Unioni civili: una domanda

Buongiorno,

la notizia che il Parlamento Europeo ha approvato un rapporto sull'uguaglianza di genere in Europa in cui si parla di famiglie gay e della necessità che gli Stati europei promuovano anche in questo campo la parità di genere mi ha fatto tornare in mente che, non molto tempo fa, il nostro governo si era dato delle scadenze molto ristrette per approvare il blando (1) disegno di legge Cirinnà in materia di unioni civili.


Visto che non posso chiedervi se i termini sono stati rispettati nè se la legge sia in dirittura d'arrivo, perchè tutti sappiamo che così non è, vi chiedo se sapete almeno se vi sia un solido motivo per cui l'argomento sembra uscito dall'orizzonte della politica di governo e rappresenta una ennesima infrazione al cronoprogramma di Renzi.

Perchè ho la forte impressione che, malgrado il nuovo che avanza spavaldo spianando gufi e rosiconi, sotto sotto si debba temere che anche il ddl Cirinnà faccia la fine di PACS e DICO e l'Italia rimanga nel terzo delle nazioni europee che attualmente non vogliono riconoscere alle coppie gay il diritto a contrarre matrimonio o qualcosa di simile.

Il tutto avvolgendo la questione in quel democristianissimo silenzio che tutto tronca e tutto sopisce...

Ciao

Paolo

(1) tenete presente che nel documento approvato all'Europarlamento si parla di omogenitorialità, mentre in Italia rimarrà tabù l'uso della parola matrimonio...

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