative di Uriel. Non ricordo quando è stata l'ultima volta che mi ha stimolato un pensiero che non fosse di mera irritazione. Per fastidioso che sia, ben altro tiro fuori dai post di Uriel, anche quando non li condivido o vi trovo illogicità o incongruenze.
Ciao
Paolo
Condivido il pensiero di Paolo su Uriel. Mi pare di poter affermare che tutti noi abbiamo cominciato a seguire il gran visir (© by Tommaso), per quelle stesse ragioni per cui leggiamo il blog di Uriel, salvo poi scoprire che le capacità intellettuali di articolare un pensiero di GC, sono assai limitate.
Prendo atto,
ciò che a mio parere accomuna i due è l'arroganza volgare con cui esprimono il proprio pensiero e l'impossibilità di critica (che sul blog di Uriel mi pare particolarmente grave).
L'altro punto comune sono le opinioni, che spesso sono simili, e hanno come matrice il voler essere a tutti i costi "originali" e politicamente scorretti, cosa che in un Paese che del cinismo ha fatto la sua bandiera, alla fine tanto originale non è. Il tutto a costo di essere incoerenti, privi di logica e con argomentazioni capziose o inesistenti.
Concordo che le ragioni che avevamo per ascoltare la Zanzara sono simili a quelle per leggere* il blog, tuttavia se un discorso è illogico e per di più scritto in modo pesantemente prolisso e volgare, non vale la pena di difendere troppo chi lo ha scritto.
Ciao
T.
*A me fa veramente incazzare troppo, quindi lo faccio di rado a dire il vero :-)
@ Tommaso:
se posso permettermi un consiglio su Uriel: cerca di non farti urtare troppo dai toni (che ritengo servano a garantirsi audience) e prova a seguirne dati e ragionamenti. Io trovo che lì di ciccia ce ne sia.
Ciao
Paolo
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